Il Segreto di Valia
Ho avuto il piacere
e l’onore di conoscere la Principessa Valia in circostanze
assai ordinarie. Stavo effettuando, con il Consigliere Myriam,
le mie consuete ricerche per ampliare la Biblioteca dei
Saggi, in particolar modo stavamo dando fondo alle nostre
energie per recuperare informazioni riguardo le Gilde ed
i Mestieri della Vecchia Lot.
Dopo un primo scambio d’informazioni
tramite missiva, la Principessa Valia mi ha invitata a parlare
con più agio alla Rocca. La cosa mi ha stupito ed
emozionato nello stesso tempo, chissà perché
ho sempre immaginato che Nobili e Principesse siano talmente
occupati da non poter concedere più di pochi minuti
ai loro sudditi. Mi sono recata dunque alla Rocca accompagnata
da Myriam, rimuginando fra me e me domande precise, in modo
da arrivare preparata alla conversazione. Quando la Principessa
Valia è arrivata, sono rimasta piacevolmente colpita
dalla sua semplicità e disponibilità, così
abbiamo cominciato a parlare delle Dame di Compagnia, argomento
che in quel momento mi stava particolarmente a cuore per
la mia ricerca, ma da lì abbiamo ben presto divagato
…
La Principessa parlava volentieri
di sé e del suo passato, seppur molto tormentato.
Ci ha raccontato di essere stata accolta a Lot dopo che
un terribile nemico l’aveva costretta a fuggire, distruggendo
il suo Regno ed uccidendo i suoi abitanti. Un gravoso senso
di colpa offuscava lo sguardo della bella Principessa …
ella, infatti, temeva che il famigerato Honorius fosse giunto
alle porte del Granducato nell’intento di inseguirla
ed ucciderla. Noi la rassicurammo che quello non era comunque
il solo motivo che lo aveva portato a Lot ed a scontrarsi
col Granduca ... dopotutto gli antichi rancori erano già
una motivazione sufficiente.
Appena più rasserenata,
seppur fortemente turbata al ricordo, Valia ci narrò
l’epilogo della triste vicenda … di come Honorius,
per impossessarsi delle terre della Principessa, aveva attuato
inizialmente un piano subdolo … sposare Valia per
divenire Sovrano senza bisogno di scontri e perdite d’uomini.
Ma la preda si rifiutò con tutte le sue forze di
farsi catturare, venne imprigionata, maltrattata, ma non
cedette ed anzi, con l’aiuto di alcuni fedeli uomini,
riuscì a liberarsi ed a fuggire con la fedele amica
Dania.
La collera di Honorius fu
devastante, egli distrusse ciò che non aveva potuto
avere, fece uccidere i Regnati ed i sudditi, fino all’ultima
creatura vivente, poi si concentrò ad inseguire la
Principessa, la quale, nel frattempo, era stata accolta
in gran segreto a Lot, dai Conti Petrus ed Erik che, inteneriti
dalla triste storia, presero a benvolerla ed a trattarla
come una figlia. Ella era, infatti, ospitata con ogni riguardo
ed alloggiava nel Castello dei Nobili insieme con la Principessa
Doralia, fuggita dal suo Regno tempo prima in circostanze
simili, ed alle sue Dame di Compagnia Dania e Pearl, amiche
preziose, capaci di rallegrarla e consolarla quando lo sconforto
e la nostalgia si facevano sentire con troppa insistenza.
Il tempo nella Vecchia Lot
scorreva pigro, pochi erano i Cittadini e pochi i problemi
… i Nobili scendevano spesso nella Cittadella per
bere in Taverna o parlare del più e del meno con
i propri sudditi, erano benvoluti da tutti e pochi erano
i contrasti all’interno delle mura. Con un sospiro,
gli occhi sognanti, la Principessa tacque per un attimo,
beandosi al ricordo di quei preziosi momenti, delle sfarzose
feste, ma poi reagì, quasi a volersi scrollare di
dosso il passato, per guardare avanti, ad un futuro forse
incerto, ma felice.
Volle svelarci un segreto,
arrossì leggermente annunciandoci di aver trovato
a Lot l’amore, quello vero. Quasi richiamato dai suoi
stessi pensieri, colui del quale ella stava per pronunciare
il caro nome fece la sua comparsa, si affiancò a
lei porgendoci al contempo i suoi saluti. Non svelerò
chi è costui, che da tempo ha rapito il cuore della
Principessa Valia, preferendo per il momento serbarne il
segreto, in attesa che ella stessa lo riveli, poiché
un ben più terribile segreto ella celava nel suo
cuore, un segreto di cui solo il suo compagno era al corrente.
Guardando con infinita tristezza
gli occhi dell’innamorato, Valia ci confidò
in un soffio che mai e poi mai essi avrebbero potuto coronare
il loro amore davanti all’altare, non già per
impedimenti terreni, quando per un tremendo sortilegio:
Honorius, sempre lui, nell’esasperazione della sua
collera all’ennesimo rifiuto della Principessa di
convolare a nozze con lui, le scagliò contro una
terribile maledizione: predisse che ella non avrebbe mai
potuto unirsi in matrimonio, poiché il sacro vincolo
d’amore eterno sarebbe stato fatale al marito, che
sarebbe rapidamente morto fra atroci tormenti! Questo il
triste destino della sfortunata Principessa, la quale, tuttavia,
gode serenamente degli attimi di felicità che la
Dea le concede e che sempre la ringrazia per averle fatto
conoscere l’amore. Chissà che un giorno la
benevola Dea non guardi con misericordia ai due innamorati,
sciogliendo l’atroce vaticinio di Honorius.
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StellaCadente
- Detentore Precettore dell'Infante |