Il Tomo della Discordia
- Feawen rompe i Sigilli
Qualche giorno dopo, la sera
dell’appuntamento con lei fissato, nel Salone della
Corte, Feawen, contro la volontà di sua sorella Alathariel
che cercò di contrastarla, e sotto lo sguardo di
Dèstel il fratello portatore dell’ordine, ruppe
i sigilli del Tomo della Discordia.
Tra i presenti vi eravamo noi Detentori, il Primo Cavaliere
della Dea Haggar, il Paladino Petronius ed un nugolo di
Cavalieri Neri che sembravano pronti ad assalirci da un
momento all’altro.
Dal Tomo, nel momento in cui Feawen lo toccò, fuoriuscì
una luce blu ma subito non vidi alcun cambiamento. Di gran
fretta, trascinata via dal Primo Cavaliere Haggar, fui accompagnata
al Palatium dove, ad un più attento esame, notai
che sulla copertina vi era un alloggiamento mai notato prima.
Con l’aiuto di alcuni Paladini lo aprii facendo leva
sotto di esso con uno spillone e trovai una pergamena con
quello che sembrava, dal ritmo delle frasi che mi si presentavano
alla vista, un rituale ma che dovetti tradurre per comprenderne
effettivamente il significato.
Era il Rituale d’Imprigionamento degli Spiriti.
Insieme ad esso trovai anche delle mappe che parevano però
scolorite. Mi resi conto che più passava il tempo
e più esse si rendevano visibili, probabilmente restando
a contatto con l’aria. Erano le mappe per raggiungere
gli elementi mancanti alla ricostruzione del medaglione:
le quattro frecce che al rituale di liberazione degli Spiriti
si erano disperse in direzione dei quattro punti cardinali.
Non rimaneva quindi che organizzare le spedizioni alla ricerca
delle quattro punte delle frecce e quindi utili al raggiungimento
del nostro obiettivo: imprigionare di nuovo i Quattro Spiriti
dei Venti e ricostituire l’equilibrio.
Alathariel però, quella notte stessa, giunse alle
Caverne cercando di allearsi con le nere schiere fornendo
loro il suo supporto e chissà cos’altro in
cambio dei loro servigi.
In un primo momento il Principe delle Tenebre Dryke, suo
diretto interlocutore quella notte, rifiutò ed Alathariel
s’infuriò iniziando a fare sfoggio dei suoi
poteri.
Le Caverne vennero investite da potenti folate di vento
che sbaragliarono le fila dei Cavalieri Neri, i quali nulla
poterono contro tale forza. Alcuni di loro si videro rivoltare
contro le loro stesse armi lanciate poco prima verso la
bambina.
A quel punto il Principe Dryke, resosi conto di non potere
nulla contro Alathariel, accettò l’offerta
alla condizione che ella avrebbe dovuto affiancare le nere
schiere sotto spoglie mortali.
Alathariel rifiutò e, dopo un acceso dibattito tra
i due che continuò privatamente, fu raggiunto un
accordo che non venne svelato
Non sapevamo cosa ci attendeva e quale sarebbero state le
reazioni pensate da Alathariel e dei suoi alleati alla scoperta
delle mappe, ma cercammo in tutti i modi un accordo con
gli Oscuri Stregoni per ottenere la custodia del Medaglione
al tempo in loro possesso.
Fu così che il Primo Cavaliere Haggar incontrò
gli oscuri Stregoni in una tranquilla serata nell’Antro
degli stessi.
Il quarto di luna visibile tra le nubi gravide di pioggia
illuminava tenuemente le vette dei monti che s’intravedevano,
mentre il Praeceptor Arcani Harlan accoglieva il Primo Cavaliere
della Dea Themis Haggar; subito dopo la Domina Ghael raggiunse
la sala.
Il colloquio tra il Praeceptor ed il Primo Cavaliere iniziava
a prender forma.
Rapidi scambi di battute tra i due, scandite da toni bassi
e cortesi.
Il Primo Cavaliere rese palese il motivo della sua visita
esprimendo le sue preoccupazioni per quanto riguardava la
situazione che gravava attorno al Tomo della Discordia.
A lungo parlarono i due dei fatti in parte risaputi raggiungendo
l’accordo che prevedeva da parte degli Oscuri Stregoni
la non cessione ad alcuna altra parte in causa della pergamena
e del Medaglione in loro possesso fino al termine delle
spedizioni che si stavano organizzando.
Con l’aiuto delle Gilde dei Paladini e dei Cavalieri
della Dea, fidati alleati in tutta la vicenda, le spedizioni
vennero organizzate.
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Verde - Consigliere
dell'Arcana Saggezza |