LE GESTA DI LOT
Storia dei Detentori dell'Arcana Saggezza - Capitolo Secondo

«Fu un cataclisma e fu grande battaglia
Honorius e il suo Male s’armò di ferraglia,
Lot cadde in piedi, ma con mura distrutte
cavallo di Troia, le menti corrotte».


Foggy, dopo quella sera, trascorreva le sue giornate a pensare su come e dove cercare persone che potessero aiutarlo nella missione della quale era stato investito; nel mentre svolgeva la sua opera di “Saggio Storico” offrendo aiuto a chi gli rivolgeva domande o aveva dei dubbi. Di frequente si recava a Lot, dove alloggiava in una piccola casa messagli a disposizione dal Granduca.
Chiunque passava dinnanzi al castello, fermava la carrozza per guardare i disegni che ora fregiavano il grande portone, poi proseguiva, cercando di realizzare che cosa avessero potuto significare quei simboli apparsi all’improvviso e che non si erano mai visti prima d’allora.

Intanto Lot entrò in un tunnel di guerra che durò un tempo lunghissimo; mai prima di allora una guerra era stata tanto cruenta. Il morale dell’Esercito e dei Cittadini, arruolatisi di propria iniziativa pur di sconfiggere Honorius e cacciarlo lontano, dove non avesse potuto più colpire, era in netto calo ed il nemico, come fosse un serpente, continuava a stringere la città. Il servo del Male aveva escogitato un tranello ed era riuscito a mettere scompiglio fra le genti e nelle file militari; aveva fatto di Lot una Torre di Babele, a causa di una procurata infezione che non permetteva più ai lottiani di comunicare uno con l’altro, per incomprensione reciproca.

I Maghi, mettendosi all’opera, di buona lena e cercando ovunque disperatamente, giunsero alla soluzione e crearono l’antidoto, ma, nel frattempo, la Principessa Valia, di propria iniziativa, si mise nelle mani del nemico per salvare la città e per spronare gli abitanti ad un ritorno alla fede. Lot s’irrigidì d’orgoglio e d’odio e la guerra fu ancora più devastante. Raggiunsero le Prigioni, i Soldati di uno e dell’altro fronte cadevano sgozzati e colpiti da spade e maceti, da scimitarre e pugnali, da frecce avvelenate e trappole mortali. La città fu messa a ferro e fuoco.
Grandi edifici crollarono sotto i colpi d’ariete, che sfondavano ovunque pur di giungere ad una soluzione finale. Non si risparmiò nulla, neppure i molti manieri circostanti la città.
Anche il castello del Saggio Foggy fu preso d’assalto dalle forze di Honorius, che ritenevano fosse quella una fortezza dove i lottiani conservavano i loro segreti.

Foggy, quando vide che le cose stavano mettendosi al peggio, cercò di salvare tutti i suoi libri in un cunicolo, scavato all’epoca della costruzione del castello, che portava nel profondo buio della terra.
Si mise all’opera per rendere quei locali adatti ad ospitare la sua Biblioteca e, grazie al volere della Dea, riuscì nell’intento, portando il salvo il frutto di tutto il suo sapere. Nelle notti, quando il nemico si ritirava sui Monti delle Nebbie, Foggy usciva e copiava i simboli che il portone del castello mostrava a tutti, quegli strani disegni che, però, lui già sapeva un giorno sarebbero stati importanti. Una notte terminò il compito e lasciò per sempre la vecchia casa. Aprì la botola, prese le ultime cose e si calò nelle viscere che accoglievano le fondamenta del castello, seguito dal suo fedele Darko.

Il giorno seguente Honorius spazzò via l’ultimo baluardo della difesa, messa dai Nobili di Lot per aiutare il vecchio Foggy; il portone cedette cadendo al suolo con un tonfo assordante.
Il nemico gli passò sopra, lo distrusse in mille pezzi e diede fuoco a tutto: crollarono le pareti, le guglie, le torri; il castello del vecchio Foggy in poche ore scomparve e, con esso, tutto il bosco circostante ricco d’alberi ed animali.
La botola non fu scoperta perché le macerie resero l’entrata invisibile agli occhi ed il Saggio si salvò. Egli da sotto sentiva le urla e le imprecazioni, i colpi e i clangori della ferraglia, ma i suoi libri erano salvi, la sua vita era protetta dalla terra che tanto amava, l’Eterna Saggezza non era stata sconfitta.

PadreBrown - Curatore della Storia