In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

08. Sussurri Tenebrosi

09. Effluvi Alchemici

11. Miti e Leggende

12. A teatro

13. Concorso del Mese

14. Canto dei Bardi

15. Sapori e Colori

16. Armaguardia

17. I Racconti della Quercia

18. La Clessidra Magica

19. Storie dell'Altro Mondo

20. Delle Razze e dei Clan

21. Vox Populi

22. Luoghi di Lot

 

 

 

 
Anno XVIII Mese 3° Giorno 10°
 

 

14. Canto dei Bardi

Del buio e d`altri fatti


[Poeti di Lot – Corte del Buio - Popolazione del Ducato tutta ]


Poietiché.
Mi capita spesso la sera di gironzolare in giro, e ultimamente non c`è mai nessuno.
Come mai, mi sono detta?
Ultimamente sono assai svampita, forse – è questa la risposta che mi sono data, quindi per ovviare al problema ho fatto un giro in bacheca e mi sono imbattuta nei tre nuovi editti della Corte del Buio.
Fortuna che non passo mai per il Giardino delle Delizie, altrimenti sarei stata «abbattuta». Così, almeno, leggo.

Ma la cosa che più mi ha fatto sgranare gli occhi, sono stati le seguenti frasi:

«[...] Voi tutti, senza distinzione alcuna, siete declassati al Rango permanente di SUDDITI e come tali obbligati a sottostare alla rigida e giusta imposizione del disegno Lunare. (Primo editto – Nuova alba; Anno 0 - 1° Mese Oscuro - Giorno I»


«[…]

-Tutti i SUDDITI devono sottostare al COPRIFUOCO OSCURO: ovvero, a partire da adesso, è severamente PROIBITO uscire dalla NONA ORA in poi dopo lo Zenit per le Vie e/o i Possedimenti del Ducato. Chiunque venga sorpreso e colto in flagrante incorrerà nel giusto castigo dei DIVORACOLPA, Esseri incaricati di straziare la carne di eventuali Recidivi.

-Il culto di THEMIS è da oggi VIETATO e BANDITO: chiunque continui a praticarlo lo farà a proprio rischio e pericolo, sapendo d’incorrere nella massima Sanzione di MORTE DANNATA. Sono stati istituiti a tal proposito i corrispettivi addetti SQUADRONI DEL TESCHIO, incaricati di sopprimere ed inibire qualunque forma d’inaccettabile venerazione, propaganda o proselitismo che dir si voglia. Con la missione ultima di stroncare le ultime Resistenze che si oppongono e le intollerabili Simbologie Proibite che appestano le Strutture di queste Terre contaminate.

-TUTTE le ABITAZIONI e le DIMORE saranno VISITATE e all’occorrenza SETACCIATE alla ricerca di FORTI e prestanti UOMINI in grado di fungere da ottime e resistenti CAVIE da disporre all’Operatività produttiva dei GUARDIANI TOMBALI. (Secondo editto – Epurazione; Anno 0 – 1° Mese Oscuro – Giorno XII, Ducato Buio di LOT»

« [...]

Non c’è limite al POTERE al quale potrete assurgere, sotto lo sguardo apprensivo e premuroso del Generoso Signore del Buio.

Nessun limite Morale. Nessuna costrizione contenitiva al Vostro pulsante e affamato Animo: che aspetta solo di spezzare le proprie Catene etiche, per poter raggiare in tutta la sua Oscurità. (Terzo Editto – Castigatori; ANNO 0 – 1° MESE OSCURO – GIORNO XXV, DUCATO BUIO DI LOT»

Le mie parole si rivolgono, quindi a Kolyr, colui che ha firmato gli ultimi due editti col proprio nome; il primo editto riporta il suo ruolo (?) Cacciatore di Stelle, quindi, a meno che non vi siano più cacciatori di stelle, bisogna credere che sia lui ad aver firmato anche il primo. Confermate, messere?

Ad ogni modo, come Satiro, non potevo tacere.
Avete mai pensato cosa possa passare nella testa d`un uomo lottiano medio?
Ebbene, c`ho provato io.
Buona lettura.



«Qua cambia tutto, non ci sono più
i tempi d`una volta:
si poteva uscire un poco alla sera,
che ora dal buio triste è avvolta.
Nemmeno a far `cucù!`
`l naso fuor dalla porta a primavera.
Bianchi i visi di cera
che vedo per le vie desolate,
paura che s`attanaglia nei petti
fino a renderci abbietti.
Non un gesto, solo parole usate
sciocche frasi abusate,
solo lamenti ch`altro
non si può: pena è l`abbattimento
- manco un bue, peraltro,
i` abbatterei, senza pentimento.

E poi non si può pregare la Dea:
simpatica non m`era,
ma la libertà ora dove sta?
Non c`è più scelta qua,
siamo tutti in apnea
e senza un briciolo di verità;
chi c`è nell`aldilà?
A chi mai possiamo noi far appello,
a chi concedere preci la notte?
È pari ad aver rotte
le ali, e niùno li sfida a duello.»
«Certo parlar è bello,
ma dove sono le armi?
Chiunque s`arma di critiche sciocche
ma chi scrolla quei marmi
verrà privato non sol delle nocche.

E non dimentichiamo che i ribelli
verran cacciati via
dalle case per gli esperimenti.
La paura farà dir `così sia`
e vedendo i budelli
dei sacrificati, dai tristi eventi
si scosteranno menti
e sguardi, pur di non veder lo scempio.
È da sempre così che il mondo va,
sempre così andrà.
Io sto qui con voi, né adempio:
v`ho fatto un esempio.
Pur sbagliando, che fare?
Non ho armi, né magia a difesa,
è meglio aspettare,
qualcuno li porterà alla resa.»

Se piuttosto che farvi agnelli in casa
comprendeste la vita
come fulcro di Libertà del fare,
che ogni azione da Lei è abbellita
che non può esser rasa
al suolo come taverne o sacre are,
che quest`è abdicare
a un potere che impietoso c`invade,
alzereste la testa, non la penna.
Questa non è strenna,
è guerra e va combattuta con spade:
questo è quel che accade.
Onore a chi cadrà
perché non si sente suddito o schiavo,
e a chi combatterà
perché non è come il nemico: pravo.

Eppur c`è una cosa,
in verità, che assai mi preme dirvi:
dubitate che sian cambiamenti.
Lot è Ducato, menti
care, non è intenzione abbonirvi,
né giammai addolcirvi.
Sudditi siamo sempre
stati: e se di Libertà vi manca
la parvenza, le tempre
rinforzate. Ma il Valore qui arranca.

Da sempre




Menrve Redintegranda • il satiro