LE GESTA DI LOT

Il Tomo della Discordia - Visita all'Antro della Morte

In seguito alla consegna della traduzione del Tomo, gli Oscuri Stregoni stipularono una sorta d’alleanza con i Maghi Neri ed, insieme, contattarono i Cavalieri Neri per avere, sulla base dei rapporti tra alleati oscuri, la punta della freccia dell’Ovest che fino allora era rimasta nelle mani dei servitori delle Tenebre.

Il Custos Nachzehrer e la Domina Arcani Ghael raggiunsero l’Antro di Morte in una quieta notte, antro ove Neri Cavalieri intenti a presidiare stazionavano ed i comuni Cittadini conducevano i propri affari.

Pochi istanti, rapidi sguardi e saluti convenzionali quelli che rivolsero alla Nera Armata, ai convenuti e alle creature in continuo movimento all’interno dell’antro umido ed illuminato dalle poche torce.

Avanzarono dunque, addentrandosi nelle Caverne e, prontamente, la Domina intraprese dialogo con due creature di nero ammantate le quali, solo in seguito, si rivelarono essere l’Incubo CleCorda e l’Incubo indigo.

Nitide le parole e le movenze dell’Incubo CleCorda intento in conversazione con la Domina e, nel caos del loco oltremodo affollato, ebbe luogo lo scambio. L’Incubo porse una faretra contenente Quattro Frecce alla Domina Arcani, delle quali solo una di valido utilizzo, di rilevante importanza: la Freccia dell’Ovest.

Seguirono nuovi, brevi scambi di battute a precedere il commiato ed i ringraziamenti della Domina Arcani Ghael volti ai Principi delle Tenebre per la fiducia riposta negli Alleati per un fine comune.

Si allontanarono dunque, volgendo i loro passi verso l’esterno accompagnati dall’Incubo Nero indigo, che li scortò sino all’Antro degli Oscuri Stregoni, ove da quel momento fu custodita la Freccia.

I suggerimenti degli Spiriti apparsi numerose volte negli ultimi tempi e gli scambi effettuati c’indussero ad accelerare il processo d’organizzazione della spedizione diretta in Ade.

Chiedemmo il permesso all’Arconte di oltrepassare i cancelli ed egli, eccezionalmente - in quanto a nessun vivo che non sia un Custode è permesso giungere al cospetto di Ade - acconsentì promettendoci protezione.

I miei incubi la notte prima si erano placati e speravo che i miei sonni avrebbero da allora iniziato a trovare la giusta pace.

Le mie membra avevano riposato la notte precedente cullate da una dolce apparizione che aveva fatto capolino nei miei sogni: una giovane donna bionda, dalle movenze delicate e gentili ma dallo sguardo triste, mi aveva sussurrato parole rassicuranti.

Ma il giorno stesso della spedizione i miei pensieri furono diversi, meno rassicurati e più dubbiosi. Com’è mia abitudine quando qualcosa mi turba, mi rifugiai nella trascrizione dei miei pensieri e mi preparai per la spedizione raccogliendo il testo del Rituale d’Imprigionamento degli Spiriti che, nonostante lo conoscessi a memoria, lessi ancora quel pomeriggio, quasi a volermi preparare all’evento.

Lo avevo tenuto chiuso nel cassetto del mio scrittoio per lungo tempo e recitava in questo modo:

"QUATTRO VENTI DAL LIEVE AL PROFONDO
DANZANO ATTENTI VEGLIANDO SUL MONDO
MA L’IRA STESSA DEL VENTO INCARNATO
SOFFIA E NON CESSA NELL’ODIO RINATO
VOLA SILENTE NEL VENTO INCESSANTE
L’ECO DI UN SUONO VIOLENTO E VIBRANTE
CHE TACCIA QUEL GRISO DAL SOFFIO MORTALE
NEL SILENZIOSO OBLIO SI QUIETI IL SUO MALE
BATTE INSISTENTE NEL VENTO SCOSTANTE
L’OMBRA DI UN GIOCO IMPROVVISO E DISTANTE
SI BLOCCHI QUEL GESTO DALL’ATTO IMPREVISTO
NEL CERCHIO LUCENTE RIPOSI NON VISTO
DOLCE SOFFIA CON GRAZIA ED AMORE
NOTA ARMONIOSA CHE DELICATA SFIORA IL CUORE
FERMA LA CAREZZA CHE GAIA CI GUIDA
MUSICA LONTANA PER NOI ANCORA VIVA
REGOLARE INCEDE RIGIDO E AUSTERO
NELL’ORDINE CUPO E SEMPRE SINCERO
FINISCA IL SUO CORSO CHE L’ANIMA SCALDA
NEL VUOTO INCOMBENTE RIMANGA LA CALMA
CIO’ CHE S’ERA DIVISO RITORNI COMPLETO
CIO’ CHE ERA LIBERATO RITORNI INCATENATO
CHE IL VENTO RITROVO LA SUA PACE
COME UN BIMBO CHE PIANGE E POI TACE
".

Per quanto avevo letto nel Tomo, il Rituale andava compiuto da un ritualista posto al centro, che doveva essere colui che aveva compiuto il Rituale di Liberazione, il quale avrebbe dovuto reggere nelle mani il Medaglione, e da quattro altri ritualisti posti a croce rispetto a lui, con nelle mani la freccia relativa alla direzione in cui erano rivolti.

Verde - Consigliere dell'Arcana Saggezza