LA STORIA DI LOT
Nuova Lot - Fiamme al Lazzaretto

In un tempo che fomentava odio e rancore, fuoco e sangue, catene e ribellione, sciocco era pensare che il sorriso potesse durare più di battito d'ali...
Sciocco era immaginare che il dolce ricordo di Abbar potesse allietare l'Animo dei fedeli a Themis per un tempo sufficientemente lungo a far dimenticare lo scontro.

C'era stato un movimento che da sempre aveva agito nell'ombra, giustificato da un ordine inopinabile e devastante, adepto spietato della forza più minacciosa e terribile… quella che si nutriva del terrore.

Con i più subdoli e terrificanti mezzi, dando sfogo ad un incontrollabile senso di distruzione, ma non ingiustificabile, a visione di figure avvolte dal cupo manto del dio, questo movimento ferì in maniera indelebile il rifugio delle genti più inoffensive del Regno.

Il fuoco che divampò tra le mura del Lazzaretto, propagandosi dal portone d'ingresso al tetto, lanciò gravi moniti alla vulnerabilità di ricoveri ed edifici comunemente pacifici ed inutili dal punto di vista tattico, e per questo, troppo spesso indifesi.

Se l'attacco alle Fate nella Taverna avrebbe dovuto insegnare la precarietà della consuetudine, l'incendio del Lazzaretto ammonì le anime di Themis sull'opportunità di svestire panni di fiduciosi ingenui per ammantarsi di un pesante tabarro di accortezza.

Forse la guardia non cessò mai, dall'inizio delle battaglie, ma sembrò mancare quella cura spropositata che i seguaci del Dio scuro tramutavano in inganno e crudeltà.

Quanto inciso nelle cronache del tempo, tracciò uno scenario amaro e sconfortante, per coloro che non approvavano il Governo del Conte Fantoccio.

Il rosso che dipinse le mura del lazzaretto accecò lo sguardo.
Il fumo che annerì il cielo soffocò ogni speranza di salvezza.

Poco, in effetti, riuscì a liberarsi dalle fiamme.

La riga di nero che segnò perpendicolarmente al suolo lo spazio sovrastante il Lazzaretto e l'accorata richiesta del Primo Cerusico, dama Debby, richiamò l'attenzione del Venerabile Heaven, il Semidivino compagno di Lady Sophia di Reinhart, Primo Signore dei Draghi della Luce...

Fu l'ancora di salvataggio per le anime che tentavano la fuga.

All'apice di quel 29° giorno, tra convulse voci e prepotenti grida, la fiamma del ricovero del Regno, venne spenta dal cono di ghiaccio del Drago Heaven intaccato a sua volta dal fumo nero, che non sedò però il rimpianto per la caduta di un ulteriore simbolo di pace del Gran Ducato.

..." Il Lazzaretto è stato dichiarato inagibile...poco è quello che i colleghi son riusciti a recuperare, giusto qualche medicamento e delle bende.
I pazienti sono stati sistemati nello spiazzo davanti al Lazzaretto in dieci tende, ma purtroppo le brande disponibili attualmente sono soltanto quindici; grave problema è quello dei medicamenti, difatti attualmente possiamo contare solo su quello che abbiamo nelle borse e a quelle poche cose che sono riusciti a trarre in salvo."...

Spinsero rabbia ed amarezza, queste parole, incise pubblicamente da Lord Leikele Naresarie, Mastro Cerusico, e stuzzicarono la vanità dei vili artefici.

I carpentieri vennero avvisati ed invitati a perlustrare la zona per una prima valutazione dei danni sotto l'attenta, sebbene scoraggiata, guida del Decano Chantel e del Precettore Trikyse.

Il caldo che bruciava la terra del Regno segnò nuove crepe sul suolo devastato dalla guerra...
Il fuoco che consumava lo spirito degli indomabili ed indifesi cittadini s'arricchì di una nuova vittima...
C'era da aspettarsi che l'ombra potesse celare ancora per molto, e per numerose altre opere, l'intento dei portatori di Caos e Morte...
Intanto, mentre privazioni e giudizi lanciavano il cuore dei Figli di Themis, un lieve bagliore riscaldò il volto degli "Eretici", arcuando la schiena ad osservar il firmamento dipinto dai colori dell'Unica.

Nelle ore che seguirono il 29° giorno, nei rifugi improvvisati, ma non per questo privi della più degna sacralità, il rito dei Chierici fu abbagliato dall'ennesima apparizione del Primo Sacerdote di Themis.

Il calore che avvolse le Anime allora presenti, la gioia di una visione più che gradita nei tetri giorni che annerivano il cielo del Ducato, il pensiero - ormai maturo - che non ci fosse più evento casuale che non tracciasse eloquentemente il cammino dei fedeli, furono sentimenti incalzanti, sussurrati a più voci e seppero trovare una ragione di speranza in più.
La fiducia per quanti ricercavano notizie sul Sommo Yerle, inghiottito da una misteriosa sparizione, venne improvvisamente alimentata.

A segnare l'avvento di Abbar, le righe di Lord Kelit, Chierico della Sacra Luce, testimone accorato della presenza del Primo «...non scomparso è colui che serve l’Unica, ma più presente di quel che sembra»! E questa misteriosa frase « ...non il Primo è colui che cercate ...sarà Sommo colui che troverete»!

Perpetuando il desiderio di conservare la fede nell'Unica, si era poi dileguato nella medesima aurea di simbolico misticismo attraverso la quale era apparso.

Tanto bastò a suscitare idee e congetture sulla cerca del Sommo Yerle, sulla sua fuga o cattura, sul significato del mistero che avvolgeva il suo viaggio.

Se la teorica considerazione che l'inganno avesse ancora una volta precluso la via dell'onore, in qualsivoglia struttura lo si decida di sistemare, fu avvertito quanto un vento gelido e preoccupante, la soffocata, ma, probabilmente, più sana convinzione che il desiderio di riflessione fosse la causa principale della fuga del Maestro, mantenne un riserbo allarmante.

I fedeli a Themis, avevano subito troppe volte il marchio infausto e ribollente d'ira dei Neri Adepti perchè potessero mantenere un adeguato e consapevole distacco dalla rabbia.
A buona ragione, seppero levigarlo le prediche e le testimonianze.

Come ebbe a riflettere il Chierico Maestro delle Sacre Fiamme, Sir Kataclo Eagleowl, chiuso nella preghiera e nella speranza da giorni e giorni:
"Ogni giorno esco dalla mia tenda con ansia a cercare tra le pergamene portatemi dal messaggero, una con la sua firma vergata. Ogni giorno esco dalla mia tenda chiedendo ai miei confratelli o chi lo conosca notizie riguardo la sua persona. Ma la risposta è sempre la stessa.
Le preghiere non sono ancora bastate per far si che il Sommo torni tra noi, eppure non poche sono state le manifestazioni della Dea ai Suoi Fedeli."

A fomentare i pensieri dell'Ambasciatore degli Gnomi Sidhe Shee, risuonarono potenti le parole enunciate da Abbar sulla sparizione del Sommo e che sfociarono in dubbi e silenti richieste...

" Che il Sommo sia alla ricerca di qualcosa? Che la Dea abbia chiamato il Suo più grande Fedele affidandogli una missione che solo lui può compiere?...
... Che voglia dirci di seguirlo per trovare la Voce della Dea nel Granducato?"

Oppure, come tracciò Lady Danu di Tire Nam Beo, il Chierico Custode dei Sacri Sigilli, nella lettera aperta allo stesso Maetro Kataklo, dopo aver individuato le parole "FRARVE... Gartrak!"...
" Verso Sud, dunque, mio Maestro.
Dalla Vecchia Torre, a percorrere il cammino che portò l'allora Sommo ad incontrare e combattere i Gartrak.
Una via da noi non conosciuta, percorsa quando le nostre strade ancora alla Dea non si erano indissolubilmente unite, ma della quale molto le mie orecchie hanno udito.
Non so a cosa condurrà questa via, né so quali pericoli potrete incontrare, ma le indicazioni ora sono chiare, la Dea, tramite il Suo antico figlio prediletto, ce la indica."

In grado di scoprire arcani misteri e seguirne le mistiche informazioni, il Chierico manifestò l'intenzione di intraprendere il viaggio, dunque, "Sulle orme di colui che fu Sommo per ritrovare colui che Sommo è"...

Accompagnata dal ricorrente sogno ed irresistibile presagio, la cerca della verità non era mai stata tanto agognata...
Per Lady Danu si trattava di una scommessa col fato... fato che, primo attore di un ordine generale e forzatamente prestabilito, contrapponeva alla dispotica supremazia del dio Oscuro l'energia spirituale dell'unica Anima recante il sigillo della Dea.

Themis doveva essere ricondotta decisamente entro le mura della Cittadella.
Il Sommo doveva essere trovato, per allargare il raggio d'umana equità sul Caos martellante.

Ma davvero ogni lembo di coscienza era stato preso in considerazione?
Era stato davvero adottato il miglior criterio per stabilire cosa fosse successo al Chierico Maestro?...
Se fosse davvero scomparso a causa di una ingiusta rapina umana compiuta dalle Orde della Distruzione? E mentre la Luce iniziava un necessario cammino, c'era qualcun altro che s'apprestava a muovere il passo...

Glenyller - Studioso delle Epoche Passate