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[POETI DI LOT »» CAVALIERI NERI]
ஹ Ed il Titano di Tenebre parlò ஹ
Ascolta,compassione.
I miei occhi urlano,stanotte.
La mia bocca sà di terra,ed il mio sangue si è addensato.
Scorreva sulla pelle dei cittadini l`anno XVIII del 7° mese nel 15° giorno della Luna,
quando sui Monti delle Nebbie là dove la terra risucchia qualsiasi puro desiderio,
vidi il reggente di Morte e Caos.
Apparve avvolto da una nube sanguinolenta,ed i suoi occhi ricordavano le atrocità
che adorava commettere;
I Cavalieri Neri,tutti,scrostarono le ginocchia a terra,chinando la
testa al suo imponente cospetto.
Una preda,chiusa tra fredde catene,striscia al suo cospetto,ringhiando alla Grazia,ed
il Tiranno trova respiro tra le sue sofferenze.
Ed ecco,che le sue urla profonde e terribili,chiamano me,trascinandomi in una spire di cantici
di Morte: giungo ai suoi piedi,incapace di udire rumori di vita sulla mia pelle.
-I suoi sussurri erano aghi di ghiaccio tra le mie vene-
La Nera Madre ha espresso la sua volontà:
Presto il Caos demolirà qualsiasi forma benevola in queste Terre.
E calerà la notte con la sua nube porpora,risucchiando la vita dal petto dei Buoni.
E tutto ciò che è vita e freschezza,appassirà,ed il regno del Terrore abbraccerà TUTTI NOI.
Cosi è stato scritto,stanotte,tra i ruggiti della CREATURA SUPREMA.
-Affresco di morte-
E` una laguna di sangue,
la disperazione sentita.
Ombre Nere scenderanno
sui visi di bambino
Ed il desolante disordine
calerà come una spada
sulle giunture di chi,
scriverà la resistenza.
L`eterno esilio del bene,
divaricherà tutti i cuori.
Nera è la materna volontà
dove cenere e sofferenza
riposerà-
Eviàn van Bach
Cenere di Anarchia
in
acqua che scorre.