La Nuova Lot
Il Ritorno
del Male a Lot
Presagi e Sparizioni
Dopo
l’investitura a Baronessa di Astarte tutti si aspettavano un periodo di
serenità e di pace. Lot aveva riacquistato stabilità e vigore economico.
La
sua investitura a Nobile per merito e non per diritto di nascita, rappresentava
un fatto nuovo per Lot; singolare, inoltre, apparve il suo non appartenere alla
razza Umana e, soprattutto, il suo essere madre del Principe delle Tenebre
Cratere. Ma Astarte era un
personaggio forte, aperto al colloquio interrazziale e costantemente votato al
Bene nonostante gli affetti.
Due
parole, “Feart Deiney”, pronunciate dalla roca voce del corvo Nero, diedero
l’inizio ad uno dei periodi più nefasti della Storia di Lot.
Nessuno
in origine capì le parole del corvo. Nero non aveva mai, nonostante il suo
colore, portato o presagito sventure a Lot, ma stavolta era diverso.
Anche
la sua fisionomia era diversa, sul capo gli erano spuntate due piume bianche.
Lo
stesso suo comportamento ci mostrava la sua progressiva appartenenza al Male.
Contemporaneamente
a quest’avvenimento, uno dei personaggi più antichi di Lot, il Demone Fixius,
fine conoscitore della Magia Nera, aveva lasciato la Gilda a cui apparteneva e
dava segni di grande malvagità e apparente pazzia, seminando terrore dentro
tutto il Granducato.
Ci
volle il coraggio del Principe delle Tenebre Cratere che, dopo averlo
imprigionato con un tranello nelle Caverne, gli tolse la vita dopo averlo
ripetutamente colpito con la scure nel petto.
La
Baronessa Astarte fece personalmente portare il corpo esanime del Demone in un
luogo segreto e lo fece incatenare al suolo, ma ciò non bastò.
I
Necromanti aiutati dai Cavalieri Neri fecero in modo di farlo resuscitare e,
proprio durante la cerimonia di resurrezione, un Orco incaricato da Honorius rapì
Fixius e lo portò dal suo padrone, nemico giurato di Lot.
Per
molti giorni nulla si seppe del Demone, ma il suo ritorno ci mostrò un Fixius
completamente diverso da quello che era stato. Honorius lo aveva trasformato nel
corpo e nella mente: era diventato Orco Sciamano ed aveva poteri incredibili,
mai visti prima di allora e mai studiati dai Maghi di Lot.
Circa
sei mesi prima di tale accadimento il Conte Petrus, uno dei fondatori del
Granducato, era stato rapito, ma ancora compariva tra i Nobili Reggenti di Lot.
Poco
dopo l’arrivo dell’Orco Fixius, il nome del Conte sparì definitivamente dal
Palazzo Ducale.
Honorius
che da sempre ha cercato di attaccare il Granduca e la sua opera più grandiosa,
la costruzione della Cittadella, aveva ottime ragioni per far sparire Petrus.
Il
Signore del Male doveva vendicare la morte di Hotalth, suo padre, avvenuta per
mano del Granduca.
Si
avvicinava il primo anniversario della morte del fondatore di Lot, morte, tra
l’altro, velata profondamente di mistero e molti avevano ancora davanti
l’orrenda scena del corpo decapitato del Conte Erik avvenuta circa diciotto
lune prima.
Il
giovane Reggente, l’Infante Uther Pendragon, non era figlio legittimo del
Granduca, egli aveva troppo a cuore le sorti di Lot per sposarsi, ma era figlio
del Conte Petrus e della Somma Sacerdotessa Urania, nominato successore al trono
dal Granduca stesso in punto di morte.
Quindi
la medesima mano che aveva tolto la vita al Conte Erik, che molto probabilmente
faceva parte del mistero intorno alla morte del Granduca senza nome, stava
attaccando l’Infante partendo da suo padre che, tra l’altro, era anche
fondatore di Lot e Nobile.
I
Nobili tutti erano in pericolo, compresa la neo Baronessa che per ragioni non
troppo chiare era stata nominata Cavaliere Nero ad honorem e, stranamente, aveva
accettato anche questa carica.
I
Detentori dell’Arcana Saggezza incominciarono a girare per Lot chiedendo
notizie del Conte Petrus a chiunque avesse potuto dare risposte adeguate, ma
tutti rimanevano sbalorditi davanti alla notizia della sua scomparsa.
Incredibilmente
ogni qualvolta un Detentore entrava nelle Caverne per avere informazioni sul
Nobile sparito, riceveva insulti e ammonimenti dai Cavalieri Neri che sembravano
infastiditi fino all’inverosimile.
Questo
comportamento strano cominciò a spiegarsi
un giorno al Pozzo delle Fogne di Lot. Alcuni Saggi che si trovavano in
quel luogo chiedevano notizie a Lord Kriminal, anche lui antico personaggio
lottiano, per avere ragguagli su Petrus e cercare di far capire la gravità di
tutto quello che stava succedendo. Petrus sarebbe stato l’ennesimo fondatore
del Granducato a sparire per mano di Honorius ed il giovane Granduca si trovava
in serio pericolo di vita.
Ad
un tratto il Sommo Detentore Althair cercò d’allertare i suoi confratelli,
sentiva, con il fiuto proprio di chi è stato Soldato, che sarebbe successo
qualcosa a breve termine.
Infatti,
il gruppo dei Saggi difeso dalle spade del Cavaliere AlfaAlfa, del Sommo
Detentore e dei Difensori dell’Arcana Saggezza venne attaccato da un gruppo di
Goblin.
Proprio
nel mentre del combattimento la luce si affievolì e comparve una strana figura
silenziosa che osservava lo scontro. Era un Mago di Honorius.
Appena
i Goblin furono scacciati si alzò una nebbia fitta che rese l’atmosfera
irrespirabile e la visibilità zero. Il Mago disse: <<Sommo Detentore …
non cercate il Conte che non c’è più … nessuno lo cerchi>> e così,
com’era arrivato sparì senza che nessuno riuscisse a raggiungerlo.
Tra
gli astanti c’era anche l’Apprendista Ladro Lioth che, facilitata dalla sua
abilità di muoversi fra le ombre, proprio mentre cercava di vedere il volto del
Mago, trovò per terra un medaglione.
La
Ladra lo diede in mano ad Althair che subito riconobbe il simbolo dei Cavalieri
Neri su un lato della medaglia, ma ancora più stupefacente fu che il medaglione
era identico a quello che era stato donato alla Baronessa il giorno in cui venne
nominata Cavaliere Nero ad honorem.
Pochissimi
giorni dopo quest’avvenimento sparì come per magia l’accampamento degli
Orchi di Honorius che si trovava ad Ovest della Cittadella.
Tutti
gli sforzi che hanno portato i Soldati fuori dalle mura di Lot per cercare il
Conte Petrus, hanno avuto in cambio solo morte e paura. In quasi tutte le
spedizioni, i mercenari del principale nemico di Lot perdevano medaglioni simili
a quello ritrovato nel Pozzo delle Fogne.
Il
Male era entrato nel Granducato. La fitta rete fognaria permetteva di
raggiungere Lot con facilità, considerando che gli Orchi, i Goblin e gli Skertl
si muovevano facilmente nei luoghi impervi e maleodoranti.
Le
Gilde d’allineamento malvagio si stavano alleando con Honorius, mentre la
Baronessa aveva, almeno formalmente, deciso di stare dalla loro parte.
La
vita dell’Infante che aveva come tutrice proprio la Baronessa era in serio
pericolo, come quella dei Nobili tutti.
Perché ancora una volta dentro Lot qualcuno aveva accettato di seguire il Male piuttosto che quel Bene che sempre ha brillato come unico ideale del Granducato?
Myriam
Curatore della Storia