STELLE DI LOT
Il Timoniere e la Sirena

Lot ha un passato marinaresco e, ancora oggi, molti vecchi abitanti dicono di sentire, in certe mattine, un vento salso come di mare remoto, ed alcuni ancora raccontano le gesta dell’intrepida Marina Ducale lottiana, i giorni eroici di canapi e di legni, di barche ben calafate, allineate come frecce sulla battigia, di metallo luccicante di sestanti, d’un mare turchese coperto da veli di nebbia color argento e punteggiato di piccoli isolotti color smeraldo, ove rari sostavano gabbiani, intenti nella caccia. Una grande costellazione racconta di quel passato indimenticato e racconta di una perdita e di un desiderio: la costellazione del "Timoniere e della Sirena".

Vasta e australe, essa sorge tra Estate ed Autunno in tempi successivi, come se le due parti che la compongono fossero destinate a non incontrarsi mai. La Sirena, ben visibili sono le stelle a forcella che ne disegnano la coda lucente, guizza dinanzi alla prua del Timoniere, figura dal profilo ardito, combattente e marinaio, il volto dritto contro il vento della sorte. Segue la sua Sirena, il canto proibito che lo spinge in là e ancora in là, senza limiti: mai più s’incontreranno nel giro dell’universo. Forse, come quel mare che mai più bagnerà Lot.

La leggenda racconta che il Timoniere, uomo coraggioso dal volto scolpito nel sale, si fosse innamorato della Sirena: essa cantava, a fior d’onda, una notte, poggiata a uno degli scogli che rendevano micidiale la navigazione tra le isole che, come costellazioni, animavano il Mare di Lot.

Il suo canto era denso di malinconia, d’una luce madreperlacea che avvolse per sempre il cuore del Timoniere. Egli dimenticò ogni cosa, il duro lavoro del mare, il Granducato, i viaggi frenetici alla ricerca della Spezia preziosa, unico rimedio alla pestilenza che in quei giorni travagliati affliggeva la città, e si diede a cercare la sua Sirena, notte dopo notte. Batteva quel mare a lui familiare, nemmeno usava bussole e sestanti: gli basta annusarne la fragranza salina per muoversi come i ciechi nel buio sicuro delle palpebre, come le dita nella tasca, e cercava quel volto e quella voce che gli erano entrati nella grotta dell’anima.

Il giorno che la Dea pianse ed il mare spazzò via le orde dei nemici del Granducato prima di ritirarsi per sempre lontano dalle terre di Lot, il Timoniere si destò in preda ad un’angosciosa inquietudine: l’odore del suo mare era cambiato, poteva sentirvi come una minaccia o, forse, era solo il timore d’un addio. Rabbrividì, il Timoniere, e raggiunse a passi veloci la sua barca, mentre le onde già si gonfiavano di furia e, da lontano, giungevano gli strepiti d’un esercito in marcia.

Quel giorno un cataclisma scosse dal profondo le terre: il cielo pioveva in lampi sulla spiaggia, le torri parevano rocce, ai piedi di montagne che sembravano torri. Il corpo di Lot fu aperto da brecce enormi, le terre urlarono, in preda all’orribile travaglio di far nascere il futuro e la vittoria. In mezzo a tutto questo il Timoniere navigava, indifferente alla morte ed al pericolo, cercando la sua Sirena.

Quando le terre si chiusero, come un anello, intorno al Granducato, quando il mare si ritirò per sempre verso Est, lasciando di sé solo un ricordo salino nelle mattine trasparenti, il Timoniere si trovò per sempre nell’esilio infinito della sua ricerca. E’ ancora lì, a battere il mare senza fine del suo impossibile amore. Ed il mare è pur esso lontano, in un altrove desiderato , "abbacinante supposizione di pesci e di navigli".


- Stelle -

Sirena:
(i nomi sono quelli delle Sirene in Greco)

Aglaofeme - azzurra

Aglaope - bianco/azzurra

Ligea - bianca

Leucosia - gialla

Molpe - bianca

Teles - gialla

Telsiope - giallo/arancio

Timoniere:

Kybernétes - il "nocchiero" in Greco, nonché padre della cibernetica, omaggio doveroso - rossa gigante doppia

Nòstos - ritorno in Greco - bianca

Algos - dolore in Greco - rossa

Thàlassa - mare in Greco - azzurra

Nàutes - marinaio in Greco - bianca

Pothos - "desiderio per l’assente" in greco - stella pulsar: le sue intermittenze illustrano bene il concetto di desiderio

Oinopa - epiteto omerico del mare "colore del vino" in Greco - rossa