La Fiera dei Frutti Dimenticati - Secondo Giorno |
Anno VI - Mese 7° - Giorno
17°
In mattinata si svolse la
seconda parte dell’Asta di Beneficenza.
Il tempo, a differenza dei giorni precedenti, si dimostrò
clemente.
Prima di cominciare il Mercante Xponky ringraziò
il Mecenate Ryu per aver affisso il resoconto in versi della
sera precedente nella Pubblica Bacheca; poi, dopo qualche
minuto speso per preparare i lotti, l’asta venne aperta
dal Mercante Lorcann che ricordò le regole.
Il Mercante Uniglory presentò con parole misurate
ed invoglianti il primo lotto della mattinata: una Maschera
da Bardo in cartapesta e legno, donata dal Master dei Bardi
Ultimo Angelo. In quello stesso momento egli, ancora in
vestaglia da notte, nel suo appartamento lontano dalla Piazza,
si chiedeva dove avesse messo la sua maschera e continuò
cercarla finché non si ricordò di averla donata
ai Mercanti.
L’oggetto alla fine andò all’Assistente
Sensale Mauretta, che la comprò per regalarla all’amato
Bardo William Wollace, per 6600 monete. Lorcann fece fare
il pagamento in fretta, perché era stato accumulato
diverso ritardo ed allora passò subito al secondo
lotto: era un Ventaglio donato dalla Custos Officinae Odyle.
L’oggetto non era ancora stato portato sul palco da
Xponky, che il pubblico, nonostante gli appelli di Lorcann,
aveva cominciato a puntare, arrivando in breve tempo a 5000
monete. L’oggetto venne aggiudicato a Maxcop, che
aveva anche tirato fuori la balestra per far capire che
voleva quell’oggetto a tutti i costi, per 7000 monete
pagate, al fine di snellire la procedura, attraverso versamento
bancario.
Lorcann dunque face salire il Mercante Nuvola che presentò
l’ultimo lotto della mattinata: la Spada del Governatore
Greenwarrior. Le puntate furono altissime e causarono l’ilarità
nei non partecipanti alla fiera; infatti la spada venne
battuta 25000 monete per il Dragoniere dei Sicari Yukio.
Dopo il pagamento i Mercanti chiusero l’asta.
Nel primo pomeriggio i Mastri d’Agraria prepararono
piatti tipici invernali, come le castagne ed i funghi, raccolti
pochi giorni prima nel folto del Bosco dei Lupi, mentre
il Mercante Marie poneva degli indovinelli al pubblico e,
in caso di risposta corretta, dava loro un premio a scelta
tra quelli che erano esposti sulle bancarelle.
La sera, invece, ci furono i Bardi che fecero una rappresentazione.
Ultimo Angelo in persona ed il Bardo Precettore Oleic intonarono
un canto a due voci tra l’Uomo e l’Autunno.
Lui impersonava l’Uomo mentre il Precettore l’Autunno.
"[uomo]
E tu come sempre giungi bastardo,
mite e grigio vivi tra Estate e Inverno,
sempre troppo puntuale, mai in ritardo,
come da rituale fermo rigido ed eterno ...
[autunno]
Giungo e la bella Estate sta finendo,
con me le dolci castagne crescono,
e nei tini il buon vino sta nascendo,
e gli amori veri adesso nascono ...
[uomo]
Foglie gialle e secche ora cadono,
stanche, senza la forza di resistere,
miti si lasciano al vento in umile dono,
un cielo grigio tramuta in dolce piovere ...
[autunno]
E allora amico mio pazzo sorridi,
perché sai che giocoso tra poco,
vivrai i nuovi freddi e caldi brividi,
davanti ad un caldo bel fuoco!
[uomo]
E tu, pensi a chi cuor triste niente consola?
Mi parlerai con dolce sussurro nel vento?
O mi lascerai silenzioso senza dir parola?
[autunno]
Sono umile stagione povera e di spenti colori,
se non per il buon vino amata poco e a stento,
ma semplice son ricca di profumi e dolci tepori ...
[uomo
e autunno] Le stagioni
lascian solo ricordi,
l’Autunno porta calma serena,
a chi il cuor ha ancor nei bagordi,
pria che giunga la fredda pena!
[uomo
e autunno] Le stagioni
lascian solo ricordi,
l’Autunno porta calma serena,
a chi il cuor ha ancor nei bagordi,
pria che giunga la fredda pena!"
Uno scroscio d’applausi
decretò la fine di questa prima esibizione.
Ultimo Angelo disse che il
seguente canto era stato scritto dal Cantore Eldrow, in
onore del Granduca. Anche questo venne cantato a due voci
con il Precettore Oleic.
"Era lì col viso
ormai smunto
lungo sul letto, dal male consunto
colui che era stato valente guerriero
stava spegnendosi così nel mistero.
Quella persona fragile e schiva
aveva ancora la vista assai viva
guardò coi suoi occhi chi aveva intorno
fissando di ognuno il netto contorno.
C'era Thorm,
l’amico leale
che abbandonò tutto per l'ideale
di pace e di Bene che perseguì
chi Lot ad ogni costo costruì.
C'era Petrus,
l'ex Capitano
con la fedele spada stretta in mano
guardandolo con quel suo fare duro
pensò al passato e non al futuro.
C’era Urania
la Sacerdotessa
con la sua fede ferma e indefessa
che con dolcezza e devozione
tentava di fermare l’emozione.
E poi c'era Astarte,
la Ladra
sorrise pensando a come la strada
che insieme un giorno li ha fatti incontrare
e che da quel giorno l’ha fatta cambiare.
L'odore del padre, Cavaliere
e Ufficiale
e della madre saggia e leale.
L'odore del convento in cui ha studiato
per diventare Templare e bravo Soldato.
L'odore di buono che aveva
Lynnessa
di Quinalth splendida Principessa.
L'odore di Theon, il futuro
sposo
che le promise un futuro radioso.
E poi l'odore forte di fossa
che aveva il Mago dalla Veste Rossa
Hotalth, di Honorius padre
e tutore
che di Quinalth voleva diventar Signore.
E per raggiunger lo scopo
suo folle
del figlio, Lynnessa come sposa volle
ma la Guardia della nobile Dama
lo colpì a morte con la sua lama.
Hotalth poco prima di morire
un anatema da lui si sentì udire
«Chi di questa Guardia il nome pronuncerà
subito il posto di lui prenderà!».
Così quel Soldato che
la Dama salvò
ad andarsen da Quinalth si preparò
contattò alcuni amici suoi cari
per creare un posto senza pari.
Quel posto era Lot, addossato
ai monti,
nato perché potesse far i conti
contro Honorius che di lui
ha cambiato la sorte
affinché non potesse più seminar Morte.
Una volta che la Città
ebbe edificato
nel Palazzo a gestirla si è ritirato
amministrava i sudditi con ferma mano
attraverso la figura del Gran Ciambellano.
Quell'uomo senza nome e figura
guidò Lot verso la sua vera natura
di essere sempre e fortemente saldo
del Bene l'ultimo baluardo.
Poi riaprì gli occhi
per guardare in viso
color che il sogno avean condiviso
sentiva che la vita stava per finire
e presto sarebbe dovuto morire.
Le forze cedevano, ma quella
sede
non aveva ancora un degno erede,
impegnato alla Corte dei Gigli
il Granduca ebbe mai avuto figli!
Che fare? E prese in un istante
decisione di insignire l'Infante
Uther Pendragon di Urania e
Petrus il figlio
«Sarà lui Granduca!» disse con cipiglio.
Ma in chi dirige la Cittadella
di lui è rimasta la vera favella
sia in giorni felici o in quelli con pene
ci sia sempre chi persegue la strada del bene"
Finito questo canto ci fu
un secondo scroscio d’applausi, maggiore anche del
precedente, e al Bardo Pool che aveva ironizzato sulla riuscita
della rappresentazione cadde, non si sa da dove, un pomodoro
in testa. Appena arrivata sulla spalla di Pool si posò
l’Angelo Ciurci, che venne imbrattata dal pomodoro
di Pool, il quale cercando di rimediare fece peggio. Vennero
entrambi ripuliti e bagnati, da una secchiata d’acqua
d’origine misteriosa quanto quella del pomodoro.
Pool a quel punto non sapeva
più che aspettarsi e allora disse: «Ed ora
scommetto che mi capiterà una vecchia ciabatta in
testa…» che invece cadde in testa ad Ultimo
Angelo che rideva di gusto delle sventure del confratello.
Ma la scenetta non era terminata
qui, infatti, a Pool, che rideva di Ultimo Angelo, cadde
un zoccolo nero sul braccio con il quale reggeva Ciurci.
Allora Ultimo Angelo risalì
sul palco, da quale era disceso dopo l’esibizione,
ed aspettò che finissero i preparativi per l’asta,
che come sempre era protetta dai Mercenari; quindi i Mercanti
Nuvola e Flik aprirono l’asta e presentarono il primo
lotto: una Spada Bastarda in acciaio temprato, forgiata
dal Fabbro della Masseria Deorlingas. L’asta fu vinta
da Borgoban, Mastro Carpentiere della Masseria, per 9900
monete. Vennero sbrigate le solite formalità e poi
Nuvola presentò il lotto successivo: due Pugnali
Gemelli che andarono al Mannaro Murun per 21000 monete.
Una volta effettuato il pagamento
Flik il Mercante chiuse l’asta rimandando tutto al
giorno successivo.
 |
Anderwen - Custode
degli Annali della Storia |