LA STORIA DI LOT
Nuova Lot - La rivolta della Bianca Alleanza e la sconfitta dell’Eresia

Erano tempi bui ma non tutto sembrava perduto. La fedeltà ai principi di Lot, inneggiando al Granduca defunto e allo spirito del Conte Erik, resisteva e qualcosa sembrava muoversi.
Uno spiraglio di luce squarciò il nero delle tenebre quando, con un pubblico proclama del Comandante Supremo delle Guardie Ducali BU, venne sancito “unico Governo Legittimo” quello composto dai Governatori Glaudius, GreenWarrior e Nicolao, sotto la guida della Baronessa Astarte, e ,contestualmente, illegittimo qualunque altro governo.
I fedeli al Conte Thorm, tra cui il Console dell’Esercito Ducale Riveda, considerarono però l’azione di Bu un atto di altissimo tradimento.
Il caos e la confusione non accennava a diminuire, i Principi Neri Loki e Jarod vennero, pochi giorni dopo, assassinati da Misteria ed Aenighma.
I Paladini ripresero possesso del Palatium, togliendolo dall’assedio degli Scorpioni.
Le mura del Covo delle Guide furono coperte da scritte di difficile comprensione inneggianti la Bianca Alleanza ed ostili al Conte Thorm.
I Chierici si insediarono nuovamente presso Torre Minas Estel, luogo consacrato al nome di Themis, approfittando del vittorioso scontro al Palatium tra Paladini e Scorpioni.
Venne ribadita l’antica alleanza tra i Mannari del Branco ed i Signori dei Draghi di Luce in appoggio della Bianca Fazione.
«ABBIAMO VINTO!» proclamò intanto pubblicamente il Conte Thorm, annunciando che la sua opera aveva risvegliato l’ardore del popolo dal torpore invincibile nel quale giaceva.
Fu la promessa che la distruzione non si sarebbe fermata. Ma lo spirito di coloro che contrastavano il Nuovo Conte Thorm e che non esitavano a definirlo fantoccio vuoto era nuovamente forte ed impetuoso.
Il Governatore Cratere dichiarò i Maghi Neri nemici del Governo, condannando a morte tutti i seguaci dello Shalafi Biba.
La Signora Reginella fece ritorno al Palazzo Ducale dando cosi nuove disposizioni per i Dipendenti di Corte e fu riattivato il servizio degli Osti alla Taverna.
Proseguivano intanto le ricerche del Sommo Chierico Yerle, misteriosamente scomparso qualche giorno prima; una pattuglia di Chierici, Leoni, Erranti, G.N.E. e Cavalieri delle Lande Sconosciute, nei territori a Sud della Vecchia Torre scoprì, in una radura, un altare con incisioni indefinite che sembravano avere però qualche attinenza con la scomparsa del Sommo Chierico.
Intanto continuavano nella città le lotte fra le due fazioni e c’era chi tentava di riportare in alto gli spiriti facendo opere di bene e tentando di ricostruire il Lazzaretto.
Intanto, il nemico di sempre, Honorius, restava a guardare, soddisfatto della rabbia interna che stava distruggendo la città da lui tanto odiata; si limitava però a mandare ogni tanto avvertimenti della sua presenza, aspettando il momento più opportuno per scagliare il colpo mortale che certamente stava preparando.
Il giorno in cui il Sommo Chierico tornò a Lot sostenendo di avere le risposte che avrebbero concesso alla Dea di risplendere nuovamente su Lot, il Tempio si trasformò in un braciere proprio durante il matrimonio tra il Cupo Re Cratere e il Messaggero Misteria. Solo Cratere si salverà da quel rogo immane.
La distruzione del Tempio sancì così la sconfitta degli occupanti, fedeli di Simeht, che fecero ritorno alla Vecchia Torre, loro antica sede.
All’Augusto Conte Thorm non restò che annunciare pubblicamente il ritiro, ma non per questo si arrese agli eventi. Promise infatti che presto la Nera Fazione avrebbe espugnato nuovamente le mura del Regno.
Dopo che il Governo legittimo, guidato da Astarte, venne riportato completamente al potere, tornarono a Lot tutti gli esuli e la vita parve riprendere vigore.

Myriam - Sommo Detentore dell'Arcana Saggezza
Glenyller - Detentore Precettore dell'Infante