RACCONTO DEL MESE
Missione ricognitiva ai Monti delle Nebbie
Sul far della sera, cantando e scherzando, un gruppo di Ladri faceva rientro a Lot dopo aver raccolto un lauto bottino durante un’incursione nella città di Dierania.

Allegri i Ladri, carichi di merce d’ogni genere, consegnarono orgogliosi al Palazzo della loro Corporazione la refurtiva avviandosi poi spavaldi alla Taverna, per festeggiare con ottimo vino e scommesse con gli amici.

Il Capo Mastro Galford, il giorno dopo, con calma iniziò a visionare scrupolosamente il bottino proveniente da Dierania ed a catalogare la merce mettendo come refurtiva di valore gli oggetti più pregiati e ponendo come refurtiva meno remunerativa altri pezzi, fra cui pergamene e documenti vari ancora chiusi da sigilli.

Dopo aver terminato la cernita, Galford si soffermò a curiosare fra le carte e, con stupore, scoprì, dopo averlo a lungo letto e riletto, che avrebbero avuto un lauto guadagno vendendole all’Armata Ducale in quanto preziosi dal punto di vista militare per la sicurezza del Granducato.

Detto fatto, prontamente convocò il Ladro Aronar e gli chiese di recarsi al campo dell’Armata Ducale con una missiva nella quale chiedeva esplicitamente tremila monete oro in cambio del prezioso documento.

Il Ladro Aronar, con timore e cautela, giunse sospettoso al Presidio ma, non fidandosi dei militi, s’intrattenne con il Maresciallo Ukhis ed il Maresciallo ROBOCOP e, con parole quasi sussurrate, spiegò loro che se non avessero accettato lo scambio, i Ladri avrebbero distrutto il prezioso documento; diversamente entro breve, avrebbero ricevuto una missiva con ora e luogo dell’incontro.

Nel giorno 22° del mese 7 ° dell’anno VI, il Maresciallo Ukhis, autorizzata dallo Stato Maggiore alla trattativa con la Corporazione dei Ladri, si recò al Belvedere, luogo convenuto per l’incontro.

Ukhis era accompagnata dal Fante Khoel e dalla recluta Jena, ed era anche era supportata dai Detentori dell’Arcana Saggezza, il Sommo Detentore Myriam e il Detentore delle Antiche Tradizioni Verde, che furono convocate per verificare l’autenticità dei manoscritti.

Un attimo di smarrimento colse il Sommo Myriam e la Detentrice Verde mentre osservavano le mappe, quando si accorsero che su una erano riportati i Monti delle Nebbie ma sull’altra mancavano. Verde e Myriam decisero di terminare la lettura dei manoscritti prima di trarre conclusioni affrettate e cosi fecero.

Il mistero che aveva messo in difficoltà le Detentrici fu presto dipanato, quando il Sommo Myriam prese visione dei contenuti dalla lettera allegata alle due mappe: una probabile minaccia incombeva sul Granducato proveniente da Dierania, minaccia portata da esseri assetati di potere.

Ukhis acconsentì di cedere al ricatto ed, avendo premura di tornare al Presidio per far visionare allo Stato Maggiore i documenti, consegnò la sacca delle monete d’oro con una smorfia di disprezzo allontanandosi in fretta dal Belvedere.

Era passata da poco la quarta ora dal picco del sole quando un gruppo misto composto da membri dell’Armata Ducale, nella persona di Ukhis, i Leoni Xerider ed Insey, lo Stregone Aranil, il Mago Rosso Dubbius, il Detentore Verde ed il Difensore Ranius, si allontanavano dal Presidio Militare con meta i Monti delle Nebbie.

Scopo della missione era scoprire quanto di veritiero ci fosse nelle pergamene avute dalla Corporazione dei Ladri.

Senza l’ausilio di cavalcature, e camminando di buona lena, il gruppo giunse in tarda serata alle pendici dei Monti delle Nebbie iniziando la salita.

Nonostante gli Explorator dei Leoni, mandati in avanguardia, e le Streghe che sorvolavano la zona con le loro portentose scope, il gruppo inaspettatamente fu fatto bersaglio di una sassaiola da parte di esseri non individuabili.

Leoni e Militi, passato l’attimo di sorpresa, reagirono prontamente mettendo in fuga i lapidatori e ferendone alcuni. Purtroppo contusi ci furono anche nelle nostre fila: Verde colpita ad un labbro sanguinava, Dubbius - il più grave - colpito alla testa ed Ukhis colpita al braccio.

Strada facendo, dopo l’incidente della sassaiola, qualcosa a terra attirò l’attenzione degli Explorator Xerider ed Aranil: una giubba di divisa rossa con i segni appartenenti per fattura ad un’Amazzone, recava le insegne di Dierania ed un involucro con il tipico odore di zolfo.

Poco distante trovarono un altro indizio: una carta usata per la “ Prova della Fiamma”, strumento che serve a valutare la qualità della polvere pirica.

Un’esplosione poco distante distolse l’attenzione dai reperti trovati e furono subito fatti partire gli Explorator mantenendo i rimanenti del gruppo protetti a distanza.

Sul luogo dell’esplosione videro figure umane e Goblin pronti a dare fuoco ad altre polveri.

Con prontezza Xerider lanciò una freccia incendiaria al carro che custodiva le riserve ed una grande esplosione colse di sorpresa i nemici, destabilizzandoli e lasciando i pochi superstiti in balia dell’Armata Ducale e dei Leoni.

Dei nemici nessuno rimase in vita per essere interrogato quindi procedettero all’identificazione e alla perquisizione dei cadaveri, quasi tutte Amazzoni con la particolarità di avere un seno solo.

Mai visto prima di allora un tale tipo di popolazione nei territori di Extremelot.

Data degna sepoltura ai cadaveri, mentre il gruppo si organizzava per riprendere la marcia del ritorno, il Brigadiere Ukhis alzò gli occhi casualmente al cielo stellato e chiese lumi alla Precettrice Verde su di una costellazione di cui non conosceva l’esistenza e che vedendola, per la sua conformazione, richiamava alla mente due spade incrociate a difesa di una città, simboli familiari all’Armata Ducale; Verde osservando scrupolosamente la costellazione, disse che le rammentava le insegne del Conte Petrus. Il Brigadiere ne chiese subito lo studio da parte dei Detentori memorizzando la posizione rapportata alle altre stelle e costellazioni conosciute.

Sudati e provati, la comitiva si apprestò al rientro.

La notte illuminata dalla luce delle stelle, e la lieve brezza che accarezzava i visi un po’ assonnati del gruppo, fece sì che arrivassero al Granducato soddisfatti.

La missione ebbe esito positivo sventrando il tentativo di sfondare la barriera naturale dei Monti delle nebbie, forse, erano solo prove di preparazione ad una guerra ben più devastante.

Minoan - Detentore Precettore