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Ad ogni Cittadino del Granducato è capitato di passeggiare al Giardino delle Delizie e di incappare, per semplice fortuna, distrazione o per il richiamo delle muse, nella dimora dell`Arte. Procedendo verso est, sul Viale dei Tigli, si incontra la sede del fu Ordine dei Mecenati, separata dal sentiero unicamente da uno spazioso Piazzale, dalla vegetazione elegantemente curata, al cui centro troneggia una maestosa quercia. Si può ammirare la raffinatezza del Palazzo delle Arti, con le sue vetrate variopinte, senza averne mai a stancarsi grazie alla sua semplicità, scolpita in ogni mattone del colore delle pietre. C`è chi conosce questo luogo per la sua pace e tranquillità, capace di permettere ad ogni sussurro di talento di venir ascoltato, ispirando il cuore e l`anima; oppure risiede nei ricordi più gioiosi di chi ha avuto l`opportunità di partecipare ad un concorso o ad una gara, a colpi di rime o schizzi di colore, e di venir incoronato vincitore sul palco, strategicamente posizionato sulla sinistra della scalinata d`accesso. L`accesso al Palazzo è consentito ad ogni Cittadino che avrà l`ardire di superare la scalinata e di spalancare il portone a doppia anta, dalle rifiniture dorate.
Dall`atrio si può accedere alla Galleria, dove è conservata ogni parola, frase e componimento che i Mecenati nel corso degli anni hanno selezionato e custodito per chiunque venga a cercare Poesia tra queste mura. Ogni giorno il loro compito è quello di leggere e valutare le opere delle piume di ogni artista che aneli all`onore di veder riportato il proprio nome tra le pagine della storia del Granducato. Proseguendo oltre la Galleria si accede alla Sala Mostra, un nuovo gioiello nella corona dell`Accademia.

Una stanza che accoglie i visitatori con le sue magnificenti statue e dalle pareti ricoperte di storia immortalate sulla tela, in colori talmente vivaci da sembrare pieni d vita. Risiedono proprio sui muri della galleria gli inquilini più veterani e curiosi del Palazzo.


Lady Ignorantia e Ugo Botolino, due protettori dell`Arte che vegliano sugli abitanti del Palazzo delle Arti, presentandosi a loro nelle più svariate forme, quando il momento lo richiede. Due anime votate all`Arte, in ogni sua forma, tenendo vivida la memoria di ogni attimo che un verso, una pennellata e un canto hanno suggellato per sempre nell`Historia.
Gylraen
Studiosa delle Arti