In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. A teatro

13. Concorso del Mese

14. Canto dei Bardi

15. Sapori e Colori

16. Armaguardia

18. La Clessidra Magica

19. Storie dell'Altro Mondo

20. Delle Razze e dei Clan

21. Vox Populi

22. Luoghi di Lot

 

 

 

 
Anno XVIII Mese 4° Giorno 18°
 

 


"Delle Ceneri davvero...particolari"



Tutto comincio’ per caso.
Mi trovavo nei pressi del Belvedere, luogo che a dire il vero, frequento poco, quando qualcosa ha attirato la mia attenzione.
Era difficile credere ai miei occhi, una splendida e irraggiungibile Fenice si librava nei pressi del Corpo di Guardia.
La notte era scura , la luna nascosta dalle nubi non favoriva certo la vista, infatti recavo nella mancina una lanterna . Mi avvicinai per osservare meglio la Fenice , animale cui sono legata da tempo immemore, quando nel cielo comparve un secondo animale che mi sembro` assomigliare ad un Behemot.
Un bestia gigantesca che si precipito’ sulla fenice costringendola ad una battaglia che poi si rivelò fatale. Ad aiutare la Fenice entrarono in combattimento anche due paladini, due angeli che librandosi in volo sconfissero il Behemot.
La Fenice tuttavia pochi istanti dopo si ridusse in cenere.
Mi precipitai sul luogo e tentai di raccogliere in una delle mia ampolle, le ceneri dell’animale , vegliando su di esse ed attendendo di vederla tornare a nuova vita.
Tutto questo però, non avvenne.
Fui allontanata dal corpo di guardia e condussi con me alla Torre le ceneri ripromettendomi di tentare di aiutarla a risorgere.
E tentammo , noi Fruitori del Crepuscolo, nei pressi del Lago Averno, aiutati da alcuni custodi dell’Ade.
Il rito doveva essere semplice, l`idea era di caricare di energia le ceneri della Fenice nella speranza che questo potesse aiutare l`animale a tornare in vita.
Se pure il rito fallì, quello che accadde fu davvero inaspettato. Si aprirono ben cinque portali da cui uscirono alcuni diavoli e dei Beholder. Ci chiesero indietro le ceneri di quello che chiamarono Cronotector, dissero che non era una fenice ma qualcosa di più.
Trovammo salvezza solo grazie all’aiuto del Radamente e dell’Arconte dell’Ade mentre, inspiegabilmente assistemmo alla visione di uno splendido animale, molto simile alla Fenice ma dai colori variopinti, e mi sembro’ di rivivere realmente momenti importanti della mia esistenza passata.
Le visioni sparirono dopo poco e mi ritrovai in salvo con gli altri. Tutti ci accorgemmo di avere sul dorso della mano un’ala dello splendido Cronotector che insieme avevano visto e conosciuto ed i cui poteri sembravano avere a che fare con il tempo.
Fu palese che il contenuto del cofanetto , le ceneri di quella che mi era sembrata una fenice, in realtà era ben altro. Ma di quanto fosse prezioso ce ne rendemmo conto solo quando, al secondo tentativo di resurrezione comparve la Dama Velata, che evoco’ beholder diavoli e quanto altro, tentando di sottrarmi il cofanetto e costringendo i fruitori della Torre presenti con me, a combattere per la propria stessa vita.
Altri giunsero in nostro aiuto , inconsapevoli della nostra presenza, affrontando l’attacco di altri demoni che si erano materializzati lungo il sentiero. Sciamani druidi e maghi bianchi furono attaccati e combatterono con valore sfidando l’oscurità del sentiero dell’Assenza.
Fu in quell’istante, mentre fuggivo tentando di eludere i diavoli che si erano scagliati al mio inseguimento, che accadde qualcosa di davvero inaspettato.
Il cofanetto divenne sempre più caldo, per un istante fu doloroso trattenerlo , e quando stavo per lasciarlo cadere in terra, qualcosa avvenne.
Fui teletrasportata ritrovandomi in un luogo a me conosciuto eppure estraneo.
Le rive erano sempre quelle dell’Averno, ma un averno che avevo conosciuto molto tempo addietro, quando i Custodi non erano ancora giunti nel Ducato.
Innanzi a me il Cronotector che avevamo già conosciuto nella precedente esperienza.
Mi chiese di aiutarlo, rivelandomi i piani della Dama Velata. Solo quando tutto mi fu chiaro, egli mi ricondusse indietro, riportando tutti a prima dell’attacco della Dama Velata, consentendomi di porre in salvo il cofanetto e sottraendo tutti ad una morte certa.
Fu così che convocammo le Tre torri e si approntò una strategia comune , in cui il tempo e la sorpresa erano elementi essenziali.
E alla fine, ancora una volta, le Tre Torri unite riuscirono a sconfiggere i malefici intenti della Dama Velata mentre sciamani druidi e custodi tenevano a bada gli attacchi degli emissari della Dama Velata.
Il Cronotector riprese vita e ringraziandoci scomparve lasciando a tutti un “magico” ricordo.

Senara O`Bree

Figlia d`Historia