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Anno XIX - Mese 11° - Giorno 28°
 

 

La visione druidica sulla Genesi


I druidi sono i sacerdoti della Terra. Essi hanno uno scopo: quello di garantire l’equilibrio delle forze che sulla Terra si combattono.
Solo partendo da questo presupposto è possibile affrontar il concetto in chiave della Genesi dal punto di vista druidico.
Negativo e positivo, giorno e notte, caldo e freddo, queste erano e sono le caratteristiche delle entità primordiali, Themis e Simeth che hanno dato origine al Tutto, simbolicamente le stesse estreme caratteristiche che riscontriamo nell’alternarsi dei cicli naturali , nelle razze che popolano il Granducato e talvolta anche nel nostro piccolo universo personale.
Themis e Simeth, diedero origine alla Terra, vero e proprio terreno di confronto, dove la loro eterna lotta è sempre rimasta in bilico, sul filo di un delicato equilibrio.
La Terra è diventata il loro naturale terreno di confronto, ma non solo. Essa è anche vera espressione della neutralità, in cui nè l`una, nè l`altra forza ha il sopravvento sull`altra.
La Natura diviene l`ago della bilancia tra le due forze primordiali e generatrici di Extremelot.
La visione druidica dell’origine del mondo dunque si sposa in pieno con la Genesi delle sacre scritture, ma non né a Simeth, ne a Themis che guarda. Il druido rivolge le sue attenzioni alla Natura, ovvero a quel delicato equilibrio che deve sempre esser salvaguardato: la Natura diviene il vero Credo del druido, tutto sommato il punto di partenza, l’origine stessa del suo amore e delle sue preoccupazioni.
La Natura ha però una propria identità, essa si manifesta in molteplici modi, attraverso gli elementi, attraverso gli esseri viventi.
La sua caratteristica saliente, la Neutralità, risultato di forze opposte, di Themis e Simeth, rende la Natura crudele e generosa, feconda e sterile, ma comunque ciclica nel suo divenire.
Le stagioni e il loro eterno alternarsi altro non sono che la metafora del ciclo vitale che accomuna ogni creatura vivente, dalla vita alla morte, alla vita ancora, in un cerchio senza fine.

Non dobbiamo allora pensare alla Natura come ad un’entità in balia di quelle forze, essa ha una propria identità, lo dicono le scritture stesse. “La Terra guardò allora chi potesse preservar quell’equilibrio e la scelta cadde su un gruppo di uomini.
V`erano infatti alcuni individui che trattavano con rispetto la natura e gli animali, ne comprendevano il sottile simbolismo ed erano pronti a preservarne l`equilibrio ed ad ergersi a baluardo della neutralità. Ad uno di essi, l`umano Palmer, la Terra si mostrò, affidandogli il compito di rispecchiar la concezione naturale e ciclica della Natura, con il compito di diffonder il suo credo a tutta il mondo.
Palmer fondò la Confraternita dei Druidi, divenne il primo Gran Sacerdote e fondò l`altare dei druidi, su un rialzo naturale, oltre il Colle delle Pietre, sulla base di quattro ceppi ad simboleggiare i quattro punti cardinali.


Da allora, i suoi seguaci, ancor si ergono a baluardo dell’equilibrio.


La Confraternita dei Druidi