NATURA AMICA

I Consigli degli Erboristi

L’alfabeto delle cure casalinghe

Acqua, limone, yogurt, carote, cipolle, uova. Cibi di tutti i giorni che, all’occorrenza, sanno trasformarsi in veri e propri farmaci. Per disinfettare ferite, calmare infiammazioni, lenire dolori. Lo dice la medicina popolare, ma oggi le ricerche confermano: molti alimenti d’uso comune possiedono insospettabili proprietà curative. E così pure sostanze semplici e naturali come l’acqua o l’argilla. Non aspettate a scoprire le loro virtù nei momenti di emergenza, quando la farmacia è chiusa o siete confinati in una baita di montagna. Sfruttatele invece nei piccoli disturbi quotidiani, per sperimentare un’alternativa dolce e sicura ai farmaci, soprattutto se siete allergici a certi principi attivi.
Praticamente tutti gli alimenti hanno proprietà curative, ma vediamo i più comuni in casa

Aceto
L’aceto di vino o di mele (quest’ultimo è più delicato) ha spiccate proprietà astringenti e decongestionanti.
• Usatelo in gargarismi contro il mal di gola e bevetelo, diluito in acqua, per sciogliere il catarro bronchiale o risolvere un’indigestione.
• Una pezzuola imbevuta di aceto e appoggiata alle tempie calma il mal di testa, particolarmente quello da rialzo febbrile.
• Usato nelle lavande vaginali (due cucchiaini per una tazza d’acqua prima bollita) acidifica l’ambiente e funziona da antimicotico, rinfresca e calma le irritazioni. Qualche cucchiaio di aceto nell’acqua del bagno rende più morbida la pelle e combatte gli eczemi.

Acqua
L’idroterapia casalinga, nata nelle intenzioni dell’Abate Kneipp proprio come «medicina di famiglia», ha potenzialità insospettate: almeno il novanta per cento delle malattie infantili e molte dì quelle degli adulti si potrebbero risolvere usando questo meraviglioso elemento naturale. Un problema è che, nonostante la sua semplicità, l’acqua non è per niente facile da usare a scopo terapeutico. Occorre impararne le diverse applicazioni e allenarsi a riconoscere i casi in cui il corpo ha bisogno di caldo o al contrario di freddo.
L’acqua, infatti, oltre ad avere proprietà disintossicanti e rilassanti, agisce sulla circolazione attraverso i fenomeni di vasocostrizione e vasodilatazione e influisce sulla temperatura corporea. Tramite l’acqua, specie quella fredda o a temperatura alternata, si favorisce la reazione dell’organismo grazie alla quale si stimolano le difese immunitarie.
• Tra gli usi più semplici ed efficaci dell’acqua, le spugnature fredde su tutto il corpo per alleviare la febbre, le docce fredde locali contro le vene varicose, i semicupi caldi per calmare i bruciori della cistite, i vapori alla testa per raffreddori e bronchiti, ed il ghiaccio contro le contusioni.
• Molto efficaci sono anche le compresse preparate con infusi di varie erbe. Per esempio, le compresse di achillea per placare dolori di pancia e di fegato, da applicare sulle zone corrispondenti o quelle di fiori di fieno per bronchiti, coliche, mal di stomaco.
Per imparare a usare bene l’acqua é necessario seguire un manuale come Il grande manuale illustrato di idroterapia, oppure Idroterapia applicata (Tecniche nuove). E soprattutto non scoraggiarsi se non si vedono risultati in tempi brevi: come tutti gli elementi naturali, l’acqua deve essere usata con costanza.

Aglio
Gli usi terapeutici dell’aglio, per via interna o esterna, sono infiniti ed esistono interi libri sul tema. Tra i più comuni, quello come preventivo delle classiche malattie invernali. Per difendervi efficacemente da un’epidemia o ai primi sintomi, per esempio, provate con una cura di aglio.
Due - tre spicchi al giorno possibilmente a crudo alzano la barriera delle difese immunitarie e proteggono l’apparato respiratorio (l’aglio contiene allicina, un antibiotico naturale). Mettetelo nei piatti oppure prendetelo a mo’ di medicina finemente tritato in un cucchiaino con un pò d’acqua.
Se temete l’odore e vi preoccupa l’alito, masticate dopo qualche chicco di caffè o del prezzemolo.
Frizionate più volte al giorno duroni o verruche con mezzo spicchio, oppure curatele mettendo sulla parte poco aglio sminuzzato e fissato con una garza: passeranno in poche settimane. Un’avvertenza: fate attenzione a delimitare bene la zona con un cerotto, perché l’aglio arrossa la pelle.

Carota
Per disinfettare l’intestino in caso di mal di pancia e diarrea, un brodo di carote e riso è un’efficace terapia, da mantenere finché il disturbo non è passato del tutto.
Le carote si possono usare anche in applicazioni locali, grattugiate o sotto forma di succo (in questo caso imbevete delle compresse). Servono per accelerare la cicatrizzazione di ferite e foruncoli e per lenire il prurito degli eczemi.

Cavolo
Il cavolo é protagonista indiscusso delle cure naturali. Nella bibbia della naturopatia Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali, del cerusico Jean Valnet, la descrizione delle sue virtù occupa ben sette pagine. Le foglie di questo ortaggio contengono sostanze che ne giustificano le proprietà terapeutiche; vitamine antiossidanti, clorofilla, zolfo, sali di potassio, silice, mucillagini.
Per prevenire malattie degenerative mettetelo in tavola il più spesso possibile, e usatelo in succo per curare gastriti e bruciori di stomaco (tre bicchierini al giorno a stomaco vuoto).
Localmente si usano le foglie pulite e leggermente passate con il matterello per preparare medicazioni ecologiche per ferite e cataplasmi freddi da mettere su contusioni, scottature, foruncoli, ulcere varicose.
Sbollentando velocemente le foglie in acqua calda si preparano invece cataplasmi caldi, utili per sciatalgie, dolori reumatici, lombaggini, bronchiti. Fissate le foglie (tre o quattro strati) con una fasciatura lenta o le apposite garze elastiche e tenetele tutta la notte o alcune ore al giorno.

Cipolla
Per via interna le cipolle sono eccezionali disintossicanti; stimolando la diuresi combattono la ritenzione idrica e aiutano a dimagrire. Prendete l’abitudine di metterne qualche fettina nell’insalata o mangiatene ogni giorno un bulbo cotto al forno.
Contro il raffreddore mangiate cipolla cruda a volontà (uno dei principali rimedi omeopatici per questo disturbo è a base di cipolla) o preparate uno sciroppo facendo macerare per un giorno diverse fette di cipolla nello zucchero: 2-5 cucchiai al giorno.
Per un improvviso mal d’orecchi preparate un cataplasma di cipolla riscaldandone in un tegame (senza grassi) alcune fettine. Mettetele in un lembo d’ovatta, protette da un riquadro di garza e appoggiatele sull’orecchio. Fissate con un foulard. L’effetto analgesico è dovuto all’azione disinfiammante ed emolliente delle cipolle e al calore.
Mezza cipolla cotta al forno e posta dietro le orecchie calma i dolori degli orecchioni, mentre le tonsilliti si risolvono più in fretta applicando cipolla sulla gola per tutta la notte.
Alcuni naturopati consigliano di mettere fettine di cipolla sotto la pianta dei piedi (o di frizionare con aglio) per abbassare la febbre nei bambini.
Ancora, mezza cipolla cruda frizionata sulle punture di insetto allevia il prurito e l’infiammazione. Per una piccola medicazione improvvisata proteggete la ferita con la pellicina interna dei bulbi.

Erba
Grazie al suo contenuto in clorofilla la semplice erba dei prati è un buon cicatrizzante. In caso di emergenza lavate bene un ciuffetto d’erba, schiacciatelo un po’ e mettetelo su ferite e contusioni.
Attenzione, se non conoscete le piante (anche nei prati ne esistono di velenose come la famosa cicuta) limitatevi a prendere delle foglioline di piantaggine, erba comunissima ovunque, persino nei giardinetti di città, e nota in medicina popolare come pianta antiveleni. La piantaggine si riconosce per le foglie verde scuro, ovali e carnose con profonde nervature, e per le lunghe infiorescenze a forma di spighe. Pulitela e ponetela su tagli, scottature, punture di insetti e per arrestare emorragie. Contiene mucillagini dall’azione disinfiammante e silice che accelera la cicatrizzazione della pelle.

Limone
Rimedio naturale tuttofare, il limone è un vero farmaco della dispensa.
Per calmare un improvviso mal di stomaco o risolvere un’indigestione, provate con un rimedio popolare a effetto sicuro e soprattutto immediato: il canarino. Per prepararlo fate bollire della scorza di limone con una foglia d’alloro e prima di bere aggiungete succo di limone e miele.
Il limone é anche un eccellente antisettico; usatelo puro per disinfettare le ferite (brucia un po’, ma funziona anche come emostatico), diluito per fare gargarismi contro il mal di gola o bagni oculari contro la congiuntivite, in toccature sui foruncoli.
Per l’acne preparate una lozione detergente con acqua e succo di limone in parti uguali.
Per abbassare la febbre fate impacchi ai polpacci con acqua tiepida in cui avrete schiacciato mezzo limone.
Per arrestare il sangue dal naso, infine, mettete nella narice un po’ di ovatta imbevuta di succo di limone l’effetto sarà immediato.

Miele
I prodotti delle api (e...le api stesse, usate per le loro punture - una volta tanto benefiche - in caso di artrosi e per attivare le difese immunitarie) sono rimedi importantissimi della medicina naturale che sfrutta a piene mani le virtù antibiotiche della propoli o quelle ricostituenti della pappa reale. Il miele é il rimedio più maneggevole e casalingo, ma non per questo meno efficace. Con il latte o la tisana è un noto antitosse e sedativo per il sonno.
Questo dolcissimo prodotto della natura si può usare anche in applicazioni esterne. Le sue proprietà antibiotiche ne fanno un efficace antisettico e cicatrizzante per ferite, scottature, foruncoli e ulcere della mucosa orale.

MilenaKovich - Erborista delle Medicamentose

Ditelo con i fiori: La Rosa [parte seconda]

La rosa, appartenente alla famiglia delle rosacee, considerata la regina di tutti i fiori, simbolo di bellezza e fragilità, è coltivata dalla notte dei tempi.
Ogni donna spera almeno una volta nella sua vita di riceverla dall’uomo che ama, in quanto non rappresenta un semplice omaggio floreale ma, più degli altri fiori, porta con se un lungo significato che va ben oltre la materialità della pianta e travalica in uno spazio quasi spirituale molto vasto, quasi quanto il fiore di Loto.
Ricordare solo il messaggio d’amore sarebbe riduttivo. Infatti le rose sono una sorta di vocabolario vegetale. A seconda del colore o della specie, possono portare una infinità di messaggi diversi. Prima di conoscerli, però è doveroso soffermarsi sul significato più importante, che le accomuna tutte: universalmente la rosa è simbolo del segreto, delle cose da non rivelare o da trattare con la massima discrezione. I suoi petali, sovrapposti in modo concentrico, si raccolgono in un bocciolo centrale che in molte varietà non si schiude mai del tutto: un piccolo e delicato scrigno che non deve essere forzato per nessuna ragione. Non a caso, la rosa ancora chiusa incarna la castità femminile, mente quella aperta simboleggia le bellezza effimera della gioventù.
Forse i messaggi che comunicano con i loro colori sono più conosciuti: la rosa rossa simboleggia la passione e l’amore ardente, tanto da essere il dono più regalato alla donna amata, ma anche coraggio e rispetto; di contro, la rosa gialla, comunica gelosia o vergogna per una scenata; in altri casi, sempre il colore giallo dei petali, può essere interpretato come una vera accusa nei confronti del destinatario per un amore che si sta affievolendo. Il bianco, come gia prima accennato, indica la purezza, la castità, la purezza o il silenzio …per quest’ultimo significato è forse utilizzato da alcune persone come simbolo di lutto o di malattia.
Come simbolo di amicizia, ammirazione, freschezza e gratitudine è perfetto regalare un piccolo bouchet di colore rosa, mentre se ricevete un mazzo di rose, tutte senza spine, significa che qualcuno si è innamorato di voi a prima vista.
Ma le spine,del resto, fanno parte di questo meraviglioso fiore che, forse per la propria bellezza eccessiva, cerca con quei piccoli artigli una qualche difesa da tutti coloro che lo vogliono cogliere.
Oltre al significato che si può conoscere tenendo conto del colore, ve ne sono altri in base alla specie di appartenenza: la rosa a fiore variegato simboleggia l’amore tradito, la borracina la bellezza e il capriccio, la cappuccina lo splendore, la cannella la maturità precoce, la bengala la morale solida, la rosa d’Oriente il desiderio di riconciliazione (se però è fiore doppio rappresenta dispetto). La rosa tea celebra la gentilezza della donna amata, mentre la multiflora è un augurio di fecondità, la rosa Banks dice: "Sei bella nel sorriso e nel pianto" e la muschiata: "Mi piaci ma sei capricciosa".
Infine, un particolare tipo, la rosa canina, merita una riflessione a parte. E’ una varietà di rosa selvatica che può crescere nei boschi e nei dirupi, ed è formata solo da cinque petali. Fin dall’antichità è stata considerata un fiore dalla doppia valenza; da un lato, infatti, la Rosa Canina si caratterizza per la bellezza e soavità del profumo dei propri boccioli, dall’altro per il tronco ed i rami pieni di spine, piccole e appuntite, che rappresentano un ostacolo per chiunque si avvicini e desideri cogliere una rosa. Per questi motivi il significato attribuito al fiore è duplice: delicatezza e piacere ma la tempo stesso anche sofferenza e dolore fisico.
In cucina con gli Erboristi

Riso al Radicchio (dosi per 4 persone)

350 gr. di riso fino, 500 gr. di radicchio, due cipolle, brodo q.b., vino rosso q.b., olio extravergine d’oliva e sale q.b.
Lavate e capate il radicchio, quindi tagliarlo a pezzi più o meno regolari.
Affettate le cipolle a velo.
In una padella fate soffriggere metà della cipolla in 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, quindi aggiungere il radicchio e fateLo stufare per 15 minuti circa.
Intanto, in un altro tegame soffriggere la restante cipolla in 3 cucchiai di olio.
Aggiungete il riso e fatelo tostare.
Sfumate con un bicchiere di vino, quindi togliete dal fuoco e lasciate a parte.
Unite il radicchio al riso, e rimettere quest’ultimo sul fuoco.
Aggiungete del brodo e mescolate bene.
Continuate la cottura del riso, aggiungendo il brodo quando necessario e mescolare bene.
Ultimare la cottura aggiustando di sale. Servire all’onda.

Six - Guardiano dell'Armaria