LA VITA DI...
La storia di Finegan è quasi tanto misteriosa quanto il suo futuro, in cui le cose sicure sembrano più fiabe che fatti. Per quanto possa sembrare incredibile, non ricorda nulla della sua infanzia, se non il suo tutore.

Di lui si è occupato Semien, un potente Chierico che aveva amici ancora più potenti.

E’ stata la sua influenza che permise a Finegan di passare la gioventù nel tranquillo villaggio di Tolwen, dove i Chierici gli hanno insegnato tutto ciò che è necessario per avventurarsi nelle terre selvagge.

Semien non aveva mai spiegato a Finegan come fosse arrivato in quel luogo. Tuttavia il giovane Elfo non si spiegava come mai tutti intorno a lui erano Umani e della sua razza non aveva visto mai nessuno ... almeno per quanto poteva ricordare.

Egli era sempre interessato ad ascoltare le storie che gli raccontavano gli avventurieri di passaggio, nonostante il suo tutore lo volesse più concentrato nello studio e nella pratica della meditazione.

Fu in quei tempi, quando era ancora un ragazzo, che imparò a maneggiare la spada a dispetto della volontà dei suoi maestri, che avevano cercato di orientarlo verso l’uso della mazza ferrata. Egli si dilettava nell’uso di due spade contemporaneamente, ma col tempo cercò di venire incontro a quei Chierici che con grande affetto lo seguivano ed abbandonò l’uso di due armi per scegliere di utilizzare lo scudo.

Poteva ancora sentire distintamente la voce del suo tutore Semien ricordargli che a volte occorreva potersi difendere prima di attaccare nuovamente … e non poteva neppure dimenticare anche il rispetto per la vita che Semien gli insegnò.

Tuttavia un giorno accadde che Tolwen fu invasa da un esercito d’Umani … erano più che altro una banda di briganti che manteneva il proprio dominio su una vasta zona razziandolo periodicamente.

Il loro dominio pareva incontrastato e fu quando conquistarono Tolwen che Finegan seppe la verità sulle sue origini. Semien fu colpito a morte durante gli scontri e gli rivelò, in punto di morte, di essere giunto stremato ad un accampamento di Chierici anni prima. Finegan sarebbe stato messo in salvo dopo che il villaggio in cui era vissuto con i genitori e due sorelle fu invaso … probabilmente nessuno della sua famiglia era sopravvissuto. Tuttavia l’Elfo col passare del tempo aveva involontariamente cancellato dalla sua mente ogni ricordo riguardante quei tragici eventi.

Ancora giovane, ma in grado di cavarsela da solo, Finegan scappò dal villaggio e si diresse verso quella che avrebbe dovuto essere la sua terra natia.

Ormai qualche decennio era passato dalla sua nascita.

Così egli trovò solo un villaggio in rovina e degli Elfi che tentavano di ricostruirsi una vita che non fosse fatta solo di stenti.

Egli fu molto meravigliato nel vedere persone della sua stessa razza dopo tanto tempo e così decise di rimanere un po’ con loro … pian piano i ricordi affiorarono.

Donò tutto sé stesso alla comunità d’Elfi lì presente ed in cambio venne a conoscenza delle tradizioni elfiche che fino ad allora aveva ignorato … e, soprattutto, seppe che sua madre ed una delle due sue sorelle riuscirono anni prima a mettersi in salvo!

In quel periodo trascorso al villaggio elfico migliorò nell’uso della lingua dei suoi fratelli e divenne abile anche nell’uso dell’arco.

Passavano gli anni ma Finegan non dimenticava che gli assassini del suo tutore Semien erano liberi e scorazzavano come sempre per indifesi villaggi.

Fu allora che decise di diventare un avventuriero … come quelli che passavano per Tolwen quando era solo un bambino.

Formò così un gruppo con altri giovani Elfi e cercò di mettere in pratica alcune delle cose imparate da ragazzo: non potendo affrontare a viso aperto i banditi - dato il loro imponente numero - guidò i suoi compagni in azioni furtive ed imboscate.

La forza dei banditi fu presto dimezzata ... poi affievolita ancora …

Le genti si rendevano conto di ciò che accadeva e si rivoltarono, approfittando dell’inaspettata debolezza dei propri invasori.

Fu così che i banditi furono presto sconfitti completamente!

Finegan decise di fermarsi ancora presso gli Elfi stanziati nelle vicinanze … ma non certo per godere della stima che aveva presso di loro. Approfittò di quegli anni per migliorarsi nell’uso della spada e dell’arco … la sua voglia di conoscenza non era mai sopita.

Un medaglione pendeva ora al suo collo … un amuleto col simbolo della propria famiglia e sul quale v’era scritto il nome che Finegan aveva da fanciullo: Fin.

Passarono gli anni e Finegan si allontanò in cerca d’avventure con alcuni compagni. Girarono il continente in lungo e in largo, a piedi ed a cavallo, per fiumi e per mari alla scoperta delle isole vicine. Ovunque ci fosse bisogno di un gruppo d’avventurieri loro arrivavano puntuali, conobbe le razze amiche e nemiche, mostri d’ogni tipo ed imparò che a volte il sorriso è l’arma più efficace, anche se non sempre è la più veloce.

Aveva circa 270 anni quando seppe dell’esistenza di un Granducato chiamato Lot.

Vi si recò per una breve sosta, ma cambiò subito idea una volta arrivato lì.

Si rese conto che il Granducato aveva una giovane storia … e giovani erano le sue spalle; forse in quel luogo, dove le più svariate genti si riunivano pacificamente, la sua presenza sarebbe stata più utile.

Divenne subito Chierico … forse la ritenne la strada più giusta da seguire pensando al suo tutore Semien. Apprese il culto della Dea Themis e conobbe subito delle persone che sarebbero state importanti nella sua permanenza al Granducato.

Un pomeriggio, dopo aver lasciato i Chierici, fu chiamato al Tempio.

Lì erano presenti i Cavalieri della Dea Themis che lo chiamarono vicino all’altare …

Quel giorno Finegan fu investito Cavaliere: mai gioia fu per lui più grande … e la sorpresa non era da meno. La sua voce tremava dopo aver sentito quelle parole dal Primo Cavaliere Rocco: «E’ la Dea che sceglie i suoi Cavalieri».

Passarono gli anni e Finegan mise su famiglia … ora sua moglie Melixa e quattro figlie allietavano le sue giornate.

Desideroso di arricchire il proprio sapere fece domanda per entrare nella Gilda dei Detentori dell’Arcana Saggezza e si accorse col tempo di quanto fosse importante diffondere la Storia tra gli uomini, data la loro breve vita.

Il percorso di Finegan all’interno dei Detentori ebbe inizio.