In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XX - Mese 4° - Giorno 4°
 

 

Un nuovo Magnifico Rettore per l`Accademia delle Belle Arti: Cristallo.




L`Accademia di Belle Arti è un Mestiere di allineamento Neutrale, che ha come scopo l`istruzione dei propri allievi e la divulgazione ed esaltazione dell`Arte attraverso la creatività e le abilità degli Artisti. Il saluto ufficiale è "Irideat!", ad evocare i colori che l`iride cattura.


L`Accademia di Belle Arti sorge dal precendente Convivio degli Appassionati di Belle Arti, nell`Anno XVIII - Mese 11° - Giorno 19°. L`Accademia è nata dal profondo desiderio di dedicarsi più alla formazione e all`estro degli Artisti, che non alla mera commercializzazione della loro Arte.
La dimora degli Artisti -il Palazzo dell`Accademia- risiede nel Quartiere degli Artisti delle Nuove Terre.


Lo scopo dell’Accademia di Belle Arti è la ricerca del piacere estetico attraverso lo studio e la creazione di opere, messe poi al servizio del Granducato tutto, dai Nobili ai comuni Cittadini. La preparazione dell`artista è finalizzata a promuoverne l`appagamento, curando e approfondendo ogni singola identità estrosa. All’interno del Mestiere ogni studente ha la possibilità di sviluppare la propria creatività nonché di affinare le tecniche che lo porteranno alla realizzazione di opere destinate alla vendita o alla pura soddisfazione personale. L’Accademia infine s’impegnerà a dar rilievo e pregio alle proprie opere tramite mostre e lezioni (pubbliche e private).
Il principale precetto di comportamento per gli Artisti è il rispetto assoluto tra i membri, all’interno delle mura dell`Accademia e durante le manifestazioni che richiedano collaborazione tra gli appartenenti.


L`inattesa rivelazione, l`unica scelta.

Doveva essere tutto perfetto.
questo era l`obbiettivo: tutto, e dico tutto, doveva essere perfetto.
come andò poi a finire?
qualcosa non lo rese perfetto, come sperato.


il salone del palazzo dell`accademia di belle arti pullulava di luci, colori a volontà e dolci a perdita d`occhio e, a dirla tutta, non mancavano neanche le note a fare da sfondo all`ospite speciale della serata: il tanto desiderato albero di yulè.
dovevate vedere come quei rami si levavano in alto, sfiorando la volta studiata a puntino del soffitto ed il verde spettacolare di quelle molteplici braccia si offriva come fondale per le diverse decorazioni lasciate germogliare un po qui, un po lì.
[...] e mentre qualcuno aggiungeva alla tavola, già imbadita, qualche altro pensiero, altri andavano a riempire meglio la scenografia, ai danni di chi, curiosamente nascosto dietro la muraglia invalicabile dei dolci, si divideva tra panna e cioccolato, col cucchiaino goloso sempre pronto.

davvero. stava andando tutto a meraviglia.
c`era il giusto clima, credetemi, il giusto calore.

un esserino verde: una marea di riccioli in testa, due topazi come occhi ed un viso che più dispettoso non potevano proprio inventarselo, forse. si annunciò tra i rami, senza preavviso: avete presente quando un albero inspiegabilmente si anima ed alle sue spalle compare un mostriciattolo? uguale.
inutile dire che la sorpresa fu notevole, anche se qualcuno non la prese proprio bene ed ancora prima di poter fare qualcosa ogni percezione mutò.
lo spazio si rimpicciolì e le pareti dell`accademia, tanto care agli artisti, si dilatarono prima, restrinsero poi, come soggette a chissà quale legge o magia di sorta.
non rimase nulla del salone; ogni prospettiva fu invertita, per non parlare dell`arredo, come dell`ordine - sempre, certo, si possa parlare d`ordine quando di mezzo ci sono gli artisti -.
scale ovunque, invertite, traslate, che pendevano dalle pareti e dal soffitto: un vero inferno in alta risoluzione.

grigio.

grigio, sì, poichè i colori ci misero poco a sloggiare e lasciare i nostri artisti così, senza sfumature di sorta, in un mondo dimenticato; fu come ritrovarsi tra le pagine di un libro già pensato, scritto e concluso.
in verità, lasciate che ve lo dica, cari lettori: non fu nulla di tutto ciò.
era solo una prova, una delle tante che gli artisti avrebbero dovuto superare e così fu:
un pennello e colore a non finire.

tornò il salone, le sue pareti, i suoi decori: il loro albero.

il vero inchiostro che permise il miracolo fu altro: fu la passione, il desiderio e l`arte di ogni singolo artista, non il suo tratto e neanche, probabilmente, quel pennello lasciato lì non proprio a caso.
tutto fu chiaro solo dopo: arte, che viva sotto un tetto o l`altro - ricordate i bardi? ed i teatranti? ed i musicanti col circolo? - non può privarsi di se stessa e dei suoi discepoli, poichè in loro si esprime e sopravvive, evolvendosi di secolo in secolo.
ieri notte, tra le mura di quel salone, emerse un nuovo rettore ed a sceglierlo fu proprio la musa. un nuovo nome si aggiunge a quelli di mathiew e moreen, la mora.
tocca a nimuye.

è sotto la sua guida che gli artisti tornano a sventolare ed offrire la loro arte;
è sotto la sua ala che tornano a sognare.

quindi, sì: doveva essere tutto perfetto.
non fu così, fu molto più che perfetto, semplicemente.

[...] e per chi sta domandandosi chi, tra gli artisti, assistette all`incoronazione, io ho la risposta anche a quello: morween, shasha, lonerin, cristallo e fiamma e con loro lo spirito di chi, quella sera, non potette presenziare. saprete riconoscerle, io ne sono certa: i loro capelli sono quelli della musa. cercateli e capirete.


irìdeat;
una tra quelle artiste,
ofelìa
crìs.