LA VITA DI...
Triventus

Quando si parla di chi fece la storia …

Difficile parlare di un umano che sembra da tempo scomparso in da chi sa quali terre inghiottito, difficile parlare di chi non si conobbe ma se udirono solo gli echi … narrare Vi posso riferire di fatti saputi di cui la storia ha saputo far memoria.

Tir na nog agus tir na mbeo
tir gan bran ar bith
tà si i gcein san iar thar bui
ar chòadach na Mara goirme

Terra di giovinezza e terra di vita
terra priva di dolore
lontana nell`occidente dorato
alta, ma da cui si vede il mare azzurro

Cosi comincia la storia di Triventus il cui nome fu scelto per ringraziare i tre venti Maestrale, Bora e Scirocco che aiutarono il padre Gantzel McMay a sconfiggere il cugino Ulderik che voleva invadere il Regno.
I genitori uccisi in un attacco di goblin, orchi e troll, il regno distrutto …. il nostro Tiventus assieme alla sorella Atmatattva, nell’anno in cui compiva 14 anni fuggirono in un peregrinare che li portò negli anni che passarono a vivere insieme con hobbit, nani, folletti, fate, elfi e mezzelfi, dei quali compresero molti segreti.

Fino a che giunse nel Granducato …..

“Giunsi a Lot nell’anno secondo della sua costituzione... conobbi la Nera Signora e ne fui attratto… ma di nuovo l’ansia di conoscere di più sconvolse la mia vita e partii… da quel luogo incantano quando la città era impegnata a combattere i lupi sui monti…
Ancora i miei passi conobbero il deserto dove trovai due amici che ancora sono con me. Mathaius il cammello e Rachel il falco.
Con loro percorsi ancora molta strada… ma l’attrazione per Lot si fece risentire e, con i miei compagni, varcammo le porte del Granducato per comprendere perché il fato ci avesse riportato lì…
I primi tempi furono difficili… ben conoscevo le usanze del luogo… ma è pur sempre difficile ripercorrere le strade con nuovi abiti…
La pronta accoglienza da parte di Auretta e Aniren mi fece comprendere che la prima strada da percorrere era l’espiazione. Trascorsi molti giorni al tempio pregando la Dea Themis affinché mi mostrasse la strada…sino al giorno che al Tempio vidi un angelo che aveva sembianze e movenze conosciute… era Atma, mia sorella, un lungo e forte abbraccio senza parole, come era sempre stato tra noi, mi ricondusse in famiglia dove ritrovai i nipoti Aimiil, Dikoi, Cladis, Wealt e Kiki che nel frattempo erano cresciuti e la famiglia era cresciuta…
Anche io ho adottato molti figli, quasi volessi espiare il mio più gran peccato... quello di aver abbandonato il mio unico figlio, che la grazia della Dea mi ha fatto incontrare nuovamente sulle strade di Lot… oggi si chiama Reptile…
Nel mio stare a Lot ho conosciuto molte persone, ho rivisto persone che avevo conosciuto in passato, mi faccio condurre dal fato per le strade in cui mi vuole condurre… e che ora sto percorrendo nella gilda dei Detentori dell’Arcana Saggezza, con una grande famiglia da seguire, i McMay Wineland, e con la responsabilità del Casato della Luna di Themis dell’umana stirpe di Azure.”

Egli fu personaggio di spicco nel Granducato di cui divenne Giudice convolando poi a giuste nozze con la Tutor delle Guide Iceba.
Matrimonio talmente bestiale che se ne trova traccia nella Biblioteca dei Detentori ….

“ … Notte di prodigi ... disse qualcuno all’ingresso del Tempio, che risplendeva della luce di mille e mille lanterne e candele, e delle stelle bianche dei fiori disposti per l’evento dell’anno: il matrimonio fra due insigni lottiani, il Giudice Triventus e la Tutor delle Guide iceba .
La cerimonia scorreva come un drappo di seta: gli occhi sognanti di iceba, sottile e semplice come un gelsomino, l’emozione di velluto di Triventus, gli alamari rosso sangue e lo sguardo galante del Giudice
Lebow, testimone della sposa, il mantello grigio e lo scintillio degli occhi del Sommo Detentore dell’Arcana Saggezza Althair, testimone dello sposo.
Fu al momento del pane di farro che una foschia leggera cominciò a salire ... quando gli sposi erano intenti al taglio rituale del pane della condivisione ... la luce si fece opaca, come nei sogni o nelle visioni ... erano le cento e cento candele, o forse l’aria calda della notte, o il fiato delle centinaia di ospiti ... il Tempio sembrò un alveare, un’arnia piena, un fiume di pesci, un campo brulicante di vite ...
Nessuno notò una ruga di sgomento negli occhi di Triventus, che teneva lo sguardo fisso d’incredula felicità sulla sua sposa. Fu allora che tutto cominciò a cambiare ...
L’apparenza si sciolse come la cera delle candele ... le fattezze mutarono ... al trascorrere degli sguardi tutto sembrava animato da una corrente di mutamento ...
Il Giudice
Lebow ... il suo volto suadente, gli sguardi galanti alle Dame ... erano quelli, ma ... sul corpo d’un gigantesco tacchino ...
Gli
Angeli presenti, i loro corpi longilinei ... ora avevano le parvenze di rosei fenicotteri ...
Il Capo delle Guide
BlueDwarf ... dritto ed elegante tra gli ospiti di riguardo ... la sua risata robusta di Nano ora era emessa da uno smisurato topo ...
E la Conestabile
Felicia, che proseguiva imperterrita il rituale, i gesti sicuri, il corpo fulvo e armonioso ... come una donnola ...
La Conservatrice della Storia Secolare
ardesia ... la sua organza ricamata s’era sciolta nelle spire sinuose d’un magnetico, terrificante pitone ...
Il Senatore Rettore dell’Accademia delle Razze
Lyra sedeva composta ... il suo bel volto di Mezzelfa sul corpo d’una piccola bertuccia ...
Il Presidente della Corte di Giustizia
Seya ... il suo volto composto, e la sua toga ... sul corpo pennuto d’un gallo ...
Il Gran Maestro di Cerimonia dei Sensali
Elenantinea, le guance rosee, gli occhi scintillanti ... ma le ali e il corpo compatto di piuma d’un gufo ...
Il Precettore Voce dell’Anello
WilliamJ, fiero in un angolo della navata ... come un mitologico centauro ... col corpo d’uno snello destriero
Il neo Giudice
Numenul ... la sua toga di Inquisitore ... ora volava sulle ali tenebrose d’un pipistrello ...
Il Sommo
Althair ... la sua tranquilla eleganza ora era il manto pezzato d’una mucca ...
Ma soprattutto gli sposi ... Triventus vedeva la sua amata in forma di
polipo .. ed iceba il suo uomo in forma d’ariete, poi di rospo ...
Eppure proseguivano, con la forza dell’amore, ad ignorare quelle visioni ingannevoli, sicuri oltre ogni apparenza
Fu all’esplodere degli applausi e della salve di <<Viva gli sposi!>>, in un clamore ferino che saliva fino al soffitto della navata - mentre mucche, pitoni, topi, criceti e galli si mescolavano alla nebbia ed all’alone delle candele - che ebbe luogo l’ultima apparizione ...
Uno
Gnomo, con un sorriso sardonico sul volto, apparve dietro agli sposi, volteggiando a qualche metro da terra.
Una sommessa risata, poi alcune note di musica stridulamente dolce ed infine una filastrocca irridente, mentre la folla antropomorfa e zoomorfa brusiva e friniva attorno agli zoomorfi sposi:

«Io di certo non potevo mancare, agli sposi tanta fortuna dovevo augurare
e se Triventus un polipo sposò, certo di peggio nella vita mai gli capitò.
I miei auguri da Ganam HellRaiser, lo Gnomo Illusionista».

Batté le mani e la foschia cadde, e cadde quel velo sottile davanti agli occhi dei presenti ... (cadde anche Numenul, perdendo le ali di pipistrello) ... tutto tornò come prima ... solo un ondeggiare di fiamma sulla parete conservava quel trascolorare d’illusione …”

E fu cosi’ che si ricorda il matrimonio di Triventus ed Iceba .

Il Codice Triventus
Il Giudice Triventus fu incaricato dai Nobili di redigere il Codice Penale e Civile che regolamenta la Giustizia nel Granducato e che porta il suo stesso nome .
Questo Codice e’ stato ed e’ colonna portante dell’operato della Corte di Giustizia, e’ viatico del buon comportamento di ogni cittadino del Granducato ed e’ composto da:
Codice di Procedura: ove sono descritti i componenti della Corte di Giustizia ed il loro modus operandi.
Codice penale: ove sono descritti tutti i reati criminosi passibili di pene punitive o detentive.
Codice Civile: che regolamenta il vincolo familiare in tutti i suoi aspetti, matrimonio, adozioni, divorzi e quant’altro interessi la parte civile.

Zefirya - Guardiana dell’Arcana Saggezza