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Veritas Et Sapientia , siano Semper.
Io ho veduto .
Ciò che vado a narrare è quello che i miei occhi hanno veduto, la storia non è ne dei vinti ne dei vincitori,questo è possibile grazie a Noi che osserviamo lo scorrere degli eventi da una posizione privilegiata , quella della Neutralità.
Sono stato ospite dei Cavalieri Consacrati e nel mio pellegrinare per le terre di Mot una sera mi sono trovato appresso al Tempio. Ne curiosità ne velleità da scribacchino solo mera voglia di conoscenza la mia, conoscer ciò che invero conosco bene ma è sempre meglio riflettere su ciò che si conosce, repetita iuvant .
A piedi e privo di armi se non la mia lingua ho varcato i cancelli del Tempio, la notte e la nebbia le uniche compagne sino a quel momento , poi il brusio che man mano aumentava mentre lasciata la salita del penitente mi avvicinavo sempre più allo spiazzo antistante il luogo di culto.
Molti i presenti , volti conosciuti e meno , Cavalieri Consacrati e Cavalieri Neri come anche i Monaci padroni di casa.
Tutti intenti a dialogare sino a quando ho ben compreso il perché di quelle presenze , si trattava di un duello di cui non mi era dato conoscere il perché ma di lì a poco un rappresentante dei Cavalieri Neri e uno dei Cavalieri Consacrati si sono fronteggiati mentre l’Empia Voce faceva il suo ingresso presentandoli . Brevi i momenti di concitazione poi immediato è stato il silenzio per lasciar spazio ai due contendenti e alle spade.
Ho incrociato le braccia, silente spettatore e testimone per la storia, lo sguardo fisso su chi intendeva dimostrar il vero valore, uno su tutti, di due uno solamente.
Questo credevo di vedere, convinzione falsa poiché in un attimo proprio quando i due ferri mossi dai cavalieri si son toccati il firmamento si è squarciato sopra le teste di quanti eravamo. Ricordi che perdono lucidità ma solo perché mi sono ritrovato in terra schiacciato da un peso che non era il mio, intervento divino e forza alla quale non ci si poteva opporre, l’incredulità lasciò spazio alla consapevolezza che qualcosa di potente stava per palesarsi e così fu.
La nebbia che prima avvolgeva il luogo sbiadendo i contorni di ogni cosa si diradò e il firmamento prese consistenza, le stelle nascoste divennero brillanti e una figura alata comparve.
Lentamente e a fatica ripresi una postura eretta cercando di defilarmi rispetto al centro di quel che a breve divenne il campo di battaglia, la Battaglia ebbe inizio quando la Figura alata richiamò a se i suoi generali dalla parvenza di Angeli vestiti di lucenti armature.
Della mia neutralità vado fiero poiché io posso esser osservatore imparziale, per me l’ago della bilancia punta sempre il centro e così i miei occhi hanno veduto ed ora a voi narro dello scontro che si è consumato in una terra lontana per alcuni ma vicina per altri.
Le lame sono state mosse, la magia è stata richiamata per diversi giri di clessidra le due fazioni si sono scontrate e tutto è terminato solo quando i Generali e la Creatura alata hanno deciso di tornare da dove erano venuti, ricacciate verso il cielo.
Nessuna vittoria come anche nessuna sconfitta è parsa ai miei occhi, solo una battaglia una delle tante di una guerra infinita che ha lasciato un solo segno tangibile, lo squarcio nella bruma che avrebbe permesso ai soli di illuminare il luogo.
Una burla per chi in quelle terre cerca riparo da ciò che uccide, un monito per chi in quelle terre venera un Dio questo io, non saprei dire se l’una o l’altra o forse nessuna delle due poiché sono considerazioni che lascio a voi lettori , io ho veduto e io vi porto a conoscenza .
LdL
Lancillotto del Lago
Guardiano dell’Arcana Saggezza