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[Detentori dell`Arcana Saggezza - Synodus Sanguinis] Historia dei Clan: il Synodus Sanguinis
Anno XVIII - Mese 5° - Giorno 4°
Versap.
Il lungo cammino di Historia è il percorso fatto dal grigio manto che percorre le vie di codesto Granducato sulle spalle dei Detentori. E` un cammino difficile a volte, irto di pericoli, ma pieno di saggezza e di grandi speranze. Ogni singolo evento seguito con attenzione, ogni singola storia documentata e controllata minuziosamente, sono come singoli fili di un meraviglioso arazzo: a pochi è concesso capire il disegno, a pochissimi carpirne i lineamenti futuri. E` il nostro lavoro, il lavoro dei Detentori, che riempie di soddisfazioni inaspettate, spinti da quella irrefrenabile curiosità che ci spinge a capire, a cercare, a vedere e seguire gli eventi non da spettatori, ma da protagonisti.
Alcuni giorni fa i Detentori hanno fatto visita al Clan del Synodus Sanguinis nei pressi del Lago Averno, lì dove una foresta da spazio ad una radura, oltre la montagna che ospita l`ossario degli Eletti. Lì dove la luce di Sol non può giungere, una luce strana ed innaturale di cui non conosco pienamente la natura, permette di avere una discreta visibilità e di vedere... ma osservare e vedere non sono spesso la stessa cosa.
E` un luogo dove si respira un`aria misteriosa, dove è possibile percepire una presenza potente, dove c`è qualcosa che è lì, presente e che domina incontrastata in quella semioscurità.
Giunta all`ingresso del campo del Synodus, ho potuto incontrare due figure che già mi attendevano: la Cancelliera del Sommo Ade e la Signora Elizabeth du Crecy Mcfaith Chessy. « Che la benedizione vi possa accompagnare, Studiosa di Historia» così mi salutò la Signora Elizabeth che poi, in compagnia della Cancelliera, abbiamo fatto il nostro ingresso all`interno del campo del Synodus.
Camminando insieme a colei che ritengo sia Historia del Granducato, la Signora mi ha ricordato della passata presenza della nostra Somma Detentrice e del documento prezioso, raro ed importante che ci è stato dato per uno studio attento volto a comprendere alcuni misteri che coinvolgono la razza degli eterni.
Consapevoli che lo studio sia piuttosto arduo, abbiamo confermato il nostro interesse per questo documento alla Signora Elizabeth e proposi, al fine di un maggior risultato in questi studi, un possibile affiancamento di un membro del Synodus nella Fabbrica di Historia.
Parlammo dei versi di un documento antico che narra di una serie di profezie di cui, sembra, una si sia avverata, di una spada in particolare. La Signora Elizabeth mi ha poi parlato delle regole che i giovani eterni devono seguire, della natura particolare del clan che racchiude in se diverse stirpi. E parlando la Signora mi parlò di una precedente visita fatta da un nostro Detentore, un amico, un fratello, un collega, qualcuno che per me ha significato tanto: Durin.
Arrivai tardi alla tenda del Synodus, colpa mia, della mia difficile capacità di orientamento. Ho saputo poco, ma è sempre qualcosa in più, qualcosa da aggiungere come una goccia d`acqua nell`oceano della nostra Conoscenza. E` questo ciò che ho ricevuto quella sera grazie alle mie due interlocutrici e le ringrazio tantissimo.
Noi Detentori ringraziamo pubblicamente il Clan del Synodus per il rispetto nutrito verso il nostro mestiere, la loro ospitalità, una parte della loro saggezza che ci è stata concessa. Il Synodus è quì, nel Granducato, ad essere sempre protagonista delle più importanti pagine di Historia di codesto Regno.
Clerine
Studiosa di Historia
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Una Splendida Serata di Festa…la Festa del Synodus
Un grande salone adibito a festa riceveva i numerosi Lottiani…le splendide decorazioni e la cura dei particolari delle tavole e degli oggetti non faceva altro che rendere ancora più magica l’atmosfera.
Raggiunta la sala e unitami ai miei Confratelli Saggi, ho dovuto strizzarmi un paio di volte gli occhi in quanto non mi sembrava vero veder Soldati, Guardie, Stregoni, Cavalieri Neri e così via…riuniti senza discussioni o battaglie…
Il clima festoso era palpabile…era una ventata di allegria per tutti.
Mi guardavo attorno e non vedevo altro che persone serene, sorridenti…Cavalieri che si inchinavano alle eleganti Dame…udivo una musica di cembali ed arpe dalle sale adiacenti…e il brusio dei continui saluti sembrava andasse a tempo di questa melodia.
L’attenzione fu richiamata dal Magister Tenebrarum Elizabeth che ricordò il motivo della festa…la Sconfitta del Verme di Kmuth…quel verme che per lungo periodo, mise in ginocchio parecchi Vampiri.
Gli invitati presero posto ai tavoli…a mio parere, anche sotto gli sguardi seriosi di alcuni astanti, anche di quelli dai cuori più duri…si nascondevano sorrisi di gioia per l’evento; era impossibile non farsi travolgere da quello che accadeva.
Nella sala da pranzo, sedevo al fianco del Sommo Althair e degli altri Confratelli, i teneri MonicaP e axe e la sempre elegante Myriam; i bordi delle pregiate tovaglie in avorio, richiamavano il color del sangue; delle splendide composizioni di fiori accompagnavano ogni leccornia posizionata in ordine di portata…e la luce lievemente ambrata e soffusa della sala del banchetto, conciliava la conversazione.
Dei valletti servirono del Cartizzelot in splendidi calici blu…il momento dei brindisi era vicino…se ne susseguirono ben quattro…uno in onore del Conte Thorm, l’altro al Synodus Sanguinis, il successivo ai Primogeniti e l’ultimo a tutte le Rispettabili Gilde che hanno supportato il Synodus…tutti e quattro innalzati, con sonori colpi sul tavolo per richiamar il silenzio, dal Cavaliere Nero Vordulak…
…il suono dei cristalli che risuonava nella stanza era accompagnato dal eco degli inni…si può proprio dire che ogni cosa era perfetta…!!!
La cena proseguiva…era una vera e propria sfilata di pietanze…e come per le tutte le cose buone e belle, il tempo è volato; al termine della cena vi era una ulteriore splendida sorpresa …uno spettacolo organizzato dai Teatranti, L’ “Intervista col Vampiro”.
E come per ogni spettacolo che si rispetti…le luci in sala si abbassarono…il brusio lentamente cessò e la voce dello Scenografo si levò…in pochi attimi noi spettatori ci ritrovammo rapiti dall’affascinante mondo del Teatro.
Lo spettacolo fu un susseguirsi di battute davvero divertenti…”aveva tono brillante, umoristico e vagamente dissacratorio ma, come nel miglior stile della Compagnia, ogni riferimento a persone e cose NON era puramente casuale, ma frutto di attenta e faticosa ricerca”…diviso in tre Atti, narrava di un’intervista in Taverna, un’intervista a Veddharta, madre di tutti i Vampiri…la quale racconta la sua vita, non finendo mai di lamentarsi dei suoi figlioli, a una Giornalista, che seppur non dandolo a vedere è impaurita dalla Vampira, ma imperterrita continua a scrivere fogli su fogli la storia, ironizzando qualche volta….
Tra i vari umorismi, a parere mio, da profana, spiccarono le interruzioni tanto rumorose quante simpatiche dell’Oste…e battute su battute, si raggiunse la fine, dove i Vampiri presenti in Taverna furono così felici di riveder la propria Capostipite tanto da farle “La Festa”.
Gli Attori: lo “Scenografo” Luxthea, “Veddharta” Medusa, “Giornalista” Niamh, “Oste/Regista” Konrad, “Silvestro” Loco, “Betty” Darkray, “Solange” Eraclitus, “Guardia” Vesta, “Maschera” LoneWolf son stati tutti bravissimi, gli applausi se li son più che meritati…e se non fosse stato per l’ora tarda, un Bis avrebbe deliziato la maggioranza.
Durante la rappresentazione le manifestazioni di apprezzamento furono diverse…e il sorriso sul volto degli spettatori non si spense mai, come durante tutto l’arco della serata.
Solo l’altro giorno scoprì grazie alla mia Consorellina MonicaP, che se non era per SerVer, che ha bloccato la Barda Precettrice Shira, ci sarebbe stata un’altra meraviglia: una canzone preparata con tanto impegno proprio da quest’ultima. Mi ritengo davvero onorata di poterla qui di seguito riportare.
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La rossa madre, non si fece trarre in trappola
intuito l’inganno, tosta lontano scappò, ondeggiando come la fiamma di una fiaccola…
Nel frattempo la spedizione era tornata con i cristalli
i quali furono posti sotto studio per ammirarli.
Il primo tentativo impiegato con 6 sfere, quelle donate dal synodus, dagli eversores e da lady Biba fu quello di purificazione a cui parteciparono alchimisti,streghe, una preliba
Tutti i non vampiri si proteggevano dal contatto diretto con gli oggetti misteriosi
che , posti a pentacolo e bagnati con acqua iniziavano a pulsare sino ad esplodere in simbiosi.
Il materiale frammentato colpì in viso il maestro alchimista alannon che pianse per la delusione
e ferito seriamente fu assistito dai suoi con adesione,
il fazzoletto racchiudeva il liquido contenuto nei cristalli parzialmente evaporato
e le lacrime di Alannon custodite gelosamente dagli alchimisti con spirito accorato.
Durante questo rito di purificazione
i vampiri presenti ebbero visioni di distruzione e di catastrofe, una perturbazione
sangue e lampi purpurei,
I tentativi di guarire attraverso altri rimedi non sortivano effetto,
i potenti liquidi vermifughi preparati dai cerusici erano inefficaci c’era un difetto.
L’ultima strada percorribile era un rito affidato al misticismo oscuro
L’unica via che poteva salvare i vampiri risiedeva in quella speranza vi rassicuro.
La prima umanizzazione ebbe luogo,
milord Tymba si ritrovò una domenica mattina umano un epilogo.
Il panico e la rabbia si impadronirono della razza
l’attesa per il rito cresceva a discrepanza.
La sera del rito presso le caverne 5 vampiri volontari appartenenti al Synodus si sottoposero alla difficile prova
nessuno poteva sapere se avrebber avuto effetto o controprova.
Nello stesso frangente il maestro alannon stava provando sotto gli occhi del conte thorm dei paladini e di lady Biba la pozione sintetizzata
dopo l’incidente della purificazione su lady Lalu ormai operata.
Mentre la vampira espelleva il dannato verme che prendeva fuoco
il signore dei paladini Vladdracul diveniva umano un rinvoco.
Alle caverne accadeva lo stesso, il verme veniva sconfitto.
Gli alchimisti presero così a sintetizzare le pozioni con profitto,
un lavoro enorme che rischiava d’essere compromesso
da una retata perpetrata
dai mannari e dai ladri operata.
Le pozioni rimaste erano meno della metà ma la razza era riuscita a sopravvivere alla beltà!.
Shira
Barda Precettrice
*°*
Concorderete con me, che ne è valsa la pena trascriverla!!!
E ora cosa mi rimane da dire?! …Penso proprio di aver raccontato tutto e di essere arrivata alla fine…concludo, per l’influenza Barda anche con una rima, con la speranza che siano sempre più numerose queste serate festose.
Valuccia
Precettore dei Detentori dell’Arcana Saggezza