LA VITA DI...
MonicaP, questo il mio nome. Nacqui Elfa Verde o, come si diceva da quelle parti, Silvana. Ad allevarmi furono una coppia di splendidi Umani. Mai conobbi i miei genitori, in loro ricordo possiedo solo un medaglione che sempre porto al collo e che mi è caro quasi più della vita, ha due lettere incise M e P: M si suppone sia per il mio nome, Monica, mentre per la P non c’è mai stato dato di sapere.

Crebbi felice ma sentivo che quel luogo non era nel mio destino e, pur adorando i miei genitori adottivi, appena raggiunsi la maggiore età, decisi di andarmene. Passai molto tempo nei boschi, dove divenni maestra nel tiro con l’arco e nella sopravvivenza. La natura era mia sorella ed il cielo la mia coperta.

Pian piano, mentre il tempo passava, iniziai a sentire la solitudine e ripensai ad una vecchia storia che spesso mi raccontava la mia matrigna, prima di farmi addormentare; narrava di un posto fantastico, dove tutte le razze potevano convivere e non so come, non so quando, iniziai la ricerca di questa città.

In un giorno piovoso incrociai un cucciolo di cane lupo femmina; era piccola, bagnata ed infreddolita, tremava, non so se di freddo o per paura. Le diedi un po’ di cibo, si scaldò insieme a me vicino al fuoco e divenimmo amiche; Kira, questo è il nome che le diedi, e da allora lei è mia inseparabile compagna.

Alcuni mesi o anni dopo, per noi Elfi il tempo non è poi così importante, a fine Primavera giunsi alle porte di Lot. La Cittadina era dolce ed invitante. La gente era cortese e disponibile ed il mio istinto mi suggerì di restare; così feci e qui sono da allora. All’inizio ero un po’ sperduta … una grande città, come mai ne avevo viste, tante strade, tante razze, era davvero un mondo incantato.

Una Straniera arrivò nel Granducato pochi giorni dopo di me, il suo nome era Esterell, e con lei, piccola Fata deliziosa, passai tante ore liete.

Conobbi tante splendide persone e molte sono ancora nel mio cuore.
In una giornata di sole , mentre ai Giardini delle Delizie stavo per addormentarmi sotto un albero, un Umano si rivolse a me ed iniziammo a chiacchierare amabilmente.

Rividi spesso quell’Umano dal nome insolito e tagliente, Axe, mi raccontò la sua storia, e mi resi conto di quanto fosse invece dolce e gentile questo Paladino.

Kira, da sempre diffidente e sospettosa, si affezionò subito a lui: già si era resa conto di quello che io invece non avevo ancora capito. Man mano che il tempo passava mi rendevo conto che i miei sentimenti per lui erano sempre più forti. Mai avevo provato sensazioni simili, mi confondevano ed al contempo mi rendevano estremamente felice. Ci fidanzammo e dopo appena due mesi, mi fece sua sposa . Kira era felicissima, finalmente c’era qualcun altro che si occupava della sua padrona.

In una gelida mattina d’Inverno, entrai nei Detentori dell’Arcana Saggezza, come Difensore , mentre il mio sposo, già vi ricopriva il ruolo di Cavaliere. Stupenda fu la cerimonia e la consegna della mia spada “Lisics” che da allora mai mi ha abbandonato. Sono ancora in questa meravigliosa Gilda, ma ora col ruolo di Consigliere .

Due mesi dopo l’investitura a Difensore, il mio sposo ed io entrammo nell’Anello del Fato; sicuramente è uno dei Mestieri più difficili ed impegnativi che io conosca, ma dona anche tantissime soddisfazioni.

A metà Estate, un Mezzelfo, sir Skydreamer, ci raccontò la sua storia, ci affezionammo subito a lui e poco dopo io ed Axe decidemmo di adottarlo come figlio, un figlio che adoriamo e che ci rende ogni giorno estremamente orgogliosi.

Capita che le cose belle finiscano e le strade mie e di Axe si divisero poco prima del nuovo Inverno; grande fu l’amore che ci unì e grande l’affetto e la comprensione l’uno dell’altro che vi sono ora e rimarranno per sempre.

L’Anello, diventato sempre più pesante, scivolò dalle mie mani gelate in pieno Inverno, ma l’affetto verso i membri della Compagnia non svanirà nello stesso modo.

Che altro dirvi di me, se non:

«Sorridi e il mondo sorriderà con te».

È il mio motto, mi ha sempre portato fortuna. Vi auguro di trovare qui a Lot la stessa felicità che io vi ho trovato.