Una Promessa - Il
Topolino e gli Alchimisti |
Curioso come tutto sia cominciato
a causa di un piccolo topo. In un pomeriggio come tanti altri,
al Laboratorio Alchemico, la Custode dell’Etere Rigel
insieme alla Custode dell’Acqua Arafern, al Custode
Mediano88, al Precettore Narciso ed agli Alchimisti Magnolato,
Volder, Logner, Ecil e Leigh, stavano preparando alcuni minerali
chiacchierando tranquillamente. L’atmosfera era distesa
e piacevole, nulla faceva presagire quanto accadde in seguito:
un topolino, sbucato chissà da dove, iniziò
a correre per il Laboratorio, zigzagando fra le tuniche dei
presenti e fermandosi, infine, sui piedi della Custode Arafern.
Colta di sorpresa e spaventata
a morte, la Custode Arafern iniziò ad agitarsi, andando
a colpire con un braccio una scaffalatura colma di provette
e fiale posta alle sue spalle. Una delle ampolle collocata
più in alto rotolò giù dalla mensola
andando a schiantarsi contro una delle pareti rocciose del
Laboratorio, mentre il topolino, più spaventato degli
Alchimisti, si era eclissato in qualche nascondiglio.
Mentre eravamo intenti a recuperare
i frammenti dell’ampolla per evitare che qualcuno si
potesse ferire, accadde una cosa incredibilmente strana: dalla
parete su cui si era versato il contenuto della fiala iniziò
a provenire un denso vapore misto allo sfrigolio tipico della
corrosione della roccia, mentre un qualcosa di molto simile
ad un lamento si diffondeva nell’antro roccioso.
Man mano che la roccia andava
sempre più corrodendosi, la nenia si faceva più
forte e, nello stesso tempo, dalle crepe della roccia stessa
iniziò a colare un liquido denso, rossastro, molto
simile a del sangue. Gli Alchimisti assistevano attoniti al
misterioso fenomeno che accadeva sotto i loro occhi, mentre
i lamenti s’insinuavano sempre più nelle loro
orecchie, l’odore forte della corrosione tormentava
le loro narici ed il liquido vermiglio circondava i loro piedi
formando una pozza sotto la parete.
L’atmosfera serena di
poco prima si era trasformata in un clima tetro, colmo di
dolore e di tristezza. Trascorsi pochi minuti, il fluido smise
di colare dalla parete, l’odore sparì pian piano
e il silenzio calò palpabile nella stanza. Tutto pareva
essere tornato normale. Gli Alchimisti presenti si guardarono
l’un l’altro, ancora emozionati e perplessi, ma
subito cercarono di organizzarsi per venire a capo di quello
strano avvenimento. L’Alchimista Volden raccolse in
un recipiente un campione del fluido vermiglio per poterlo
analizzare in seguito, mentre gli altri discutevano animatamente
cercando fra le proprie conoscenze ed esperienze qualcosa
che potesse spiegare il mistero.
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StellaCadente
- Detentore Precettore dell’Infante |
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