LE GESTA DI LOT
Il Nascondiglio Segreto dei Saggi - Due Stanze e un Avvertimento

Il giorno seguente il Consigliere era sempre nel suo studio; la giornata era fredda, ma il cielo sereno invitava a godersi la vista di Lot che si ha guardando dalla Biblioteca.

Purtroppo per lui, però, tale spettacolo non gli era di conforto, in quanto una sua vecchia ferita ad un fianco aveva deciso di ricordargli che esisteva, procurandogli un notevole dolore.

<<Confratello … come state? Vi vedo un poco sofferente in volto>> disse la Precettrice StellaCadente che era venuta a trovare Lodegrance <<Sapete bene che … quando vorrete ... insomma ... avete una moglie Vampira … potrebbe togliervi definitivamente tutte le sofferenze>> aggiunse la Dama con un bel sorriso ironico dipinto sul bianco volto.

<<Cara Precettrice … come sapete, sono un tipo difficile per certe cose ... preferisco tenermi i miei dolori … e, comunque, adesso spero che il Cavaliere AlmostAnAngel riesca a mettere su una buona squadra, per ripulire definitivamente il sotterraneo. Dobbiamo affrettarci!>>.

Ormai l’idea del nascondiglio segreto era divenuto un pensiero fisso per lui, non pensava ad altro, specie dopo aver letto che l’Augusto Conte Thorm aveva decretato l’esilio per tutti i Seguaci di Simeht e dell’Eresia che si stava diffondendo come un Male Oscuro dentro le mura del Granducato.

Il giorno seguente il Cavaliere AlmostAnAngel radunò tre valenti Difensori: Mimelaine, Sickle ed il Praecipuus Defensor Barsine all’ingresso del sotterraneo; si unirono al gruppo soltanto due Detentori: la Precettrice Dirah e la Custode Callisto.

<<Confratelli … inutile dirvi che occorre la massima attenzione>> disse con voce serena, ma ferma, il Cavaliere <<Dobbiamo concludere un lavoro iniziato e cercheremo di farlo al meglio!>>.

Detto questo il gruppo aprì il passaggio che conduceva nel sotterraneo e percorse le strette scale scavate nella pietra, fino a giungere nelle grande stanza, che, alla debole luce delle torce, appariva anche più tetra del solito.

<<Sento puzza di topi ... devono essere ancora qui nei dintorni, se i miei sensi di Mezzelfo non m’ingannano>> disse il Cavaliere.

Alle sue parole i Difensori si guardarono intorno con cautela e le due consorelle rimasero sul primo gradino della scala, senza mettere piede sul pavimento sconnesso della grande stanza.

Barsine tirò fuori dalla sacca un grosso telo color grigio ed un bauletto chiuso, col quale andò a coprire il buco sul pavimento che portava nella fogna di scolo.

<<Questa volta li sterminiamo tutti>> disse Mimelaine con lo sguardo furbo, tipico di chi ha in mano l’arma segreta.

Dopo aver coperto il buco, aprirono il bauletto che conteneva una forte sostanza odorosa che avrebbe fatto da richiamo per tutti i topi, e lo misero vicino al telo.

<<Presto! Tutti sulle scale ... fra poco saranno qui>> comandò il Cavaliere AlmostAnAngel.

Il gruppo si rifugiò sulle strette scale ed il Difensore Sickle posò alla base del primo gradino una torcia accesa, come protezione.

Poco dopo un buon numero di topi molto cresciuti uscirono dai due cunicoli e si diressero verso il cofanetto, cadendo nella trappola e precipitando quindi nel buco, verso lo scarico fognario.

<<Molto bene! Adesso possiamo scendere che sto scomoda?>> disse la Precettrice Dirah impazientemente.

Il gruppo quindi scese le scale e si diresse verso l’ingresso dei due cunicoli, procedendo con molta cautela sul pavimento sconnesso.

Nel frattempo il Consigliere Lodegrance non si rassegnava all’idea di stare nel suo studio a riposarsi, così cercò la complicità del Sommo Shanty e del Consigliere MonicaP.

I tre erano stati tutti in passato dei valenti Difensori, per cui non è che avessero molte paure ad avventurarsi in missioni pericolose, infatti, poco dopo erano già pronti: Shanty aveva lucidato la sua DeathKiss ed indossava, sotto il mantello lasciatole in dono da Althair al momento della sua uscita dalla Gilda, un bel corpetto in cuoio torchiato, così come MonicaP, che sul fianco portava arrotolata la sua frusta. Lodegrance, da canto suo, aveva rispolverato una leggera cotta di maglia di quando era giovane.

<<Come mai adesso vi va un po’ stretta quella cotta?>> chiese ironicamente Shanty con sguardo malizioso.

<<E’ il ferro che si ritira con l’umidità!>> rispose serio l’Umano.

MonicaP li guardava entrambi divertita, dopo di che disse, con un leggero sorriso sul volto, tipico di chi sta andando a divertirsi <<Allora ... siamo pronti?>>.

I tre quindi si diressero verso la botola, allo scopo di raggiungere il gruppo che li aveva preceduti.

<<Credete che li abbiamo eliminati tutti?>> chiese dubbiosa Barsine ai confratelli.

<<Lo sapremo solo entrando>> rispose Callisto, per nulla intimorita.

Nel frattempo Shanty, MonicaP e Lodegrance arrivarono ed i due gruppi si riunirono.

Dopo un breve scambio di convenevoli fu deciso di dividersi di nuovo e di esplorare contemporaneamente i due cunicoli: Lodegrance, Shanty, MonicaP e Mimelaine avrebbero preso il cunicolo che, guardando la parete, era alla loro destra, mentre gli altri quello di sinistra.

Il secondo gruppo imboccò il cunicolo e, dopo pochi passi, arrivarono in una stanza al cui interno avevano trovato rifugio quattro giganteschi ragni.

Uno di questi si mosse con velocità fulminea e riuscì a bloccare in un gomitolo di bava le gambe di AlmostAnAngel, che cadde a terra impotente; contemporaneamente Barsine e Sickle si gettarono contro le bestie, ma una di loro non voleva rinunciare alla sua preda ed avrebbe anche finito di imprigionare il Cavaliere se Callisto, veloce e precisa come si confà ad un Demone, non avesse estratto il pugnale e lo avesse lanciato contro il mostro infilandoglielo in un occhio.

AlmostAnAngel ebbe così il tempo di liberarsi, dopo di che i tre valenti combattenti ebbero ragione di quelle bestiacce.

All’interno della stanza la Precettrice Dirah notò, calpestata in mezzo alla polvere, il brandello di una vecchia pergamena, subito la raccolse e la esaminò con cura, senza però riuscire a leggervi nulla da tanto era rovinata.

Nel frattempo l’altro gruppo si addentrava nel primo cunicolo: Lodegrance avanzava lentamente tenendo nella mano sinistra una torcia e nella desta la sua fedele spada, dietro di lui MonicaP e Shanty, chiudeva il gruppo Mimelaine.

Dopo pochi passi si senti un forte olezzo e, quasi immediatamente, quattro orribili Goblin s’intravidero gozzovigliare dentro una stanza in fondo al passaggio.

Il gruppo si fermò, Lodegrance fece cenno di fare silenzio, MonicaP decise allora di imbracciare il suo arco e, da brava arciera Elfa quale era, scoccò una freccia contro una di quelle bestiacce, che subito cadde a terra esanime.

Gli altri tre mostri si misero allora in allarme, ma il gruppo fece irruzione dentro la stanza, senza dargli il tempo di organizzarsi.

Una ad una le teste dei Goblin rotolarono staccate dalle lame dei Detentori, senza neanche rendersi conto da dove venissero portati i colpi, tanto erano stati veloci.

Anche in questa stanza, per terra, vi era una vecchia pergamena strappata.

Finita la perlustrazione tutti fecero ritorno in superficie.

Il gruppo si riunì nel gran salone della Biblioteca, alla presenza del Sommo Myriam.

I due pezzi di pergamena furono confrontati ed apparve subito palese che combaciavano perfettamente. Dirah e Callisto iniziarono a restaurare la pergamena per cercare di comprendere che cosa potesse contenere.

<<Sono impaziente ... cosa ci sarà scritto? Sono troppo curiosa!>> continuava a ripetere Myriam.

<<Voi cosa vi aspettate Consigliere?>> aggiunse Dirah.

Lodegrance fissava la pergamena e col suo solito modo di fare, misto fra il disincantato e lo scettico disse: <<Non mi aspetto niente, così non rimango deluso ... potrebbe esserci anche una ricetta di cucina dei Goblin>>.

Questa volta, invece, il Consigliere si sbagliava, perché quella mappa stupì tutti quando rivelò alcune delle parole che erano state vergate su di lei, e, soprattutto, stupì colui che le aveva vergate.

Allarmati fedele che Themis onori!
Gran danno faranno Eretici cuori,
che da Abietto Credo spinti saranno,
né lama, né muro fermarli potranno.
Vorran distrugger quel Saper ch’ io amo
se la Storia nel fuoco gettar gli permettiamo.

Saggio Foggy

La firma del Primo Saggio su questo allarme fece rabbrividire i presenti, più volte i loro occhi s’incrociarono, come a cercar conforto nella calma altrui, ma alla fine fu chiaro quanto andava fatto: salvar tutte le copie nel sotterraneo ritrovato.

Lodegrance - Custode degli Annali della Storia