In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XIX - Mese 2° - Giorno 6°
 

 

LA VITA DI...Asdarot crane

Quando Arrivai al ducato qualche anno fa non avevo nulla e nessuno, ero povero senza lavoro, affamato grezzo, trattavo male le persone ed ero sempre nervoso, quando chiedevo a qualcuno qualche moneta venivo deriso dalla maggioranza delle persone. Trovai nel porto del sole la mia casa, mi piaceva il suono delle onde che investivano la banchina, lo scricchiolio delle navi che ormeggiate al porto in balia delle onde beccheggiavano, ogni giorno mi fermavo a guardare il tramonto e poi cercavo un riparo per la notte tra i magazzini. Mi feci dei nemici per le strade del granducato molti, e nessun amico.

Una mattina quando ero seduto su di una bitta ad osservare l’orizzonte e a pensare a quanto patetica era la mia vita approdò una nave, piuttosto grossa non ricordo il nome e il tipo di imbarcazione, ricordo solo che da quella passerella scese un individuo, che indossa un armatura forse un demone o comunque un essere eterno, è risaputo che un armatura non si dovrebbe indossare durante la navigazione per questioni di sicurezza sarebbe stato stolto da parte sua. Questo individuo mi guardo appena mise piede sulla banchina, silente si avvicino al sottoscritto e rimase li, in piedi accanto a me per qualche lungo interminabile secondo e poi senza dire una parola slegò dalla cinta un sacchetto di pelle che butto ai miei piedi prima di allontanarsi verso il ducato.

Lo osservai fino a quando non era sparito dalla mia vista poi guardai all’interno della piccola sacca. Cinquemila monete tonde tonde! Quell ‘essere mi aveva donato cinquemila monete d’oro, quel giorno la mia vita cambio, andai subito ad affittare una casa, le stanze della taverna non mi piacevano, mi feci un bel bagno e mi rigenerai prima di andare a cercare un lavoro, che trovai in poche ore come mozzo di bordo di un capitano. Feci il mozzo per anni sviluppando esperienza di combattimento e di navigazione, non ebbi mai l’interesse o forse il coraggio di tentare la strada per divenire capitano di vascello, gli amici superavano di gran lunga il numero dei nemici fino a quando non decisi di creare una banda, un gruppo continuando a lavorare come mozzo.

Diventammo nel giro di poco tempo le persone a cui si affidavano per lavori scomodi di qualsivoglia tipologia, dal fare compere a cercare materie prima a scortare persone o ucciderne altre, continuammo fino a quando non ci facemmo i nemici sbagliati, dannati demoni hanno sterminato il mio gruppo ucciso la maggioranza dei miei amici,i pochi rimasti mi lasciarono in mezzo alla strada.
Ora vivo in una casa al granducato, esco poco le commissioni le fa una persona che pago, e mi faccio la mia vita rintanato nel mio rifugio sfruttando quei risparmi che misi da parte con i lavoretti della mia banda.

Asdarot Crane
Un mozzo di vascello