In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XXI - Mese 1° - Giorno 15°
 

 

[Accademia dei Ruoli] Arbitraggio Duelli

Silamorn,
il presente messaggio è atto a informare ogni essere presente nel Granducato, isole annesse e Regno di Mot.

L’Accademia ha ripreso ad arbitrare duelli e, da ora, con effetto immediato, ogni duello, di cui sarà inoltrata richiesta all’Accademia stessa, verrà svolto all’interno dell’Arena di Lot, in attesa che sia portato a termine il distaccamento dell’Accademia dei Ruoli, Arena compresa, nel Regno di Mot.

questo è quanto pongo alla Vostra attenzione augurando a tutti un lieto prosieguo.

Glennaril,

horyone
Magnifico Rettore
Accademia dei Ruoli



Al Popolo del Granducato et Terre et Isole annesse "Così è scritto, così sia fatto"
Aquila Imperat

Lo scorso meriggio i Nobili viventi scortati dai Dragoni hanno ricevuto il permesso dal Grande Albero di varcare la fitta Foresta del Piccolo Popolo,indizi ci condussero nel luogo ed una strana magia ci avvolse in una fitta nebbia,una voce parlò,giudicò e ci rese eruditi di un importante reliquia,il ritrovamento di nuove legifere per il popolo tutto.Una pergamena,firmata Triventus McMay Wineland.E` stata studiata e dopo ponderazioni accettata e vidimata dal Supremo di Giustizia,assieme ai Conti et Bianco Leone.
Sia ora la volontà dei Nobili a proteggere il popolo tutto.



Già scrissi uno Codice che argomentava come la Giustizia s’ha da amministrare per lo bene dello Granducato di Lot. Ma oggi, ad anni di distanza da quel Codex, grazie alli studi et alle esperienze che questa lunga vita m’ha concesso m’appresto a redarre uno nuovo Codice nel quale meno si dettaglia la pena che s’ha da prevedere e meno ci s’incarognisce nella ricerca dello particolare: lo bene è bene e lo male è male e lo bene è tale se favorisce li Nobili e lo Granducato contrariamente a ciò il resto è male.

Lo reato commesso contro un fedele suddito de li Nobili è reato contro gli stessi e perciò è male, se due fedeli sudditi vengono alle mani o solo non trovano concordia ciò è male. La Giustizia, ‘si come i Nobili, ha da esser magnanima e al di sopra de tutti li cittadini e la bilancia potrà pender da una delle due parti solo dopo che lo processo e la discussione son stati espletati, ma allo momento del procedimento, allo sguardo dello Giudice, i piatti han da esser pari.

Della generalità della vita e della Giustizia dello Granducato.

La vita dello Granducato, li mestieri e li lavori ammessi così come l’associazione tra cittadini per interesse lavorativo o di razza, sono regolati da li Nobili. Qualora li cittadini decidessero di riunirsi in gruppi contrari allo bene dello Granducato essi saranno rei e di questa scelta dovranno pagarne il fio.

La Giustizia nello Granducato è esercitata dalli Nobili che affidano allo Supremo Giudice, et a niun’altro, il potere di discernere lo bene dallo male e giudicare in loro nome.

Lo reato di Lesa Maestà è riferito solo alli Nobili e solo loro potranno invocarlo. Le offese alli Governatori e Maestri delle Corti Nobiliari tali sono, ma non trattasi di Lesa Maestà. Le offese alli Governatori, Maestri delle Corti Nobiliari , Supremo Giudice, Comandante delli Dragoni, Comandante delle Guardie Ducali et Primo Funzionario del Paratico dovranno esser giudicate con estrema solertia perché particolarmente a cuore ai Nobili. E perché così meglio essi stessi potranno giudicare le opere delli collaboratori più fidati.

Lo malo operato di Governatori, Maestri delle Corti Nobiliari, Supremo Giudice, Comandante dei Dragoni, Comandante delle Guardie Ducali et Primo Funzionario del Paratico potrà essere giudicato solo dalli Nobili e senza pubblico dibattimento, ma nel segreto del loro animo.

Per volontà delli Nobili: Governatori,Maestri delle Corti Nobiliari, Supremo Giudice, Comandante dei Dragoni, Comandante delle Guardie Ducali et Primo Funzionario del Paratico son pari tra loro e rispondono solo alli Nobili e solo li Nobili potranno dar loro comando al quale dovranno obbedire supinamente.

S’han da immaginare ognuno delli ruoli quale braccio che li Nobili potono utilizzare a piacimento.
Li Governatori, che sovraintendo alle terre loro affidate , sono lo braccio politico, Lo Supremo Giudice est quello Giuridico et Li Maestri delle Corti Nobiliari sono lo braccio che svolge la volontà dello Nobile, infine, ma non in ultimo, vi sono Li Dragoni vera et unica aristocrazia guerriera che sont lo forte scudo che protegge il Nobile sino allo sangue. Vi è poi lo Paratico di Governo che est vis economica dello Granducato e che governa sullo Commerzio et le riserve d’alimenti e beni.
Le Guardie Ducali sont lo braccio che reprime lo crimine, a loro est affidata la sicuritade delle terre e delli cittadini et son loro a sovrintendere alle Prigioni et allo ordine.

Niuno pote giudicare se non Giudice, niuno pote regger e decider sulle terre se non Governatore.
A niun Governatore o Maestro della Corte o Supremo Giudice ot Comandante delli Dragoni è dato di giudicare l’operato dello pari o dello pari tra pari.
A niuno è dato d’indagare sull’operato dello pari: a niuno è dato di mentovare quel che un altro braccio sta compiendo, se s’han dei dubbi li si porgano al giudizio dello Nobile che giudicherà gli atti nel segreto dell’anima sua.
Chi mai sarà sorpreso a interferire, indagare, giudicare l’atti d’un pari sarà sottoposto all’ira dello Nobile e allo suo giudizio.

Allo Governatore, alli Mastri delle Corti, al lo Supremo Giudice, allo Comandante dei Dragoni allo Comandante delle Guardie Ducali et allo Primo Funzionario del Paratico tutto è dovuto perché quando elli chiedono per la loro sola persona è come se lo Nobile avesse ordinato .

Lo Giudizio dello Supremo Giudice est senza appello in quanto volontà e parola delli Nobili stessi.

La Corte di Giustizia pote esser chiamata in ogni luogo dello Granducato e potranno esercitare lo loro dovere in qualsiasi luogo riterranno adatto e quindi non solo nelle aule dello Palazzo di Giustizia.

Delli reati et delle sententie

Sono qualificati, at puro spirito d’exempio, reati contro lo Granducato et la Sua Amministrazione: tutti i fatti, che allo avviso de li Nobili, de Governatori, de Giudici, de li Maestri delle Corti Nobiliari, allo Comandante de li Dragoni et dello Comandante delle Guardie apparono ledere l’integrità, l’indipendenza et lo benessere del Granducato,
Son parimenti reati contro lo Granducato li illeciti commessi avverso li Reggimenti .

Vi son poi, in ordine di importantia, li reati contro la persona: come lo omicidio, le percosse, le lesioni, la ingiuria, la diffamazione, lo rapimento et la tortura, parimenti sono giudicati coloro si macchino dello reato di istigare at uno o più delli predetti reati.

Particolarmente grave è lo reato di carneficina et ecatombe o di unzione diffusione di epidemios et pestilentia e la pena per tale reato puote et deve essere la maxima .
In ultimo vi sono i reati contro lo patrimonio come la rubberia, lo furto con minaccia , lo danneggiamento, la truffa et la usura.

Non è possibile categorizzare e prevedere pene e durata poiché, pur nella similitudine, li reati son sempre diversi tra loro e quindi sarà lo Giudice nella sua anima et nella sua esperientia a decidere, per volontà delli Nobili et per loro parola, qual sia la pena più adatta e la sua durata.

La pena pecuniaria est versata nelle casse nobiliari e potrà esser composta anche da prodotti della natura quali cacciagione, animali, pesci, grano, frutta et prodotti ortivi che dovranno esser consegnati allo Paratico .

Dello matrimonio et dello suo scioglimento

Sempre meglio est che lo matrimonio non s’avesse da sciogliere, ma qualora una coppia non habet più nulla da condividere che lo matrimonio venga sciolto. Lo Giudice ascolterà le ragioni delle parti et solo dopo quello momento deciderà a chi spetti la ragione e lo torto et l’eventuale affidamento delli figli che la coppia ha generato.
Chi si separa per quattro completi cicli di Luri non pote dar vita ad una nuova famiglia.
Le spese dello processo saranno sempre equamente suddivise tra li coniugi. Qualora uno delli coniugi avesse a non pagare le spese in tempo congruo, lo Giudice potrà decidere per li lavori forzati o la prigione .
Nello solo caso di abbandono non est prevista alcuna oblatione .

Questa è la legge, questa è la giustizia.

"Così è scritto, così sia fatto"

Triventus McMay Wineland



Gran Ciambellano.
Conte Gofredo
Contessina Livv
Corte delle Aquile Nere