In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XXII - Mese 6° - Giorno 3°
 

 

_LO SPIRITO E LA TERRA_


Vi è un gruppo di genti che da tempo costituisce una famiglia, una Tribù.
Vi è un luogo nel territorio del Norengard, che da tempo essi chiamano Tetto-del-Mondo.

Vi è un modo di danzare, di battere sulle pelli dei tamburi, di levare la propria voce, di produrre gesti veementi in assoluto controllo del corpo;
di vibrare colori vividi in un`aura che si distende ed amplia, pulsando fino a divenire un`esplosione che rilascia mistica polvere ad inondare l`aere ed il suolo.

I miei occhi hanno visto, le mie orecchie hanno udito, la mia linfa rossa ha assorbito il tremolio del terreno, il mio corpo ha lasciato nel distacco ogni forzatura ed ha risposto alla complessa arte di quei suoni e movenze combinate ed inanellate in una sequenza crescente d`intensità.

Sotto la guida del Nagual, i Raminghi e gli altri Sciamani hanno dato vita ad una FESTA di accoglienza che ha cristallizzato, per qualche giro di clessidra, il Campo Sciamano in una dimensione tanto surreale quanto concreta al tempo stesso:
recupero del contatto con la Natura, tanto da far sì che il mondo terreno ed il mondo degli Spiriti si toccassero e scorgessero a vicenda.

Zjarr, lo Spirito di Fuoco che perdura nel Sacro Falò al centro del Cerchio di Totem che affianca la grande Ruota della Medicina, ha elargito i suoi doni delle proprie leggende in risposta alle invocazioni della sua Tribù:
uno Smilodonte, poi un Orso; a seguire un Puma ed infine lo Spirito Guida Orso Bianco, si sono manifestati via via durante il rituale, risalendo come fulgide ed impalpabili figure nel cielo sovrastante le lunghe fiamme che ardevano vivificate dal collettivo sforzo.

Giallo, Verde, Rosso, Bianco.
I nostri volti, voltati verso lo splendore di questi colori stagliati contro il cupo manto del cielo notturno, hanno espresso le nostre emozioni sotto le maschere di legno e cuoio offerteci.
Nessuna identità convenuta, soltanto il ritorno al Sé, restituendo per una notte noi stessi alla forza generatrice della terra.


:. Hìrien N. .:
-della Casa DAS-