La Nuova Lot

Le Grandi Battaglie

 

La tregua prima, ed una certa collaborazione dopo con Honorius, permettevano a Nathamer di concentrare i suoi attacchi solo su Lot. 

A differenza di Honorius, Nathamer, avendo assoggettato molti regni e città, disponeva di un vasto esercito in cui la spina dorsale delle truppe era composta da Cavalleria pesante umana.  

Pur disponendo di vasti poteri, Nathamer decideva di conquistare Lot usando principalmente il suo esercito convenzionale.  

L’esercito di Nathamer era molto vasto e composto dalle molte razze che abitavano a ovest di Lot e tutte vengono utilizzate secondo le loro capacità e specializzazioni  

I primi massicci attacchi coglievano di sorpresa la città che solo con molti sacrifici riesciva a contenerli ed a respingerli.

Fino a quel tempo i difensori erano abituati a fronteggiare forze potenti, ma numericamente ridotte, mentre Nathamer ingaggiava con le forze di Lot vere battaglie campali utilizzando molte armi d'assedio.  

Il Consigliere Militare Normanno decideva allora di riorganizzare e fortificare un Presidio posto a NE della Rocca dei Venti e di affidarlo all’Esercito.  

Inizialmente il Presidio era poco più di un avamposto fortificato con una palizzata in legno, che serviva per dare l’allarme in caso di attacco, ma in seguito alle disposizioni date dal Consigliere Militare le opere difensive venivano migliorate.  

I primi scontri al Presidio si sono avuti con grosse pattuglie di fanteria composta da Nani di Fosso che Nathamer usava senza troppo preoccuparsi delle perdite.  

La prima battaglia si svolgeva con un attacco combinato di alcune compagnie di Nani di Fosso, armati di corte spade e scudi di legno e pelle rotondi, con l’appoggio di una compagnia di arcieri Goblin. Dopo un duro scontro le forze Attaccanti riuscivano a penetrare nel Presidio ed a incendiarlo.  

La ricostruzione del Presidio è stata molto più elaborata e le misure difensive si sono evolute per fronteggiare questo tipo di attacchi.  

Dopo alcuni giorni di piccole scaramucce, si è svolta una seconda battaglia in cui le forze di Nathamer hanno messo in campo, oltre che la fanteria e gli arcieri, anche catapulte ed alcune aliquote di cavalleria leggera.

Gli attaccanti non sono riusciti a conquistare il Presidio per il valore dei difensori, ma la struttura veniva nuovamente danneggiata.  

In rapida successione, per impedire un rafforzamento delle strutture difensive Nathamer sferrava un poderoso attacco e, mentre fanteria ed arcieri impegnavano le forze al Presidio, la cavalleria sfilava di fianco ed entrava in città.  

La prima battaglia si svolgeva ai Giardini delle Delizie dove la cavalleria si scontrava con aliquote dell’Esercito appoggiate da Leoni Rampanti,  Paladini,  Mercenari, cavalieri Neri e cittadini.  

Mentre il Grosso della cavalleria combatteva ai giardini un contingente raggiungeva la Corte, scendeva da cavallo e cercava di penetrare all’interno per rapire l’Infante.

A corte si accendeva un sanguinoso scontro tra i cavalieri ed i pochi presenti di guardia.  

Nonostante gli sforzi dei difensori, due cavalieri riuscivano a penetrare nelle stanze dell’Infante, ma le trovavano vuote e quindi ordinavano la ritirata.  

Le truppe di Nathamer in ritirata riattraversavano i giardini dove si accendevano altri scontri ed alla fine attraversavano il Presidio per tornare sulle posizioni di partenza.  

Lot aveva pagato un alto tributo di sangue in questo scontro ed allora si decideva un ulteriore potenziamento del presidio.  

Altre due battaglie si sono svolte al Presidio ed ogni volta le forze di Nathamer hanno messo in campo nuove armi (come i trabucchi) ma fino ad ora il Presidio è riuscito a resistere.  

Durante l’ultimo scontro è apparsa per la prima volta la cavalleria pesante, fortunatamente in numero ridotto, mettendo seriamente in difficoltà i difensori.  

Nonostante le dimensioni del suo esercito, il gran numero di perdite subite e la necessità di riorganizzarsi, costringeva Nathamer a sospendere i grandi attacchi e ripiegava su frequenti azioni di disturbo da parte di pattuglie che mantenevano sotto pressione il Presidio.