In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XXII - Mese 1° - Giorno 28°
 

 


Il Fiume Stige

Lo Stige - o fiume rosso, fiume di sangue, fiume dei lamenti - è un fiume presente nell`Oltretomba, Regno sotto il dominio del Dio Ade. Esso si trova poco oltre il Piazzale delle Anime, alle spalle del Tempio di Ade, e divide il consueto accesso all`Oltretomba dai tre regni dei Titani e dalle terre inesplorate.
Il fiume Stige è caratterizzato da un colorito rosso rubino, che ricorda il colore del sangue, sebbene non se ne respiri propriamente l`odore e le caratteristiche. Esso è infatti un fiume molto liquido, e non denso, in cui tuttavia si ritrovano un quantitativo di anime dannate che sono rimaste intrappolate al suo interno, loro malgrado. Non esiste una flora particolarmente legata al fiume, mentre la fauna è caratterizzata da un volatile mostruoso chiamato Uccello Stigeo. Questo ha un lungo becco di colibrì gigante, le ali di un pipistrello e le chele di un granchio. Questo si nutre dell`acqua del fiume mediante il suo becco e infastidisce le anime e i visitatori in vita, sebbene rifugga l`aura dei Custodi dell`Ade.

Il fiume Stige è attraversato da un ponte composto interamente in Ossa. Queste ossa, per quanto siano solide e saldamente ancorate l`una all`altra, producono un inquietante e incerto scricchiolio quando sono attraversate. Ma possiamo assicurare la loro solida stabilità! Per quanto riguarda l`acqua rossa, essa è stata più volte raccolta, ma perde qualsiasi proprietà se portata via dal suo originario luogo. I Custodi sono soliti donare queste acque in ampolla, in cambio di una donazione, come feticcio privo di poteri.

Per risalire al perché queste anime si trovano intrappolate nello Stige, basta leggere lo scritto di un antico custode, che recita:
"[...] Ma molte erano le Anime che piangevano, perché la vita mortale perduta era troppo cara loro. Ade ne raccolse le lacrime e ne fece un fiume, le cui acque erano rosse come il sangue di tutte le battaglie che tra i mortali erano combattute, e lo chiamò Stige. Il suo corso impetuoso era dedicato a tutti quegli Spiriti che continuavano a rimpiangere la loro mortalità: bagnandocisi le Anime nostalgiche sarebbero rimaste intrappolate per l`eternità in un flusso senza ritorno. Destinate a rimpiangere per sempre la loro vita perduta, esse si sarebbero dimenate per sempre nelle acque e avrebbero cercato invano l`aiuto di Dio".

Di conseguenza, quelle che si trovano nello Stige sono anime impazienti che non hanno saputo apprezzare la bellezza e la perfezione del Regno di Ade. E per questo saranno condannate per l`eternità a restarci e a non trovare mai più modo di emergere. Non tendiamo a provare pietà per quelle anime, poiché a loro come a tutte è stata data una possibilità e una occasione: scoprire la Veritas Unica, e non ne hanno tratto vantaggio.

Non esiste via di uscita per l`eterna condanna del Fiume Stige. Nessuno esce una volta che è entrato, che sia vivo o anima. Il Caronte dello Stige è l`unico a poter ammansire le Anime intrappolate e attraversare le acque rosse, portando nella sua testa il tormento delle Anime. Per potere del Divino Ade, le anime dello Stige possono essere scelte per un antico rituale di Traghettatore Predestinato. Un`anima viene legata al Custode, diventando così il suo personale traghettatore nei viaggi sulla terra mortale. Questo rappresenta un mero e momentaneo sollievo per la condanna, mettendosi al servizio dei Custodi. Al termine del loro lavoro come Traghettatori Predestinati, le anime dello Stige tornano nel fiume.

Il regno di Ade è un crogiolo di misteri bellissimi e orribili. A voi scoprirli, da vivi o da morti!


Yana Van Gard
Arconte di Ade