In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XX - Mese 4° - Giorno 4°
 

 

La Cava del Fuoco Perpetuo




Quando arrivai alla rocca pioveva a dirotto.
Poco dopo mi raggiunsero Paimon e la fatina Sixie, nostra compagna fedele.
Questa volta ci avrebbero guidati i nani. Anche loro giunsero alla rocca pronti per affrontare la dura prova…
Nakimushi, Grievas, Nanette, Algeroth e l’impavido Thrain erano pronti a partire per recuperare il “metallo cangiante”, custodito nella Cava del Fuoco Perpetuo.
Improvvisamente un fulmine squarciò il cielo, il libro cadde dalle mani di Paimon e ne uscirono lingue di fuoco che ci avvolsero…il calore era insopportabile…non vedevo nulla….
Quando il fuoco lentamente si ritirò, ci trovammo su un prato. Alle nostre spalle si stagliava imponente un vulcano. Per raggiungerlo dovevamo attraversare la foresta dei castagni secolari.
Imboccammo il sentiero che portava all’interno della foresta…gli alberi erano fitti e la strada si restringeva sempre più.
La pioggia continuava a cadere fitta… i nani aprivano la strada e ci scortavano… molto attenti a ciò che ci circondava.
Un fulmine colpì un albero e lo incendiò… tra le sue radici apparve un passaggio. Paimon ricordò di aver sentito parlare del cunicolo che si apriva innanzi a noi… era abitato da fortissimi orchi che custodivano un altare. Solo i nani avrebbero potuto entrare…
Le gambe mi tremavano ma sapevo che avrei dovuto continuare, così entrai nel cunicolo… l’aria era densa, mi sentivo osservata da una presenza misteriosa. I nostri passi echeggiavano nella galleria, che scendeva sempre più nelle profondità della terra. Osservai le pareti…su di esse sporgevano antiche rune a me incomprensibili. Anche Thrain le osservò, chiedendoci di non toccarle. Sembravano una specie di mappa che conduceva all’altare. Mentre Thrain le imprimeva nella sua mente sentimmo dei rumori provenire dal fondo del cunicolo…era un orco che appena ci vide roteò la sua clava verso di noi. Mi appiattii alle pareti della galleria mentre i nani attaccavano la tremenda creatura. Le urla dell’orco echeggiavano nel cunicolo… i nani vennero colpiti ma risposero all’attacco con un coraggio e una forza sorprendenti, staccandogli la testa. Improvvisamente ci fu il silenzio…
Procedemmo ed arrivammo in un punto da cui partivano tre cunicoli. Bisognava decidere quale seguire…
Thrain ebbe un’idea… accendendo una torcia avremmo capito se vi erano dei passaggi di aerazione. La torcia fu accesa ma alcune scintille colpirono la barba di Grievas e i piedi di Paimon, che si incendiarono…
Thrain, per mezzo della torcia, capì qual era la strada da seguire. Ci inoltrammo nella galleria; più avanti, dinnanzi a noi una scala scendeva verso il basso.
Sixie andò avanti per vedere dove portava… quando tornò disse che aveva visto una grotta nella quale un fiume di lava circondava un altare. La temperatura era altissima, l’aria pesante…ma dovevamo scendere.
Scendemmo uno ad uno, con molta cautela. Appena superate le scale sentimmo dei rumori provenire dall’alto…un altro orco ci aveva seguiti.
I nani lo affrontarono con grande coraggio…nel frattempo, dal nulla apparvero altri due orchi… le urla di quelle creature erano terribili….i nani combattevano….alcuni venivano colpiti ma anche gli orchi erano in difficoltà…
Paimon saltò sull’altare e cercò di staccarne qualche pezzo…il suo coltello però non riusciva a fendere la pietra e si spezzò. Vidi che uno degli orchi aveva mollato la presa sulla sua clava…riuscii ad afferrarla e la passai a Paimon, che provò a sgretolare l’altare…per fortuna venne in nostro aiuto Thrain che con la sua ascia diede un colpo secco facendo saltare un pezzo di pietra e metallo.
Intanto gli orchi erano stati sconfitti.
Dal centro dell’altare prese vita un enorme uccello di fuoco…una luce fortissima parve quasi accecarci…chiusi gli occhi, li riaprii… cercai di capire cosa stava succedendo…quando all’improvviso tutto scomparve nel nulla.
Eravamo alla rocca, sotto i nostri piedi l’erba bagnata e dentro una pozzanghera il libro aperto. Capii che l’uccello di fuoco era opera del libro e ci aveva riportati indietro salvi.
I nani erano un po’ straniti…continuavano a combattere contro nemici che non esistevano più, sferzando colpi a vuoto nella fresca aria della rocca…scoppiammo tutti a ridere!
Paimon aveva con sé il metallo cangiante… la missione era riuscita, grazie all’aiuto dei valorosi nani!



Lady Petunia