In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XX - Mese 4° - Giorno 4°
 

 

SAGGIO SULL`ARTE DELLA CAVALLERIA A LOT

Lo studio delle tecniche militari, nonché l`intensa e vivida storia di LOT ci insegnano che la cavalleria - come ogni cosa - si è raffinata nel corso del tempo.

Inizialmente l`arte di combattere a cavallo era appannaggio di pochi, poiché procurarsi cavalcatura ed armamento pesante costituiva una forte spesa, e rari erano i cavalieri. Tuttavia le incursioni honottiane, con le loro veloci scorrerie, obbligarono il mondo guerriero lottiano a concentrarsi sempre più sull`uso del cavallo per rapidi spostamenti e si costituirono i primi ordini cavallereschi. Questi ultimi nacquero anche dall`esigenza che molti avevano di associarsi per sostenere l`acquisto dell`equipaggiamento da cavaliere. Un tale cambiamento trasformò anche la figura del cavaliere. Inoltre la pace che i Nobili invocarono su LOT costituì un primo tentativo di limitazione e di moralizzazione della guerra, da cui sarebbero scaturiti i fondamenti dell`etica cavalleresca. Il frutto di questa evoluzione furono certamente i Cavalieri Erranti di Esperia. Tuttavia si impose anche la figura dell` "anticavaliere", ovvero del guerriero che non intende dimettere gli antichi costumi di violenza. Ne sono un esempio i Cavalieri Neri devoti a Tenebra, ma anche i Cavalieri dell`Ordine Consacrato a Simeht. Per loro fortuna, i Lottiani poterono contare sull`affermarsi di altri modelli religiosi-militari devoti alla dea Themis: Cavalieri di Themis (con compiti di assistenza), Sacro Ordine del Leone (difensori dei pellegrini) e Paladini dell`Antico Codice (con compiti di guerra). Questi nuclei di guerrieri trovarono da combattere ovunque vi fossero inermi da difendere, eretici da inquisire e confini da presidiare.


Fatta questa premessa, passerei ad analizzare le tecniche di combattimento della cavalleria. Personalmente non ne sono un estimatore, però affronterò l`argomento con la serietà che contraddistingue ogni Detentore dell`Arcana Saggezza. In nome di Veritas et Sapientia!

La maggior parte dei lettori converrà con me che il guerriero, pesantemente armato, issato su un grande cavallo da guerra ed abilitato allo scontro d`urto con asta lunga e pesante, sia senza dubbio il prototipo - almeno nell`aspetto - del cavaliere lottiano. D`altronde non avrebbe senso se così non fosse! Ciononostante i nuovi sistemi di combattimento equestre basati sullo scontro frontale non avrebbero mai avuto luogo se non fosse dipeso da alcuni sensibili miglioramenti sul piano tecnico-strumentale (quali l`introduzione del morso, della ferratura e soprattutto della staffa) che garantirono al cavaliere maggior controllo e stabilità sul destriero. Senza queste innovazioni la cavalleria non avrebbe mai conosciuto la moda di cui oggi gode! Infatti la mia barba è lunga, folta e bianca quindi posso testimoniare d`aver visto con i miei stessi occhi che i primi guerrieri a cavallo usavano combattere nello stesso modo in cui lo facevano a piedi, ovvero maneggiando la picca ed il giavellotto. Gli Umani si proteggevano la testa ed il naso con un rozzo casco, indossato sopra una cuffia di maglia; il corpo era inguainato nell`usbergo di maglia leggera, mentre i piedi erano protetti da rudimentali calzari o gambiere di maglia; al braccio portavano il brocchiere, uno scudo di forma variabile.

A quell`epoca gli Umani non sapevano ancora applicare nessuna tecnica di combattimento alla cavalleria. Forse furono gli Elfi ad indirizzarli, visto che montare in groppa ad un animale è certamente l`ultimo dei pensieri di un Nano! Eppure gli Umani appresero il nuovo metodo della "carica massiccia": con la lancia in posizione orizzontale fissa, furono in grado di siluppare una formidabile potenza. Ammetto che questa fu una piccola rivoluzione per gli Umani ed anche una nota di riscatto, oserei dire. Difatti la carica con la lancia in resta consentiva di scompaginare le linee avversarie e di mettere in fuga i fanti; esigeva una grande disciplina, un addestramento assiduo e, di conseguenza, un investimento di tempo e di risorse finanziarie molto più consistente! In compenso i cavalieri possono sperare di ricavare premi e fama diffusa dai poeti, vincendo tornei e quintane o partecipando alle parate ed alla vita di corte.

Naturalmente l`adozione di questa nuova tecnica si accompagnò anche ad una serie di migliorie dell`armamento: il casco si trasformò in elmo chiuso; l`usbergo si perfezionò grazie alle piastre di metallo che rinforzarono i punti più esposti (gomitiere, ginocchiere e gambiere); la lancia si allungò fino a raggiungere le tre braccia e mezzo. Infine, al giorno d`oggi, non è raro ammirare cavalieri che indossano l`articolata armatura integrale, la quale ricopre il cavaliere da capo a piedi. Indubbiamente questa è estremamente costosa, ma - parola di Nano - assicura un`efficace protezione contro le cadute da cavallo, le frecce ed i colpi di spada! Soltanto una fanteria armata di lance lunghe, archi lunghi e balestre può contendere ai cavalieri il primato sul campo. Tuttavia, nell`immaginario di ogni Lottiano la cavalleria rimarrà per sempre regina del diletto.


Gamesh `Chiomargentea` Dyadain
Adepto Guardiano dell`Arcana Saggezza
Antico Thane, Foltabarba dell`Ungrim-Throng




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L`ONORE DELLE ARMI E DEL SANGUE




Anno XIX - Mese 12° - Giorno 20°



Veritas et Sapientia.
Io, il durevole thane Gamesh `Chiomargentea` Dyadain, Guardiano dell`Arcana Saggezza, consegno alla Storia il resoconto del duello fra Zorx e Goltrano, svoltosi nel Giorno 19° - Mese 12° - Anno XIX di LOT [27/03/2017] presso la Piazzaforte di Karak-Azul, ancestrale dimora dei Nani e sede della Signoria della Pietra amministrata dal clan Ungrim-Throng.

Lo sfidato ovvero il vetusto thane Zorx `SenzaPerdono` Stonehammer affisse un messaggio nella Bacheca Ducale l`Anno XIX - Mese 11° - Giorno 28° [08/03/2017], riferendo dell`agguato subito e respinto la sera prima dalla Bianca Alleanza presso il Valico Ghiacciato, durante la ricerca della Gemma indicata ai fedeli da un Messaggero della dea Themis.

Durante l`infuriare cieco della battaglia, il foltabarba Zorx uccise tra gli altri l`adepta dei Cavalieri Neri, Lunera. Di ciò ne diede atto lo stesso Zorx nel medesimo messaggio, rendendosi disponibile - non per smania di sangue, ma per il sacerrimo diritto dell`onore - ad incontrare chiunque cercasse spiegazioni o vendetta per la morte di Lunera. A tale appello rispose lo sfidante ovvero il fu cavaliere nero, Goltrano, compagno di Lunera, vantando un credito di sangue.

In calce al presente resoconto sono state trascritte le copie dei loro messaggi originali.
http://kissmyaxe.altervista.org/DAS/2017.03.08_Goltrano-VS-Zorx_Bacheca-Ducale.html

Questo fu dunque il prologo del duello che ebbe luogo per saziare la sete di sangue del vedovaggio, di un padre oltraggiato per la perdita della madre dei suoi figli.

Quando infine i due contendenti si incontrarono, lo scontro si compì senza ulteriori cerimonie. Goltrano brandiva un`alabarda contro Zorx che conteneva la collera dell`Umano, impugnando il martello ed imbracciando lo scudo. Gran parte della tenzone si è consumata nello scambio di colpi misurati. A parere del sottoscritto è sempre avventata la scelta di affrontare un Nano con un`arma inastata, poiché i Nani - dalla loro "giusta bassezza" - possono sferrare micidiali colpi sotto la guardia avversaria. Infatti nel mezzo dello scontro l`esperienza del vetusto Zorx soverchiò la foga di Goltrano, il quale venne gettato a terra da una martellata del Nano. Ciononostante Goltrano non si arrese. Anzi, ritrovò un impeto ancora più audace... forse rinvigorito dall`apparizione sul campo dell`anima di Lunera, manifestatasi ai presenti come una qualsiasi spettatrice. Eppure i due lottarono ancora, finché riuscirono a colpirsi a vicenda: Zorx spezzò il fiato all`Umano con una martellata che gli incrinò le costole; per contro Goltrano riuscì a far sanguinare Zorx, ferendogli la spalla destra. Entrambi colpiti, entrambi provati dallo scontro, i due si fronteggiavano ansimanti. Allora Zorx prese la parola, spiegando a Goltrano che egli combatte per la Vita. Dopodiché si mise in guardia, ricorrendo alle proprie abilità per rallentare il battito cardiaco e così diminuire il sanguinamento della ferita. Goltrano era piegato dal dolore, ma promise che d`allora in avanti avrebbe combattuto anche lui per la Vita e per i suoi figli; disse che, dopo aver guardato nell`abisso, questa è l`unica via che avrebbe potuto seguire per difendere la sua famiglia dall`Oscurità. Poi si rivolse allo spettro di Lunera, pronto a ricongiungersi a lei, ma proprio Lunera fece udire la sua voce dall`Oltretomba dicendosi soddisfatta per lo scontro. Lo stesso Zorx chiese a Goltrano se fosse stato saldato il tributo di sangue e dunque l`Umano assentì, dichiarandosi soddisfatto dal sangue che il Nano aveva già versato sul suolo della Piazzaforte. Ad ogni modo, Goltrano chiese a Zorx se intedesse continuare, ma il vetusto Zorx rifiutò l`offerta, rammentando che altri sono i nemici da combattere. Così si concluse il duello per rendere ossequio alla memoria di Lunera che, pacificata, restò accanto al suo Goltrano. Questo è ciò di cui fui testimone presso Karak-Azul, la roccaforte più remota e maestosa di LOT, dove le Antiche Tradizioni sono sempre rispettate.


La vostra ferrea colonna,
Gamesh `Chiomargentea` Dyadain
Guardiano dell`Arcana Saggezza