Forze di Honorius Avvistate

Data di Fondazione: 09 aprile 1998

 

Con "Forze di Honorius avvistate" vengono indicati dei particolari personaggi appartenenti alle truppe di Honorius che hanno avuto l'ardire di mettere piede nella Nuova Lot.

STORIA DI HONORIUS

Honorius, figlio di Hotalth, iniziò la sua carriera affiancando il padre come Veste Rossa presso la Torre del Vento della città di Quinalth.
Lo scopo principale del padre di Honorius era ottenere potere sulla città: decise così di tentare di sposare Lady Lynessa, la figlia di Celthigar, il Principe della città.
A suo favore il Mago aveva la massima stima da parte del Regnante; i due Maghi, padre e figlio, infatti, erano personalità di spicco a Corte.
Purtroppo, i piani di Hotalth svanirono quando seppe che la Principessa Lynessa era in partenza per Telthartown, dove il suo futuro sposo, il principe Theon, la stava aspettando. Decise così insieme al figlio, di tenderle un agguato nel tragitto che lei e le sue guardie stavano percorrendo, per rapirla e costringerla a sposarsi.
L’agguato si compì anche grazie all’aiuto delle genti del Nord. Durante l’attacco morirono tutte le guardie, ad eccezione della Guardia personale della Principessa che, con un colpo di spada, ferì gravemente Hotalth, consentendo alla Principessa di mettersi in salvo.
Il matrimonio, infine, fu celebrato e tutto procedette per il meglio.
Honorius, furibondo, portò il padre al sicuro e lo curò completamente. Appena si fu ristabilito, insieme attraversarono i Monti delle Nebbie e la grande Pianura Ghiacciata, dove raccolsero ed istruirono un gruppo di gente senza scrupoli e disposta a tutto, con l’aiuto della quale corsero all’attacco di Telthartown. Mescolandosi ad un gruppo di commercianti, entrarono dentro le mura della città e, dopo qualche giorno, attaccarono di sorpresa la Principessa che passeggiava ai giardini.

L’agguato causò molte vittime innocenti ma, fortunatamente, non ebbe l’esito sperato da parte dei due Maghi, che dovettero un’altra volta scappare.

Questa volta il Principe, indignato del loro comportamento, decise di inseguirli per porre fine, una volta per tutte, alla vita dei due terribili Maghi.

Finalmente arrivarono nella zona ove Hotalth ed Honorius, stavano tentando di riorganizzarsi in vista di un altro agguato.

Grazie ad una trappola i vari partecipanti alla spedizione (fra cui il Conte Thorm, il nobile Petrus ed il compianto Erik) riuscirono ad uccidere Hotalth.

Appena Honorius ebbe la forza di rialzarsi dal dolore per la morte del padre, smise di combattere ed usò la magia: scatenò una tempesta di ghiaccio, che paralizzò ed accecò momentaneamente i membri della spedizione, dandogli il tempo di scappare con il corpo del padre.

Il tempo passò e molti dei partecipanti alla spedizione furono chiamati per la fondazione di Lot.

Honorius, dopo un periodo di silenzio, si fece rivedere proprio in quest’occasione, con un esercito di quattromila Goblin pronti a lanciarsi nel campo di battaglia.

Dopo una cruenta battaglia, che durò ben due giorni, Honorius fu ulteriormente sconfitto da una piccola Lot, che, inizialmente, si era dimostrata senza forze e sembrava aver perso lo spirito d’iniziativa manifestatosi nei primi giorni della sua fondazione. Grazie all’aiuto della città di Telthartown, Lot era pronta all’ascesa e lo sconforto dei giorni precedenti fu subito dimenticato.

Nel mentre Lot si animava di sempre più nuove razze, Honorius tentò più volte di corromperle, anche se senza troppi risultati.

Cominciò con i Demoni, poi passò agli Umani, ma nessuna delle due razze accettò di essere schiavizzata da quello che per Lot era diventato il Signore del Male.

Ma il figlio di Hotalth ancora non demordeva e si preparava a sferrare l’attacco che avrebbe dovuto far battere in ritirata i lottiani … Honorius aveva fatto scuola dei suoi errori e sentiva sempre più intensamente l’odore di vittoria.

La guerra stava per avere inizio: gli Strateghi lottiani decisero di attirare Honorius verso i Monti e tenerlo lontano dalle pianure, dove era più facile conquistare la zona.

Il piano funzionò e la guerra ebbe proprio inizio sui Monti, dove Honorius guidò un numero enorme di Goblin ed Orchi; fortunatamente la scarsa organizzazione di queste creature consentì la vittoria del ben organizzato Esercito di Lot.

La battaglia sembrava apparentemente vinta dalla città.

Honorius, furente e senza più alcuna remora, scatenò la peste per le vie del Granducato.

La cura, dopo mesi di studi da parte di molte gilde lottiane, fu trovata e la Marina Ducale si fece in quattro per raccogliere la Spezia necessaria per guarire i malati.

Un grande senso d’altruismo si diffuse nel Granducato ed ognuno cercava di rendersi utile nelle cose che meglio sapeva fare.

Honorius però non aveva ancora concluso il suo attacco e mandò sul campo di battaglia il meglio dei suoi combattenti: i Cavalieri di Honorius, vere e proprie macchine da guerra, da lui stesso addestrate, che ottennero risultati in breve tempo costringendo l’Esercito ad arretrare paurosamente vicino alla città.

L’amata Dea Themis s’infuriò ed accorse in aiuto dei Cittadini; così, grazie anche alla nuova gilda degli Incantatori di Corte, Honorius fu nuovamente sconfitto.

Si era vinta una battaglia ma la guerra non era ancora finita.

Honorius rapì ed imprigionò molti lottiani, che solo dopo molti giorni furono trovati da alcune Guardie in perlustrazione nelle Fogne. Grazie a vari tentativi di Druidi e Maghi (quel putrido luogo era, infatti, protetto da un incantesimo) i prigionieri riuscirono a liberarsi. Sfortunatamente, quando tutto sembrava andare per il meglio, ci si accorse che Honorius stava organizzando un attacco alle spalle dell’Esercito ed, inoltre, si scoprì che molti degli stessi lottiani costituivano un pericolo, perché erano stati corrotti dal Male.

L’attacco finale stava per avere inizio.

Gli assalitori dall’esterno entrarono in città grazie agli infiltrati.

Tutte le case vennero difese e si scatenarono dure battaglie nelle abitazioni e per le vie del Granducato.

Il combattimento durò più giorni ed Honorius ebbe la meglio. La popolazione dovette battere ritirata nella Cittadella di Erik.

Fuori dalla nuova città si continuò a combattere. La battaglia passò di mano ad Horren, uno dei migliori condottieri di Honorius.

A Lot nel mentre rifiorivano le gilde, soprattutto quelle combattenti.

L’arrivo di Horren coincise con un periodo molto difficile per Lot.

In quei giorni nacque l’erede di Lot, l’Infante Uther Pendragon, e, proprio per il pericolo che il neonato potesse essere rapito, venne instaurata per ogni gilda la figura del Precettore dell’Infante.

Horren capì subito che il compito che gli era stato dato di uccidere l’Infante non sarebbe stato semplice, così s’ingegnò in un nuovo perfido piano: tentare di impossessarsi delle persone più affidabili per rapire il neonato.

Su Lot scese un periodo di terrore, difatti i Precettori non si potevano più fidare di nessuno, giacché tutti potevano essere potenziali nemici.

I tentativi di Horren furono molteplici, ma inutili e si dovette ricorrere ad un altro metodo per rapire l’Infante.

Nel mentre Honorius decise di riportare in vita le migliaia di Cittadini che si erano buttati dalla rupe e le strade del Granducato si affollarono di Zombie alla ricerca di vendetta, urlanti di dolore, che seminarono panico ovunque.

Fortunatamente l’amata Dea Themis, presa da un forte senso di compassione, mise tutte le anime in un calice intaccabile dal Male e lo diede da bere ai Soldati, perché potesse scatenarsi in loro la forza e la rabbia degli spiriti morti, per poi attaccare Honorius.

Finalmente ci fu tregua fra i due schieramenti, tutto sembrava andare per il meglio, quando Lot fu attaccata da un nuovo nemico: il malvagio Nathamer.

Da quel momento Lot fu attaccata sporadicamente da Honorius.

L’arrivo di Nathamer sembra quindi coincidere con la fine del dominio del Male da parte di Honorius, anche se la certezza che sia in alleanza con Nathamer è nel cuore di molti.

Ma la storia non è finita e finché Honorius sarà vivo il destino potrà essere modificato.

PERSONALITA’ DI HONORIUS

Honorius è il nemico di Lot che può essere considerato il più “Umano” nei suoi sentimenti: prova dolore e rancore ed è determinato nelle sue azioni.

Nathamer risulta più spietato e razionale di Honorius e forse proprio per questo, vista la sua potenza, Honorius negli ultimi tempi si è messo un po’ da parte.

Inizialmente, privo d’esperienza ha ottenuto molte sconfitte, ma in seguito è riuscito ad imparare dai suoi errori, per arrivare quasi a sfiorare la perfezione nei suoi attacchi.

Le cose più subdole le lascia fare ai suoi compagni e, da buon leader, riesce a farsi rispettare.

Certo, sotto quest’aspetto, potrebbe sembrare quasi un debole, ma non dobbiamo mai dimenticarci il male che ci ha fatto e quanto ne potrebbe ancora causare.

E’ bene allora, così come ha fatto Honorius, imparare dagli errori del passato; in questo modo potremo probabilmente sconfiggere e scacciare definitivamente il Male da Lot.

FORZE DI HONORIUS 

Cavalieri di Honorius

Horren

Maghi di Honorius

Skrondo

Demoni di Honorius

Demone