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Cavalieri Neri, il Baluardo di Lot contro Honorius
Può sembrare strano forse ai più definire in questo modo i Cavalieri Neri, ma è niente altro che la verità che questo corpo di guerrieri di elite dediti al culto di Tenebra siano stati, sempre, al fianco del Granducato quando questo ha dovuto combattere contro l’Arcinemico.
Quando Honorius ha attaccato i Cavalieri hanno sempre risposto presente all’appello e se il Granducato esiste ancora parte del merito è da riconoscere sicuramente a loro, anche se spesso hanno avuto dei problemi, eufemisticamente parlando, con la Giustizia degli augusti Conti e se per inclinazione sono più propensi a stringere patti con il Sacro Regno di Mot nella lotta che divide i seguaci del Dio Simeht da quelli della Dea Themis sono sempre stati leali nella lotta contro gli Honorius e gli honottiani come contro Natamer se è solo per questo.
Tempo addietro, proprio per avere più delucidazioni da parte loro, scrissi al loro Sire, il Principe delle Tenebre Lord Skakko, per avere il permesso di raggiungere il loro accampamento a Mot nei pressi della Antica Necropoli e avutolo ivi mi recai.
Arrivato all’accampamento ebbi la fortuna di incontrare le Apocalissi di Guerra, un possente khaza di nome Kruger, e Morte di cui non conosco il nome che, alla vista delle torce, mi sembrava un umano ma non potrei sicuramente giurarlo, in ogni caso entrambi ebbero la bontà di rispondere alle mie domande e per quel che riguarda Honorius e i legami che uniscono i Cavalieri dediti a Tenebra e il Sacro Regno di Mot riporto qui di seguito le parole dell’Apocalisse di Guerra che in poche frasi ha saputo descrivere perfettamente la situazione.
“riguardo i rapporti fra la Nera Armata e i Mottiani , vige un alleanza ,Tenebra e Simeht combattono l`una al fianco dell`altro nel risultato finale unico: annientare la luce … Riguardo Honorius,il suo annientamento e` il primario scopo della Nera Armata. Nonostante siamo stati nominati Nemici del Granducato, siamo sempre schierati, i primi ad occupare il campo di battaglia e gli ultimi ad uscirne . E sino ad oggi il Rinnegato è sempre stato schiacciato”
Vorrei poi aggiungere poche righe sulle armi che ogni Cavaliere può usare
L`Arma Consacrata
I Cavalieri non possono brandire un`arma impura per sconfiggere l`Eresia, ma sono tenuti a combattere in nome di Simeht unicamente con un`arma a Lui consacrata. Pertanto, un cavaliere, appena diviene tale, è chiamato al suo primo dovere: far consacrare la propria arma a Dio.
Tale consacrazione si ha durante una cerimonia tenuta innanzi al Sacro Decalogo, ove il Cavaliere sarà tenuto a rinnovare il giuramento. Il Cavaliere Guardiano della Sacralità o eventualmente il Dominus saranno gli officianti del rito, che ha esito fallibile.
E` richiesta periodicamente la consacrazione per purificare l`arma dall`uso o dal logorio del tempo.
Le Spade delle Virtu`
Alcune cariche in seno all`Ordine, i Generali, brandiscono le Cinque Spade delle Virtù (Honor, Fides, Observantia, Humilitas, Voluntas), forgiate direttamente da Simeht nel Tartaro e donate all`Ordine per i più meritevoli.
Ogni detentore di una Spada di Virtù ha incisa una preghiera sulla spada benedetta, preghiera che lo rappresenta direttamente agli occhi di Simeht e che reciterà prima di qualunque scontro. Il Basileus brandisce Unitas, spada che unisce tutte e cinque le Virtù e che rappresenta lo Spirito d`Unione dell`Ordine.
Per ultimo, per ciò che riguarda alla armi vi è da aggiungere che:
- All`Ordine intero viene proibito l`uso di veleni, poiché armi prive di onore, ma sarà comunque permesso l`utilizzo di armi d`assedio.
- Viene concesso l`uso di un`arma da tiro: l`arco. Quest`arma, tuttavia, potrà essere utilizzata solo in caso di estrema e comprovata necessità.
Per terminare non si può trascurare una caratteristica, ben visibile, dei Cavalieri, il Sacro Marchio
Ogni appartenente all`Ordine Consacrato possiede una particolarità che lo distingue da ogni altra comune persona: ha marchiata sulla fronte una mezzaluna scura, rovesciata.
Per imprimere il Marchio sulla fronte del prescelto è necessaria una cerimonia particolare in cui verranno versate, sulla fronte di costui, alcune gocce di un liquido nero, corposo, derivanti da un`ampolla donata in passato dalla Dama della Rivelazione, emissaria di Simeht, al Basileus in persona.
A riprova del fatto che la Benedizione Divina è scesa sul prescelto, il marchio diverrà nero ed indelebile, mentre si affievolirà in una sottile ed indistinta cicatrice nel caso in cui tale benedizione dovesse venir meno, come per esempio nel caso di allontanamento del cavaliere stesso.
Il Marchio essendo di natura divina reagirà alla presenza di Aure di qualunte tipologia e di qualunque allineamento che si espandono, anche ai minimi livelli, iniziando a pulsare e ad emanare un bagliore nero, visibile a chiunque, sulla fronte del Consacrato.
Bagliore che aumenterà e diverrà sempre più intenso con l’avanzamento gerarchico del prescelto.