In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

09. Natura Amica

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

13. Concorso del Mese

14. Canto dei Bardi

15. Sapori e Colori

16. Armaguardia

18. La Clessidra Magica

19. Storie dell'Altro Mondo

20. Delle Razze e dei Clan

21. Vox Populi

22. Luoghi di Lot

 

 

 

 
Anno XVIII Mese 9° Giorno 14°
 

 

IL CLAN YURATH

La storia ha odori e suoni, umori che dilagano nel tempo divenendo pagina da conservare. Spesso nella pantomima degli eventi si scovano significati reconditi e nel gesto consueto si scopre il centro nevralgico che narra dei primordi.
Venni accolta da SatinRed, Vivandiera degli Yurath, in quello spazio in cui il vivace focolare accoglieva, ove il vociar dei più era racconto della giornata appena trascorsa. Nell’ informale mensa, stretta dal calore di una Famiglia, si consumò la mia sete di conoscenza e nel tintinnar dei calici assaporai la Storia degli Yurath.



“Ayurà” un saluto che nella sua semplicità racchiude un cerimoniale antico, quanto intimo. Un brindisi è proemio ed epilogo di momenti da ricordare e talvolta nella coralità dell’augurio l’alfabeto muta, le lettere si perdono nei recessi dell’anima e un apostrofo va a decretare un nuovo suono. E’ il caso del saluto di questo Clan, è proprio nell’ omaggio al loro progenitore “A Yurath”che le consonanti si fondono diventando tutt’uno in un accento che sa di costante futuro: Ayurà.

Origini:

(...) Ora Themis visto questo sorrise ancora ai suoi figli e al suo operato. e alcuni degli animali su Extremelot, presero coscienza, e fu l`essere UMANO, ed il suo compito fu di servire l`Esistenza, e furono maschio e femmina per poter dare origine ad una progenie. Ed il dono per la loro primogenia fu il possesso dell`intero pianeta (...) (Tratto dalla Genesi di Lot, capitolo II)

Leggenda di Yurath

Si narra che in principio la creatura umana, Tanit,
aveva dentro di sé sia l`essenza femminile che quella maschile, ma a differenza delle altre creature Tanit era solo. La Dea Themis pose fine alla sua infelicità e da lui furono generati la prima donna, Marle, e il primo uomo, Janus.
Fu ancora lotta primordiale e dalle viscere della terra ove Simeht era prigioniero, preda della sua convulsa gelosia verso le magnificenti creazioni della Dea, usò i suoi poteri per sconvolgere gli equilibri e la pace di quei tempi. Una terribile carestia s’abbatte sul genere umano minandone l’esistenza stessa. Non gli bastò, in sembianze umane il Dio avvicinò Janus lo contaminò con i dubbi e lo convinse che la colpa di tutto risiedesse in Themis. Janus si scagliò sulla Dea mostrando odio ed ingratitudine per tutto quello che Ella aveva creato.

Simeht continuava a spargere semi di rancore, diffondeva l’ostilità nelle genti fin quando un giorno non incontrò una donna, Faìtma. Il Dio provò una sensazione fortissima, quanto ignota, in quella Donna Simeht conobbe per la prima volta l’Amore. Quel sentimento così forte oscurò per qualche tempo la sua natura malvagia e ricambiato da Faìtma, rimase al fianco della donna, ma il suo vero Io non tardò a farsi nuovamente avanti. Simeht le svelò la sua vera identità e Faìtma sconvolta se ne andò. L’unione che vide avvinti in due nel talamo dell’Amore, generò il suo frutto, la donna nel suo grembo portava il figlio di Simeht. Il Padre non seppe mai della sua esistenza e Faìtma si ripromise che non avrebbe mai svelato al nascituro quella sconvolgente verità.

Nel frattempo Themis cercava di far rinsavire Janus, cercando aiuto nella moglie che aspettava un figlio, ma Janus imperversava nella sua pazzia distruttiva. Trascorse del tempo, l’erede dei due, Azure oramai era cresciuto e la Dea lo chiamò al suo cospetto per compiere il mesto incarico: Uccidere il padre e mettere fine alla sua follia.
Faìtma aveva trovato riparo a Telthartown, suo figlio era oramai nato e lo chiamò: Yurath. Gli anni passavano ed il bambino cresceva, mostrando da subito le sue innumerevoli capacità. I suoi interessi spaziavano in ogni campo da quello milite a quello delle arti d’ogni genere, anche quelle magiche. Aveva sete d’apprendere e seppur beveva dal calice degli insegnamenti, non ne era mai sazio. La madre lo seguiva nel cammino della crescita, sapeva che in lui c’era qualcosa che lo rendeva diverso da tutti i suoi coetanei e in cuor suo sperava che il seme paterno, quella parte malvagia che scorreva nel suo sangue non si manifestasse mai.

Passò altro tempo e Faìtma venne a conoscenza dell’edificazione di una nuova città, rigogliosa e pacifica, con il figlio partirono ed così che i due arrivarono a Lot. Ad un periodo fecondo di felicità ben presto si sostituì l’affanno della guerra, la Cittadella fu attaccata dalle forze del male in una battaglia cruenta che vide ferita molto gravemente Faìtma. A nulla valsero le cure dei cerusici, del figlio e la donna, in punto di morte, rivelò a Yurath il segreto che fin a quel momento aveva custodito in sé.

La rivelazione di quella cruda verità fece arrancare Yurath che non voleva credere d’essere frutto del maligno, non poteva immaginare che suo padre fosse malvagio. Dubbi, domande si insinuarono nel ragazzo che pregò giorno e notte chiedendo aiuto a Themis. Le suppliche di Yurath furono accolte dalla Dea che nella sua gran benevolenza fece quanto lui gli chiedeva, ovvero estirpare quell’eredità maligna che scorreva nelle sue vene, con un gesto lo liberò per sempre dal vincolo che aveva con Simeht. Il giovane in pegno dell’esaudita preghiera giurò a se stesso che avrebbe combattuto il male con tutte le sue forze e per sempre. Come Yurath ebbe gran coraggio e traendo forza nella Dea riuscì a ripudiare la propria paternità, così un gruppo di discendenti della Stirpe degli Azure nel mese Nono dell`Anno V, disconobbero la guida dell`unico Clan che fino a quel momento rappresentava i discendenti di Azure e si raccolsero in una nuova famiglia. In onore del figlio di Faìtma lo chiamarono Clan Yurath.




Una famiglia unita dagli ideali di rispetto, fratellanza ed uguaglianza, suddivisa al suo interno da casati che, nella collaborazione reciproca, hanno come scopo quello di vivere in armonia e far del loro focolare terreno per una fertile crescita. Un Clan di allineamento neutrale, altamente democratico in cui è il merito ad avanzare nella scala gerarchica.

Il Clan Yurath ottenne l’ufficializzazione nell’anno VII, mese V del XXV giorno

All’atto della propria fondazione gli Yurath decisero di separare il potere legislativo da quello di governo, affidando il primo ad un’ Assemblea dei Senatori ed il secondo ad un Consiglio. Il Capo Clan ha diritto di voto su entrambi gli organi. L’Assemblea dei Senatori è costituita da due rappresentanti di ogni casato, eletti ogni sei mesi dai membri dei casati stessi, mentre fanno parte del Consiglio i reggenti d’ogni casato, eletti dall’Assemblea dei Senatori.

Sei i casati presenti all’interno del Clan: Pactum, Ramo Rosso, Figli della Sacra Luna, Domus Artium, Ars Argentea, Omnia Naturae.

Casato Diplomatico - Pactum: si occupa di avviare e partecipare a trattative per creare alleanze ed evitare ostilità; divulgare nel Clan le conoscenze relative alle altre Razze, Stirpi, Clan, Gilde e Mestieri.
Casato Militare - Ramo Rosso: il suo compito è di proteggere tutti i membri del Clan dentro e fuori il Granducato; interagire con le altre razze, stirpi, clan o gilde in situazioni ed avvenimenti che prevedano la presenza di difese militari; dar man forte all`esercito ed all`armata ducale a difesa di Lot.
Casato Religioso - Figli della Sacra Luna: i membri di questo Casato provvedono a celebrare le Cerimonie relative alle feste ufficiali del Clan ed a quelle solenni di investitura; sostengono tutti i Membri del Clan nei momenti di difficoltà, sia fisica che morale, e provvedono alla formazione ed alla educazione dei Membri giovani del Clan.
Casato delle Arti - Domus Artium: la più importante peculiarità del Casato è l’interesse e la dedizione per ogni genere di forma d’arte e di speculazione filosofica.
Casato della Magia - Ars Argentea: porta a conoscenza dei Membri del Clan tutto quello che riguarda l`occulto, il mistero, l`astrologia ed ogni fenomeno a cui si possano dare spiegazioni basate sulle tecniche e i metodi tramandati dagli avi.
Casato delle Scienze - Omnia Naturae: l’occupazione primaria dei Membri facenti parte del Casato è lo studio, la ricerca e l’insegnamento delle più svariate discipline scientifiche allo scopo di approfondire la conoscenza di tutte le cose, siano esse materiali o immateriali.
(Art. 4 dallo Statuto di Clan )


Molteplici le aree di interesse, unico l’intento ed in un credo si raccontano: saggi per governare; forti per difendere; comprensivi per aiutare il prossimo; fiduciosi l`uno dell`altro per rimanere sempre uniti. In questo noi crediamo, questo noi siamo.