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Relazione sulla Staffa Necromantica
La staffa è l`elemento distintivo di ogni necromante: ne identifica agli occhi del volgo, l`appartenenza alla Setta; agli occhi degli altri necromanti, invece, ne definisce ruolo, posizione gerarchica e sfera esoterica di appartenenza.
La Voce, il Vicario ed i Superiori al posto della staffa possiedono la falce, chiaro richiamo all`immagine tradizionale di Morte come mietitrice d`anime.
Sia staffa che falce, tuttavia, sono composte di due elementi: la gemma catalizzatrice, all`apice, ed il bastone che la sostiene; complessivamente, entrambe sono alte circa due braccia.
I due elementi sono inscindibili.
Il bastone varia nella composizione a seconda della sfera esoterica di appartenenza o della carica ricoperta nella Setta.
Tutte le falci hanno la lama non affilata; quelle di Voce e Vicario hanno l`asta in ebano e l`estremità inferiore, appuntita, in ferro, a simboleggiare il dominio di entrambe le sfere.
- L`ebano, tipico della sfera dello spirito, richiama ad un solido albero, irremovibile e forte a partire dalla base, radici tortuose che s`infilano nelle profondità della terra: la sua forza non risiede nell`adulazione del volgo, perchè è e continuerà a sorreggersi con le sole proprie forze.
- Il ferro, tipico della sfera di carne, richiama la forza e la magnificenza, la materialità, la durezza, l`inflessibilità che ne rende difficile l`usura. Il suo bagliore ricorda il furore delle guerre e della ferocia, implacabile.
- Gli agglomerati d`ossa, appannaggio dei Cultisti, sono ciò che più rimanda alla Morte: da una parte la sua fragilità è rischiosa; dall`altra, invece, la sua porosità è esemplare, in grado di assorbire ogni cosa con cui venga a contatto.
Ogni volta che un necromante ottiene il controllo di uno spirito, sul bastone della staffa comparirà il glifo corrispondente, a testimoniare il progresso effettuato.
Quanto il necromante invoca esso si illumina di un tetro bagliore violaceo, privo però di qualsivoglia secondaria implicazione mistica.
Adepto Acanto