In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

09. Natura Amica

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. A teatro

13. Concorso del Mese

14. Canto dei Bardi

15. Sapori e Colori

16. Armaguardia

18. La Clessidra Magica

19. Storie dell'Altro Mondo

20. Delle Razze e dei Clan

21. Vox Populi

22. Luoghi di Lot

 

 

 

 
Anno XVIII Mese 7° Giorno 21°
 

 



Già da questa estate il nostro Ducato vive uno fra i momenti più particolari della sua stessa esistenza. Se da un lato i territori confinanti con la Nuova Mot, sono teatro di scontri sanguinosi fra le forze cosiddette “Della Luce” e i cittadini Mottiani che sono tornati nelle loro Terre più forti che mai, da un altro, reduce dell`occupazione di “colui che si faceva chiamare Vanek” e dei suoi fedeli servitori che inneggiavano all`avvento del Regno del Buio,
il popolo di Extremelot manifesta apertamente la volontà di vivere un momento di pace.

Tuttavia il Fato non sembra volerne sapere e ci pone innanzi ad una nuova “avventura” di cui poco si conosce ancora per via della rinomata “discrezione” dei fruitori della varie Torri.

L`inizio di tutto è da attribuirsi a quando nella pubblica teca sono state vergate queste parole:

“Elen sila lumenn, Popolo del Ducato,

non molto è passato secondo il nostro scorrere del tempo, eppure sono molte le voci, le leggende ed i fatti che dal Gran Ducato sono giunti oltre il mare.
Ai nostri occhi paiono ancora attuali le sagome delle imbarcazioni di Vaneear che un tempo lasciarono i nostri lidi senza mai più tornare, mentre molteplici ere e stagioni sono trascorse ritirando il vecchio e portando con se il nuovo.
Nuove Ere, nuovi regni, nuovi regnanti.
Eppure non tutte liete sono le novelle che abbiamo ricevuto dal vostro Ducato, nei tempi recenti: l`antico nemico Honorius ha invaso le vostre terre, sollevando divisioni, rivalità, sconfiggendovi senza nemmeno bisogno di sottomettervi.
Fedeli ed oscurità di Morte hanno altresì trovato modo di esprimersi, finanche a minacciare l`Albero Bianco stesso.
Esso è ancora vivo, lo sappiamo. Ma dov`erano e dove sono i Figli delle Stelle? Dove sono gli Elfi che la Madre creò affinchè fossero guardiani di Esistenza e che dall`Albero stesso ebbero origine? Dove sono i Regni ed i Clan che contribuirono a ravvivare la potenza e lo splendore del Ducato di Extremelot?
Evidentemente...
Ogni legame si è sciolto.
Ogni storia si è conclusa.
I Guardiani hanno dimenticato il loro compito.
Essi formano oramai forse solo pagine impolverate dei volumi di Historia.

E` cosi dunque che il Concilio degli Ainur ha deciso che l`Era degli Elfi nelle Terre di Extrmelot deve tramontare, lasciando posto agli umani e alle altre Razze.

Secondo il vostro calendario, giungeremo a voi circa nel Mese 4° - Giorno 6°. Compiremo quanto necessario per poi portare via con noi l`Albero Bianco. Altresi condurremo via i nostri Pari che vorranno ritirarsi per sempre da codeste terre avvolte dalla mortalità e destinate al declino, preservandosi e rigenerandosi dalla desolazione dell`Imperfezione e del fallimento dei nostri simili.

Cosi è deciso,

Kemer
Ain ò Fuin”



(Elfi di Lot)

ed in seguito il monito divenne tale:


“Il Tramonto del giorno in cui le altre razze hanno perso parte del Popolo delle Stelle, della loro saggezza, relegandolo a qualcosa che non è. In egual misura, i Clan e le Famiglie elfiche di questo Ducato, forse non caleranno nella notte del tempo, ma in questo Tramonto esse dovranno saper ascendere al cielo, diventando stelle, e quindi l`astro di un nuovo giorno. Perché il tramonto, conduce alla notte, e la notte ad un nuovo giorno. Ed il nuovo giorno inizierà, se, e quando, l`Albero Bianco parlerà di nuovo dopo immemore silenzio, come fu una volta per mano e volere della Dea"

Dunque l`antico popolo si raduno`, anche se non in molti risposero alla chiamata, e partì.

Presso il Presidio esso trovò una inaspettata guida,



un elfa ed il suo fedele lupo, che dopo diversi giorni di marcia condusse il popolo delle Stelle ad affrontare uno strano esercito di Drow, che così ci viene descritto:

“I nemici erano Drow dallo sguardo vitreo e vuoto, o meglio era ciò che ai nostri occhi apparve, in quanto ogni nemico abbattuto, riprese le sembianze elfiche ed il proprio sguardo normale ma privo di vita. Elfi accasciati al suolo come marionette ed anche alcuni nostri cari Eldar caddero esanime che per colpa di quanto l`Elfa dagli occhi neri compì. Non sappiamo bene cosa sia realmente successo, gli elementi in nostro possesso non ci hanno permesso di comprendere la situazione, se l`Elfa ci ha traditi o se ancora qualcosa ci sfugge”

Dunque nemica o Guida? Le risposte in merito all`elfa non furono semplici ma al termine della battaglia questo è cio` cheraccontano i nostri soldati:

“Un ultimo ululato si sentì quando la battaglia cessò del tutto, tra la confusione creatasi davanti ad un vero e proprio cimitero di Elfi in balia di chissà quale maledizione. Del grosso lupo compagno dell`Elfa senza nome, nessuna traccia e di certo non può essere una coincidenza.”...


ed ancora:

….“ Che sia opera di qualche stregoneria antica oppure no, la scorsa sera degli Eldar hanno perso la vita. Il perché ci è sconosciuto, ma torneremo per capire meglio la situazione.
Con senno, determinazione e coraggio.

Onore ai Caduti, ai nostri Elfi lottiani e agli Elfi che erano prigionieri in quelle false sembianze.”
Una guerra fraticida che mai fu combattuta, guidata dall`inganno, ma a quale scopo tutto questo? Davvero qualcuno ha voluto l`estinzione di quel popolo che è nato con il nostro stesso mondo per mano di Ilùvatar?

Eppure quella stessa teca che li aveva condannati ad opera di un`altisonante quanto sconosciuta voce, ora fornisce al popolo delle stelle una nuova speranza:

..”[ELFI DEL REGNO - ADUIN]
Anno XVIII - Mese 5° - Giorno 20°


Caren Moore,

è al popolo delle stelle che voglio rivolgere queste parole.

Sotto le indicazioni di Kemer, io ed altri, cercammo quante più informazioni riguardo all`Amuleto e ai nostri pari barbaramente uccisi senza più provare pace.
Questa cerca ci condusse al Presidio, ultimo baluardo di protezione del Granducato, e porta di accesso alla Piana di Nathamer, scenario oscuro quello che si prospettava davanti a coloro che avevano raccolto la sfida.

L`acqua ha purificato il nostro cammino attraverso quella Piana, facendoci quasi raggiungere le Paludi, nostra meta.
Una figura infine ci ha accolti, un`elfa con il suo Compagno, come noi alla ricerca di quel Mortale, e del suo amuleto.
E` stata chiara nella sua richiesta, fra 3 giorni, da oggi, dovremo tornare li dove ci siamo congedati insieme a quanti risponderanno a questa chiamata, ogni aiuto da coloro che discendono dagli astri sarà accettato, per vedere finalmente l`alba dopo questo triste tramonto.


۞-}~”..


Così accadde che nuovamente gli Eldar, ormai in numero esiguo a seguito dell`ultimo scontro, si ritrovasse coadiuvato dalla Torre Splendente e dal Crepuscolo nonché da numerose altre figure, riunite per stirpe e non per vessillo ad affrontare un`ulteriore prova , quella che poi condusse al recupero dell`amuleto che tutti nominarono come “amuleto degli Elfi”.


Già molti anni or sono, io stessa ne fui testimone, ben 12 amuleti, uno per ciascuna razza, furono messi al sicuro dalle brame di Nathamer che voleva distruggere il nostro Ducato. Quindi forse uno degli amuleti un tempo nascosti anche con l`aiuto dei Saggi Detentori, ora è stato ritrovato facendo aleggiare sul Ducato di nuovo l`ombra di quella stessa minaccia?

Così leggiamo, in stralci tratti dalresoconto di Snake Von Regard, Luogotenente dell`Armata Ducale:

“AveLot!

Il Granducato vede sorgere molte ricerche ad ogni alba, tuttavia soltanto alcune di esse trovano conclusione e, mentre una gran parte trova il suo epilogo sotto la luce dell`odiato astro, una più esigua frazione ha termine nelle viscere della terra. E` quest`ultimo il caso dell`Amuleto degli Elfi, la cui esistenza fu rivelata ormai molte lune fa, e che oggi è riemerso dall`oscurità per essere



custodito dallo Shalafi Rosso Meketh.”

“....La nostra presenza davanti al Portale non è rimasta ignorata per molto tempo. Non molto lontano dal punto in cui l`incanto delle Streghe e dei Maghi ci aveva condotto, due individui umanoidi, d`una razza che non avevo mai visto, hanno ritenuto non opportuno il nostro interesse. Mentre io, il Sergente Kratok e il Cadetto Exan ci ponevamo a difesa dei fruitori, ingaggiando quelle creature corrotte dal tempo e dal male, qualcosa di molto più pesante e grosso stava raggiungendo la sala: Un Demone Rosso, composto da membra di altri esseri, rivelava la sua presenza scuotendo il terreno ad ogni passo.
Da un altro cunicolo giungevano infine Tre Stregoni, ammantati di blu e dorato, che custodivano gelosamente un oggetto prezioso, splendente di luce propria, l`amuleto che numerose visioni hanno annunciato...”

“...Ciò che interessa di una Missione, è di norma il suo risultato: l`oggetto è stato recuperato e portato in salvo, usando lo stesso Portale, creato dai Maghi Rossi, attraverso cui tutti hanno abbandonato quell`antica miniera.

Ora è compito degli Esperti di Magia determinare le sue proprietà e rivelare i suoi segreti: Il Presidio Militare, a tal fine, può ancora essere meta neutrale di coloro che desiderano approfondire la questione, certo che l`ordine dei maghi del crepuscolo saprà condividere con tutti questo ritrovamento e il suo inevitabile studio.”


Ed ecco quindi che nel mentre lo Shalafi meketh, coadiuvato dai fruitori della sua Torre, studia l`amuleto ritrovato, un evento segnerà per sempre la vita e la Conoscenza degli abitanti del nostro Ducato.

Così ci racconta il Luogotenente Hadogan Othar` düm, Ufficiale dell`Armata Ducale:



“...Giusto il tempo di notare l`arrivo del Cadetto Exan e della Faccendiera Mel, che un tuono echeggiò distante nel cielo privo di nuvole e poi un lampo bianchissimo al centro del piazzale: apparve una figura dagli occhi completamente neri, alta circa due braccia, coperta da una lunga tunica marrone impolverata, probabilmente di natura elfica, con al collo un pendente nero dal luccichio blu, percorso da delle scariche....
….La voce dell`"ospite" era formata da più voci assieme che parlavano all`unisono, sia maschili che femminili e iniziò a spiegare che gli attacchi precedenti subiti, non furono opera di costoro nelle vesti della figura al centro del piazzale, ma dell`Indiviso:



non un solo individuo, ma un gruppo di entità che operano insieme, da quanto appreso ieri sera.
Lo stesso ospite -o ospiti, per essere precisi- aveva assunto quella forma per causarci meno nervosismo e mostrava con arroganza il ciondolo al collo, appellandolo "piccola assicurazione". Stando a quanto ha asserito, il male e il bene non è di loro interesse e l`equilibrio non esiste: sono alla ricerca di un oggetto che a detta loro deve essere difeso ad ogni costo, ora nelle mani di terzi.
Prima che la figura composta dalle diverse voci potesse svanire, ci ha offerto un`alleanza temporanea, dichiarando che proteggeranno il Presidio finché l`oggetto non sarà ritrovato.
Così come era apparsa, così svanì, in un rombo, un lampo assordante che fece cadere alcuni di noi.
Non ci fidiamo mai alla leggera, ma una cosa è certa: quell`oggetto che cerchiamo, come chiestoci dagli Aduin, è la risposta a domande che aumentano da troppo tempo.
Continueremo la nostra ricerca, per il bene di Lot, necessità impellente dopo l`ennesimo attacco subito dal Presidio Militare, ultimo baluardo da Sud/Ovest....”

E qui ci lasciamo, altri eventi sono certa seguiranno e mi farò carico di tramandarne l`evoluzione affinchè nulla sia dimenticato partecipando io stessa, umile figlia di Historia, a quella che ormai sembra una vera e propria
“Cerca all`amuleto”.

Senara O`Bree
Isilmè
Figlia di Historia