LE GESTA DI LOT
Il Nascondiglio Segreto dei Saggi - La Biblioteca Sospesa

Fu stabilito che la spedizione dovesse partire nel primo pomeriggio, per cui Lodegrance decise di passare la mattina a controllare l’attrezzatura necessaria ed a colloquiare con i confratelli.

<<Consigliere, veramente volete portare tutta questa roba con voi?>> esclamò il Praecipuus Defensor Barsine, vedendo Lodegrance che metteva nello zaino corde, torce, pergamene, inchiostro ed un’infinità di piccole cose che facevano pensare ad una lunga avventura.

<<Vedete consorella, se una cosa l’ho imparata, in questi anni, è quella che non si sa mai cosa si può trovare nel sottosuolo di Lot, specie se è collegato con le Fogne, per cui ...>> s’interruppe il Consigliere, mentre guardava nell’armadio la sua vecchia cotta di maglia, col corpetto corazzato, compagno di tante avventure, poi proseguì dicendo <<Credo che forse sarà il caso di portare con me almeno la spada ed il pugnale>>.

Barsine lo guardò in modo perplesso <<Dovreste aver più fiducia nella forza dei vostri Difensori ... dopotutto, li avete selezionati voi>> aggiunse sorridendo.

Nello stesso momento, alla porta dello studio bussò il Sommo Shanty.

<<Veritas et Sapientia confratelli … Consigliere Lodegrance … vedo che state ultimando i preparativi>> disse l’Elfa <<Sono venuta a dirvi che ho deciso di accompagnarvi nell’esplorazione! E non provate a farmi cambiare idea! So come ci si difende!>> aggiunse con tono risoluto, mostrando la sua fidata DeathKiss, lucente lama forgiata dagli Elfi Silvani.

Lodegrance e Barsine si scambiarono uno sguardo rassegnato ed annuirono.

<<Va bene Sommo, ma al primo pericolo, ve ne tornate di corsa quassù>> concluse il Consigliere con tono rassegnato, ben conoscendo l’ostinazione di quell’Elfa in armatura.

Lodegrance aveva quasi ultimato tutti i preparativi quando, dalla porta, entrò il Sommo Myriam.

<<Mon chevalier ... vi dovrei chiedere un piccolo favore>> iniziò la Fata con voce sensuale <<Voi sapete, vero, che ho un’invidiabile collezione di gioielli … uno per ogni occasione e momento della giornata … da abbinare al Diamante che il caro Althair s’è portato via ... orbene ... voi sapete che mi sento nuda senza un diamante ... quindi ...>>.

Lodegrance ascoltava il preambolo, conscio già di come sarebbe finito.

<<Ebbene ... se trovate qualcosa che luccica ... non ditelo a nessuno ... e pensiamo a come fare quel famoso scambio>> disse ammiccando la Fata <<E se … per caso … fosse un bel gioiello, beh ... Shanty preferisce le armi ... a MonicaP piacciono soltanto le fruste ... suvvia ... credo di essere stata chiara!>>.

<<Chiarissima>> concluse Lodegrance, che ormai conosceva le tre Dame del Consiglio come il palmo della propria mano.

Nel pomeriggio s’incontrarono di fronte alla botola Shanty, Lodegrance, Sickle, Vampiresusy e Furion.

<<Siete pronti?>> domandò serio Lodegrance.

Sickle era armato di tutto punto e pronto ad ogni evenienza ed il Sommo Shanty mostrava fiera la sua spada; Lodegrance spostò allora, con l’aiuto di una leva di ferro, la pesante lastra di granito che li isolava dal misterioso sotterraneo e che, fino allora, li aveva protetti dall’ignoto.

Aiutandosi con delle torce illuminò la ripida scalinata ricavata dalla roccia, che li avrebbe condotti sotto la loro tranquilla Biblioteca.

<<L’aria sembra diversa ... meno polverosa e nauseabonda>> sussurrò il Sommo Shanty.

<<Questo non è un buon segno ... vuol dire che ci sono passaggi aperti ... e che qualcuno potrebbe usarli>> rispose Lodegrance, avvezzo a pensare sempre in maniera quasi ossessiva alla sicurezza.

Il gruppo raggiunse presto la grande sala sotterranea, Lodegrance guardava attento lo stato della struttura: le volte a crociera presentavano delle crepe e le colonne che sostenevano la strutta mostravano i primi segni del cedimento delle loro fondazioni.

Il pavimento era coperto da uno strato di polvere così spesso che non si capiva cosa c’era sotto, ma una cosa allarmò il Consigliere: vi erano delle orme diverse da quelle che i Saggi avevano lasciato nella loro ultima esplorazione.

<<Dobbiamo assolutamente chiamare la Masseria per far consolidare le colonne e le volte; la nostra Biblioteca è come se fosse sospesa ... appoggiata su bastoncelli instabili>> disse Lodegrance, mentre si dirigeva verso la grata che collegava la stanza con le Fogne.

Non fece, però, in tempo a terminare la frase che sprofondò nella non vista spaccatura del pavimento dove già in precedenza era caduto il Primo Difensore Malagant.

Il rumore sordo della caduta allertò i confratelli.

<<Consigliere, cosa succede?>> esclamò Shanty con tono preoccupato.

<<Sono caduto ... e qualcosa mi ha preso per un piede>> rispose Lodegrance, mentre cercava, tirando delle pedate, di liberarsi.

Contemporaneamente i precedenti timori si avverarono, infatti, i proprietari delle orme si fecero vivi: dai cunicoli cominciarono a sbucare dei Goblin.

Gli occhi di Sickle brillarono, sguainò la spada con gesto abile e veloce e, con eleganza, portò un dritto tondo al collo di una di quelle sporche creature, decapitandola.

Il Sommo Shanty, nel contempo, affrontava un’altra di quelle immonde bestie: a piè fermo e con sguardo lucido e fisso, tenendo ben salda DeathKiss nella mano, lo infilzava trapassandone il corpo.

<<Si!>> fu l’esclamazione del Sommo, vedendo la bestia accasciarsi al suolo.

Nel frattempo Lodegrance era riuscito ad uscire dalla fessura e decapitava con un colpo secco il Goblin che gli si parava davanti.

Non miglior sorte toccò al quarto, che trovò la sua fine fra le lame dell’Adepta Vampiresusy.

L’esplorazione poteva dunque procedere.

<<Difensore Sickle, ci sono due cunicoli da esplorare, prendete il primo e state attento!>> pronunciò il Consigliere con la sua solita voce ferma.

Il Difensore stava giusto avvicinandosi alla parte crollata quando degli strani rumori giunsero alle orecchie sensibili dell’Adepto Furion: topi enormi stavano dirigendosi dai cunicoli verso il gruppo. Shanty ordinò subito la ritirata.

<<Dobbiamo andarcene e tornare con più Difensori>> esclamò preoccupata per l’incolumità dei suoi subordinati.

Lodegrance accese un fuoco usando una torcia, per creare fumo al fine di disorientarli, ma questo rese ben presto l’aria molto pesante ed il gruppo risalì verso la botola di corsa, protetto dall’Adepta Vampiresusy, che certo non temeva i morsi velenosi di un topo, data la sua natura di Vampiro.

Il gruppo risalì nella quiete della Biblioteca, ma subito la mente di Lodegrance andò a quanto ancora c’era da fare.

<<Confratelli, al più presto dobbiamo scender nuovamente e stavolta occorreranno più Difensori ... ma non è nostra usanza lasciare un lavoro a metà>> tuonò con voce profonda, dopo di che, sporco e polveroso si diresse verso il suo studio a disegnare una mappa di come voleva che quel posto divenisse.

Lodegrance - Custode degli Annali della Storia