cap.4
Anno V / Mese 3° / Giorno 13°
E' l'alba di un nuovo giorno a Lot, forse simile a quella che destò la compagnia della missione giunta fuori dalla caverna dei Nani e
dinnanzi alle rovine di Kmuth. Mi rimetto seduto al vecchio scrittoio dove tante frasi ho scritto, frasi facenti parte, anche, della mia
malinconica vita.
La terza missiva il Principe Cratere la scrisse dove aveva terminato l'altra, la sera precedente, dato che il gruppo aveva lasciato in quel
luogo l'accampamento, per inoltrarsi dentro la città fantasma.
Queste le sue parole portate dal fedele Gaunt:
<<Gli eventi oggi si sono susseguiti in maniera incessante e non so ancora bene come sono riuscito ad uscirne vivo.
Durante la scorsa notte il Rettore Biba si è agitata continuamente nel sonno. Mi sono avvicinato a lei chiedendole cosa avesse e lei
rispondeva nel dormiveglia, biascicando che la Rossa Signora continuava ad apparirle in sogno. Io ero molto turbato e non ho dormito per
ascoltare, se mai avesse detto qualcosa, i respiri di Biba.
Al mattino ho convocato, a lei insaputa, gli altri della compagnia facendo notare loro quanto l'Elfa era divenuta strana dopo l'apparizione
del Demone.
Abbiamo deciso di tenerla sott'occhio, nel caso s'inventasse qualche strana mossa.
Ci siamo incamminati dentro le rovine e le antiche costruzioni contornavano il nostro passo.
Ad un tratto ci siamo accorti che dalla bocca della Druida usciva un rivolo di sangue e l'evento era ovviamente straordinario, dato che
un'Elfa non può perder sangue, se nessuna arma la ferisce.
Ci siamo fermati, improvvisando un bivacco, ed ho chiesto ad IsheenII di sondare la mente di Biba, per sapere ciò che navigava dentro la sua
materia grigia.
Biba ha reagito all'istante e delle radici acquatiche hanno preso vita cominciando a colpirmi ovunque. Dovendomi difendere ho allentato la
presa sull'Elfa e lei è scappata.
L'Arcimago Fistandantilus e lo Stregone Vampirius hanno pronunciato delle parole magiche: “Dominio - Prigione Rossa” e l'Elfa è stata
ingabbiata, mettendola così sotto il mio completo controllo.
Abbiamo iniziato a porle delle domande, ma le sue risposte erano vaghe e a nulla ci hanno portato. Cercavamo una conferma della sua
possessione da parte della Signora Rossa.
Abbiamo dunque rimesso in libertà Biba e ripreso il cammino stando attenti, oltre a dove mettevamo i piedi, anche a lei e a cosa facesse.
Siamo giunti nelle vicinanze di un tempio ed una tomba è apparsa alla nostra vista.
Sulla lapide le stesse parole scritte dai nostri Saggi di Lot nel loro rapporto sulle ricerche storiche del verme di Kmuth: “Chiunque provi
e riesca a toccare la Regina sarà infettato da un male peggiore del tradimento. Verme è stato colui che ti ha portata a tradire facendoti
innamorare e verme diverrà colui che disturberà il tuo riposo eterno”.
Verme ... verme ... come lo odio!>>.
Nella caverna dei Vampiri la parola risuonò più volte rimbombando sulle pareti rocciose; essi battevano i piedi e urlavano maledizioni allo
sciagurato verme, causa della loro profonda sofferenza.
Poi il lettore alzò un braccio …fu silenzio e di nuovo lettura.
<<Intorno a noi regnava una strana pace e Biba ha deciso di aprire la bara, la cui lapide, si notava, era già stata rimossa.
Io, IsheenII e Vampirius ci siamo appartati lontano dalla tomba, seguiti da Lain01; Biba e Fistandantilus hanno aperto il sepolcro.
Eravamo pronti a qualsiasi cosa, ma con nostro stupore è uscita solamente tanta sabbia.
Pareva spinta fuori da qualcosa o da qualcuno.
Sabbia, e ancora sabbia, solo sabbia! Eravamo sconcertati; tanta strada per dieci sacchi di sabbia.
Delusi ci guardavamo l'un l'altro, ma dopo che molta n’era uscita degli strani cristalli sono apparsi sul fondo della tomba. Erano lisci e
con delle piccole macchie vermiglie all'interno.
L'Elfa, che aveva preso in mano un cristallo, si è avvicinata a noi, ma ci siamo allontanati all'istante.
Lei allora ha preso a ridicolizzarci e a ridere della nostra paura.
Mi sono arrabbiato e con un colpo le ho tolto di mano il cristallo facendolo cadere a terra.
Esso si è frantumato in piccoli pezzetti vermigli che liquefacendosi hanno preso a ribollire sul suolo.
Ci è apparsa di nuovo la Rossa Signora che ha ringraziato Biba per averci condotto fino a lì e per averle portato qualcosa che aspettava da
tempo.
Cominciò ad avanzare verso di noi puntando il Medaglione del Synodus che tenevo al collo, ma giunta a pochi passi da me ha afferrato lo
scettro. Reagii immediatamente cercando di cavarglielo dalle grinfie, ma sentii un dolore lancinante al braccio che lei mi aveva afferrato.
Crollai a terra, ma il simbolo del Synodus ha cominciato a brillare, bloccando la Rossa Signora.
E' apparso un gufo bianco, uno strano segno in verità, e lei è andata via, ma non prima di aver ucciso l'Arcimago Fistantandilus.
Ci siamo rimessi un po’ da quella colluttazione, attingendo alle sacche donateci dal Dominus Elizabeth tanto per rimetterci in forze.
Poi ci siamo impossessati dei cristalli presenti nella bara: ora ne abbiamo sei a testa.
Rifiutandoci di riportare il corpo senza vita di Fistantandilus è stata l'Elfa a caricarselo sulle spalle.
Siamo dunque tornati qua, al punto di partenza, ed abbiamo ognuno di noi sei di quei cristalli.
E' l'unica cosa che abbiamo trovato, è l'unica cosa che porteremo a Lot insieme alla speranza ed a tanta tanta stanchezza>>.
Tenebre et Aluka
Cratere
Principe delle Tenebre
Luogotenente Guardasigilli del Clan von Macht.
Il Vampiro arrotolò la pergamena e la diede ad un fratello. Gaunt quella sera non tornò indietro e rimase a Lot; aveva compreso che il suo
compito era terminato ed attese il rientro del Principe Cratere insieme a tutti i Vampiri delle Caverne.
Bussano alla porta dev'essere il garzone del fornaio, un attimo di pazienza e proseguo a raccontarvi ciò che avvenne durante il rientro
della compagnia.
Padre Brown, Conservatore della Storia Secolare