Il Giglio di giada che è in possesso del Conte Thorm, e di pochi altri lottiani, un oggetto incredibile, meraviglioso ed affascinante allo stesso tempo, rispecchia perfettamente la personalità e il temperamento del suo possessore, almeno fino a che ci era dato di conoscerlo per quello che era, prima della conversione a Simeht che ci ha riconsegnato un uomo sicuramente onorevole ma anche assai diverso da come lo conoscevamo.
Rileggendo la storia dell’Augusto ritroviamo in lui tutte le caratteristiche che vengono attribuite alla pietra, anche se ora la sua oscurità sembra averle limitate.

La nostra speranza è che la lungimiranza e la saggezza che questo monile dovrebbe trasferire al suo possessore possano guidare i gesti e le scelte del Conte Thorm che ha abbracciato il credo dei Seguaci di Simeht. Non intendiamo giudicare il modo o la ragione della sua scelta religiosa, anche se la sua conversione ci ha riconsegnato una persona diversa.
Ma noi siamo storici, non cultori di scienze religiose e guardiamo con riconoscenza a quell’uomo che tanto ha fatto per il Granducato e che continuerà a farlo anche professando una fede diversa.

Inoltre noi crediamo nella ciclicità del divenire e nel fatto che solo gli stolti non hanno l’umiltà di cambiare, così speriamo romanticamente che il futuro ci riconsegni il Conte Thorm come lo abbiamo conosciuto, o, meglio, ci permetta di apprendere che quella che viene definita oscurità in realtà è solo una sfumatura, e che sia immutato l’onore, la forza e il coraggio che erano dell’Augusto di un tempo.

Nonostante lo scetticismo naturale dello studioso verso la magia ci renda in un certo senso titubanti, speriamo che la verità, di qualunque forma o colore, splenda ancora. Le cose non accadono a caso e i simboli, specie quelli regali, hanno qualcosa in più del loro significato popolare o scaramantico. Speriamo che l’Equilibrio e il Destino risveglino il potere sopito del Giglio di Giada.
Perché se questo prezioso oggetto che è di proprietà del Conte Thorm ha tutte queste caratteristiche di bontà, giustizia e coraggio perché il Conte Thorm ha ancora la mente ed il cuore ottenebrato da un dio apparentemente falso e crudele? E’ un difficile interrogativo questo, un interrogativo che ha una difficile risposta possibile, o forse ce l’ha ed è sotto i nostri occhi. Forse è il possessore stesso che conferisce questi poteri alla pietra e non il contrario.
Quando il Conte Thorm perse la vita in duello contro l’allora Cupo Re Cratere il giglio non lo ha protetto; quando il servitore di Simeht lo ha riportato in vita votandolo alla causa del male il Giglio non lo ha protetto e coloro che dalla sua effige prendono il nome e la forza sono stati piegati anch’essi alla nuova malvagità del suo potere.
Eppure ancora adesso il mistico Giglio di Giada viene visto e descritto come una vera reliquia. Come sempre saranno i giorni a venire che daranno risposte e che sveleranno gli enigmi.

YulEinsdorff ~ Detentore Precettore dell'Infante