Corre veloce la penna sulla pergamena, scricchiolando. Oscilla
sinuosa la fiammella della candela al vento sottile che scivola
sotto gli scuri appena accostati. Eppure l’astro che
ha appena trionfato sulle nebbiose retroguardie dell’Inverno
non si è ancora immerso nelle sue coltri fiammeggianti.
Una luce fioca e livida imbeve lo studio, quando i raggi sfolgoranti
dell’occaso dovrebbero mutare in oro e rubino il più
povero degli scranni, cangiare in cappa reale ingemmata di
luce l’austero mantello da Detentore.
La vita nel Granducato scorre come un grande
fiume di fango, priva dei colori che l’hanno abbandonata
all’improvviso, rendendo indistinguibili le forme
e incerto il riconoscimento dei luoghi. I Sapienti hanno
rivolto al cielo gli occhi e l’intelletto ai movimenti
degli astri, per decifrare il mistero di un offuscamento
che reca il gelo nel corpo e lo smarrimento nell’animo.
Fu un Saggio, il Confratello e Consigliere Lodegrance, a
capire per primo e ad illustrare le cause arcane di un evento
conosciuto con il nome di “Eclissi”.
Chiare parole ed esempi illuminanti hanno
squarciato, se non le tenebre della natura, almeno quelle
della conoscenza. Ancora una volta è stata la Storia
a indicare nell’ora incerta il cammino. Scrutando
i Tomi ormai consunti della Genesi e confortato dalla conoscenza
tecnica dello Studioso delle Epoche Passate e Cartografo
Jigoro, Lodegrance ha magistralmente illustrato la creazione
delle due lune occulte e del sole nascosto. Una pioggia
di meteoriti proveniente dalla stella Chaos ha squarciato
la coltre di nebbie e polveri, creata dalla Madre Themis
per proteggerci dai tre astri ribelli. Uri l’oscura
ha così potuto estendere la propria nefasta influenza
sul corpo splendente di Sol, adombrandolo.
Quali presagi dovremmo trarre per l’inizio
di un anno che si annuncia con tali spaventevoli avvenimenti?
E’ un semplice accadimento naturale, così come
lo spuntare delle gemme e il crescere del calore, o è
un monito che la Dea, nella sua Infinita Lungimiranza, ha
deciso di rivolgere a chi sa intenderne il linguaggio?
Nessuno può conoscere in anticipo l’intreccio
dei fili intessuti dal Fato.
Ma l’ombra oscura di Uri che si allarga ad annientare
la forza vitale di Sol non può che indurci a una
profonda meditazione sulle sorti future della nostra amata
cittadina.