NATURA AMICA

La Farmacia di Gaia

Tosse? …mal di gola? …raucedine?
Propoli, salice, timo, sambuco, rosa canina: anche le erbe possono aiutare a contrastare tosse, mal di gola e raucedine, malanni che, in questa stagione, colpiscono davvero tutti. Basta venire a contatto con un malato, oppure restare troppo tempo al freddo o alla pioggia, per essere affetti da questi disturbi, certamente non pericolosi, ma alquanto fastidiosi. Un raffreddore molto forte può impedire al malato di riposare come vorrebbe, mentre una tosse persistente può portare addirittura al vomito o all’insonnia forzata.
La lista delle piante naturali che possono combattere questi disturbi, fortunatamente, è molto ampia, e comprende, fra le altre, spirea e salice, ottime anche per contrastare la febbre, oppure sambuco, che, stimolando la sudorazione, è in grado di abbassare rapidamente la temperatura corporea. Rosa canina ed echinacea sono estremamente efficaci per rafforzare le difese che il nostro organismo ha contro le malattie, mentre tosse, raucedine e gola secca possono essere combattute e debellate facilmente con suffumigi di timo e eucalipto.
In particolare, l’Eucalipto è una pianta che arriva da terre lontane, e che è stata portata nel GranDucato dagli Erboristi Esploratori dopo uno dei loro lunghi viaggi in zone ancora pressoché sconosciute. E’ una pianta ad alto fusto, con foglie caratterizzate dal tipico profumo balsamico, le quali vengono utilizzate soprattutto per lenire le irritazioni delle vie aeree, appunto. Si può fare una buona inalazione, cura ottima per il mal di gola, mettendo uno o due cucchiai di foglie di eucalipto in una bacinella d’acqua bollente e, dopo essersi coperti la testa con un panno, respirando per cinque o dieci minuti il vapore. È consigliabile fare l’inalazione per due o tre volte al giorno.
Per un raffreddore, invece, si può preparare un ottimo infuso mettendo quattro o cinque cucchiai di foglie di eucalipto in un litro d’acqua calda e lasciandole per dieci minuti in infusione nella pentola coperta. È consigliabile non bere più di tre tazze dell’infuso al giorno, addolcendolo eventualmente con un po’ di miele.
In ogni caso, è importante ricordare che, se affetti da questi disturbi, bisogna riposare a lungo, in un ambiente umido e non troppo caldo, e, eventualmente, bere con frequenza bevande calde, come potrebbe essere, ad esempio, un bicchiere di latte e miele. Come sempre è stato, dopo qualche giorno di riposo tutto tornerà alla normalità e vi sentirete di nuovo in piena forma, grazie anche alle erbe medicamentose che, ancora una volta, ci vengono in aiuto.

Ditelo con i Fiori

BIANCO - È Il simbolo della purezza, dell’innocenza e del pudore. Esprime un sentimento puro e sincero. Viene utilizzato anche quando si attendono nuove notizie.
GIALLO - Il giallo viene comunemente associato all’infedeltà e al tradimento, ma è anche simbolo di lusso, gloria e successo.
ARANCIONE - È un colore che simboleggia la gioia, l’allegria, e la piena soddisfazione per un successo già raggiunto. Anche sentimentalmente esprime un amore già consolidato e appagante.
ROSA - È simbolo della giovinezza ed esprime un amore appena nato. Il rosa è associato anche a grande ammirazione.
ROSSO - È notoriamente l’espressione dell’amore ardente e passionale, del coraggio e del forte desiderio di vittoria. È però anche simbolo di collera e di temperamento volitivo.
ROSSO SCURO - Simboleggia la costanza, la continuità e l’immortalità.
VIOLA - Esprime sentimenti di modestia, generosità ed umiltà. È simbolo di una insormontabile timidezza.
LILLA - Rappresenta un amore sincero e privo di interessi, anche se diretto semplicemente ad amici.
AZZURRO CHIARO – L’azzurro chiaro è simbolo di difficoltà e inquietudine dovuta a problemi di diversa origine (soldi, salute...).
TURCHESE - Gratificazione per chi si occupa con grande impegno di arte o di scienze (soldi, salute...).
VERDE - Simboleggia la speranza o un pericolo già scongiurato, rappresenta anche la gioia o l’ottimismo

In cucina con gli Erboristi

Crisantemi in pastella
In una ciotola raccogliere i petali, lavati, di tre o quattro crisantemi bianchi o gialli e coprirli letteralmente di grappa o di rhum.
Lasciarli in macerazione per circa un’ora.
Intanto preparare in un’altra ciotola la pastella nel modo seguente. Sbattere 3 tuorli di uova con 100 grammi di zucchero di canna e unire mescolando, poco alla volta, 200 grammi di farina alternando con 1/4 di litro di latte. Per ultimo aggiungere i 3 albumi montati a neve ferma e lasciar riposare per 40 minuti.
Strizzare i petali dei crisantemi, unirli alla pastella, mescolare e poi, a cucchiaiate, versare in padella con burro e olio.
Far dorare dai due lati e servire.

Scirin - Guardiano dell'Armaria