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In collaborazione con la Confraternita dei Druidi
SCHEDA TECNICA:
IL CRISTALLO VIOLA ( Ametista)
Famiglia: Pietre
Classe: Gemme
Colore: Allocromatica viola
Peso Specifico: 2,60 {Unità Misura}
Trasparenza: Da Trasparente a Traslucido
Lustro: Non Metallico
Sapore: Amaro
Odore: Inodore
Forma: Triangolare o Romboedrica
Tessitura: Sferulitica
Durezza ( Kanedar): 7
Friabilità: Concoide
Ruvidezza: Liscia
Solubilità: Nulla
Fusibilità: Infusibile
Fragilità: Fragile
Sfaldatura: Assente
Combustibilità: Nulla
Il Cristallo Viola, o Ametista, si classifica nella famiglia delle pietre classe gemme e si forma in ambiente igneo o all`interno di fratture di rocce. Generalmente si presenta in forma di cristalli più o meno grandi dalla forma Triangolare o Romboedrica ed alle seconda delle tonalità di colore è possibile risalire al giacimento di origine.
E` molto comune all`interno del Granducato – lo si può acquistare ai Magazzini- e grazie al colore spettacolare ed al costo non troppo esoso trova numerose applicazioni in campo orafo o tessile.
Sul piano spirituale si dice che tra le proprietà di questa gemma, vi sia la capacità di stimolare la consapevolezza dello spirito e facilitare la presa di coscienza della realtà dell`anima. Rafforza il senso di giustizia, la capacità critica e conferisce onestà e rettitudine. Se usata come pietra meditativa esalta la capacità introspettiva, rivelando a chi la utilizza la propria saggezza interiore. Allevia la tristezza dovuta a perdite, e posta sotto il cuscino rende chiari e vividi i sogni, ma può indurre stati di insonnia in caso di pensieri ossessivi. Inoltre favorisce l`ispirazione e l`intuizione, la sobrietà e calma tempeste emotive e sentimentali.
Al cristallo viola è anche attribuita la capacità di rendere immuni dagli effetti dell`alcool chiunque ne porti con se anche solo un pezzetto.
DI MITI e LEGGENDE:
La leggenda narra di un giovane molto ricco, incline ai vizi di ogni genere.
Amava il vino, le donne, l`erba pipa e sperperava una fortuna al Palio. Dormiva di giorno e viveva di notte e spesso le sue nottate terminavano con una pesante ubriacatura o una rissa. La madre del giovane era preoccupata ed ogni notte pregava Gaia perché proteggesse suo figlio.
Gli anni passarono, il giovane divenne uomo e la madre sempre più anziana, finché non morì, sola, seduta su una poltrona davanti alla porta di casa, attendendo il ritorno del figlio. L`uomo trovandola senza vita, fu colto da disperazione ed una profonda tristezza. Questo non faceva che peggiorare il suo stato, tanto da portarlo a stare lontano da casa per giorni.
Una notte stava rincasando quando involontariamente, diede un calcio ad un cristallo viola, che rotolando alla luce di Luri, attirò la sua attenzione con i suoi meravigliosi riflessi.
L`uomo raccolse il cristallo ed immediatamente un senso di pace lo pervase. Da quel giorno condusse una vita sobria e rigorosa, senza mai più abbandonare il cristallo.
Il cristallo erano in realtà le preghiere di sua madre, che Gaia aveva raccolto e posto sul cammino dell`uomo nel momento in cui ne aveva più bisogno
Angelina
Detentore di Scienze