In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XXII - Mese 1° - Giorno 28°
 

 

Penisola di Gehenna



Lux et Sapientia,

grazie all`invito del Supremo Comandante delle Guardi Ducali Febronia, ho avuto il piacere qualche tempo fa di recarmi sulla Penisola di Gehenna, luogo che dovrebbe essere ben presto adibito a penitenziario di massima sicurezza per Galeotti condotti ai lavori forzati, ammetto che di primo acchito l`invito mi aveva un po` preoccupato fosse mai che io dovessi essere la prima Reclusa, ma contando sull`amicizia che mi lega al Comandate Febronia ho pensato per il meglio, ed in effetti così è stato.
Ci siamo imbarcati sulla Nave delle Guardie Ducali , un piccolo gruppetto ma molto ben assortito, il Cadetto delle Guardie Ducali Nekradamus , il Primo Erborista LeonardodiVinci ed il Druido Custode dei Boschi Rizlaw e qualche altra anima che però ho solo intravisto.
Gehenna è un piccolo promontorio largo circa 5 miglia e lungo altrettanto che si stacca dal territorio di Mot attraverso un intricato acquitrino che anche quando la marea è bassalascia che ben poche zone affioino completamente dall’acqua e molto spesso quel che appare solido terreno, si rivela iun pantano di sabbia, acqua e argilla che risucchia verso il basso chi ha la sfortuna di porvi piede.
Enormi mangrovie, le cui intricate radici dal fango si ergono nell’aria, rendono impossibile la navigazione anche alle piccole canoe. Tafani, zanzare e altri insetti infestano la zona, trovando ambiente ideale nell`umidità. Un labirinto di sentieri che spesso conducono verso il nulla, o peggio, verso micidiali sabbie mobili rendono difficile avventurarsi all’interno dell’acquitrino.
L’acquitrino termina alle pendici di quel che appare un altipiano prevalentemente roccioso.
Pareti impervie alte circa trenta braccia, isolano questo sperone roccioso, come se in epoche lontanissime, per strani movimenti tellurici, questa porzione del continente ampia circa 25 miglia quadrate si fosse sollevata dal resto delle terre limitrofe ad isolarsi dal resto del mondo conosciuto.

Nella parte più a nord di Gehenna vi è una minuscola rada protetta dai venti che dominano il luogo e dalla spiaggia costituita da un acciottolato bianchissimo, si dipana un ripidissimo sentiero , poco più di una mulattiera, che zigzagando si inerpica verso l’alto fino a condurre ai piedi di una antica torre di avvistamento . Composta da blocchi di roccia, la Torre domina incontrastata per altezza un grande tratto di mare da cui è visibile per miglia e miglia.
Alle spalle della Torre si estendeun altopiano , un terreno prevalentemente pianeggiante per lo più brullo con una bassa vegetazione perennemente piegata dal vento. Ai piedi dell`altopiano sono state realizzate, scavando nella roccia, diverse celle per i detenuti ed alla zona si accede solo tramite un altro ramo del sentiero che porta alla Torre.
A circa due miglia dalla torre una depressione del terreno nasconde un’ampia area avente raggio di un miglio dove la vegetazione ha trovato un habitat più favorevole. La temperatura all’interno della depressione è più elevata per una manifestazione geologica, un geyser da cui sgorga acqua calda che scorre verso sudest per terminare in una cascata verso l’acquitrino. Il geyser emana una nebbia che staziona perennemente nella depressione carsica. Un lichene fosforescente cresce sulle rocce al centro della depressione, illuminando appena la zona quando il Sole cala e l`oscurità si fa completa ed è proprio in questa zona che le nostre ricerche sono cominciate, innanzitutto raccogliendo campioni di questo lichene che verranno studiati dagli Erboristi e dai Druidi e di cui spero narrarvi in un futuro prossimo.

Il Porto



6,6 E - 5,4 N sono le coordinate che consentono l`approdo a Porto di Gehenna dove siamo scesi sul pontile di legno del Molo che  è privato e dove vi possono sostare soltanto le imbarcazioni delle Guardie Ducali, dei Nobili e dei Governatori. Altri vascelli possono ormeggeranno un po` più lontanto e raggiunere la spiaggia con le scialuppe ed è dal Molo, verso Sud, che parte il Sentiero verso la Torre .

La Torre di Avvistamento



Imponente e massiccia costruzione la Torre di Avvistamento si eleva per trentacinque braccia per far sì che la luce del Faro, posta al 7° piano, sia visibile a coloro che si trovano a solcare il Grande Blu lì nei pressi.
Al Piano terra vi è l`accesso alla Torre. E` un doppio ingresso : dopo una prima porta in ferro, con uno spioncino ad altezza volto, dotata di serratura doppia che necessita di due chiavi distinte per poter essere aperta, vi è un` anticamera che dà accesso a due rastrelliere : una per ciascun lato. Ogni ospite dovrà lasciare ogni arma ed armatura in questa zona, dove il Corpo di Guardia vigila ininterrottamente. Dalle rastrelliere si accede quindi al secondo vano di ingresso dove si trova una grata a sbarre di ferro del diametro di circa 3 cannelle, distanti tra loro circa 10 cannelle, per la quale serve un`ulteriore chiave che , prima di far scattare l`apertura, dovrà girare per sei volte nella toppa. Superato quindi il secondo ingresso, si trova la Sala Comune: uno spazio ben arredato ed organizzato con un lungo tavolo centrale ed una zona salotto. Proprio accanto al caminetto in quella zona ci sono le scale che conducono al Primo Piano. Nella Sala Comune si affacciano le Cucine [6] con un lungo bancone e la Dispensa] di libero accesso. Una porta invece separa l`ambiente comune da una Sala Privata. Una Latrina comune è posta di fronte alle Cucine ad un capo della Sala Comune.
Salendo al Primo piano ci si ritrova di fronte ad un lungo e largo Corridoio dove solitamente le Guardie pongono, con ordine, gli armamenti di cui sono dotati. Ciascun membro ha a disposizione un valido supporto per le armature e altri per spade e armi varie. Dal Corridoio a destra si ha l` accesso alla Camerata Comune , a sinistra invece alle Latrine Comuni  con i necessari servizi igienici e di lavanderia. Alla fine del corridoio si trovano le scale per il Secondo Piano.
Saliti al Secondo Piano la mappa strutturale rimane la stessa del piano precedente, tuttavia il corridoio è spoglio e vi si affaccia un maggior numero di porte. A destra si trovano gli Alloggi del Comandante , con uno studio, una zona notte e un servizio igienico privato. A sinistra invece si trovano due Alloggi per gli Ospiti dove ho avuto il piacere di dormire una notte muniti diuna Latrina Privata e direi più che confrotevoli. In fondo al corridoio le scale portano al piano successivo.
La Torre di avvistamento continua per altri cinque piani, adibiti attualmente ad uso magazzini, dispense e deposito armamentari fino al settimo piano dove si trova la fonte d`illuminazione del faro.

Le Celle




Ai piedi dell`altopiano si trovano le celle di detenzione di massima sicurezza, in numero di 20, numerate progressivamente. Sono state scavate nella roccia viva fino a che è stato possibile: la roccia delle pareti risulta infatti refrattaria ad ogni tipo di ulteriore danneggiamento fisico manuale o mediato da strumenti. Si accede alle celle attraverso grate in metallo ad alta resistenza i cui cardini sono saldati alla roccia; inoltre ulteriori tre fasce in metallo ad incastro assicurano la resistenza della grata: le sbarre sono in ferro, distanti fra di loro dieci cannelle e spesse tre cannelle a costituire una maglia è a grossi rettangoli. Questo permette di dar il rancio al detenuto senza aprire la cella. Sono all’interno umide e arredate in maniera spartana, una piccola lampada ad olio attaccata al soffitto le illumina. Ivi vengono rinchiusi i rei più pericolosi o chi necessita di una custodia priva di interferenze e visite.
Queste però non ho avuto modo o fortuna di visitarle pertanto ho chiesto ed avuto una piccola spiegazione dal Supremo Febronia.
Ma è stato proprio nella zona di terra brulla antistante le celle che ho visto spuntare sotto i miei occhi grazie al potere di Gaia invocato dal Druido un campo di Farro ed una piantagione di Ulivi , come era stato richiesto dal Comandante Febronia.
Ma sono certa che a breve organizzeremo assieme alle Guardi Ducalu un viaggio alla Penisola per rendere edotti quanti lo desiderano del luogo e di cosa può attendersi chi si rende reo di taluni crimini.

Zefirya
Sommo Detentore dell`Arcana Saggezza