RACCONTO DEL MESE
La Saggia e il Drago

Non so il motivo per il quale non ho scritto prima questo racconto…forse perché ritenevo tenero cullare questo ricordo solo nel cuore e nella mia mente…ma oggi, voglio poter condividere questa mia grande gioia, anche con Voi…con Voi che leggerete questo racconto…e che spero troverete di Vostro gradimento.

In una notte serena, mi trovavo a passeggiare, nei pressi delle mura di Lot con i due Signori dei Draghi Haruka, Korigard e il Lanciere dell'Esercito Ducale DrakoDj. I discorsi erano tra i più svariati, ed era un vero piacere passeggiare…un lieve soffio di vento ci sfiorava…e gli animi erano sereni.

D’un tratto però, tutta la serenità svanì…per lasciar posto a preoccupazione…in lontananza si vide una carrozza rovesciata, in fiamme…mi voltai verso i Signori dei Draghi, i loro visi erano impassibili…cercai allora lo sguardo del Lanciere, preoccupato come il mio…di corsa ci portammo vicino al carro, per vedere se qualcuno necessitava d’aiuto…un sospiro di sollievo non scorgendo nessuno all’interno.

Ci portammo ai lati del carro, ancora visibile la nobile fattura e controllammo con sguardo vigile tutt’intorno…tutto taceva, solo il crepitio del fuoco rompeva il silenzio…quello che mi lasciava esterrefatta era la totale indifferenza dei Signori dei Draghi…come se già sapessero tutto…e mentre questi pensieri affollavano la mia mente, la mia attenzione fu richiamata da Sir DrakoDj che in lontananza vide una piccola figura avvicinarsi barcollante a noi.

Non riuscii a capire di chi si trattava fino a pochi metri…nonostante la luna era luminosa in cielo e il fuoco era ancora bello vivo…era un bimbo, con il volto ricoperto di fuliggine…corsi da lui, mentre il Lanciere controllava se c’era qualcun altro intorno, a stento respirava…presi la borraccia dalla mia borsa e lo aiutai a bere…un sorriso gli illuminò il volto…ci guardammo a lungo negli occhi, tentai di comunicare, ma non rispose a nessuna delle mie domande…mi cadde l’occhio sulla sua mano, nella quale stringeva una lettera, la stringeva così forte da aver le nocche bianche. Ebbe un sussulto, mi diede la lettera e smise di respirare completamente…ogni tentativo si dimostrò vano e….spirò.

Guardai i Signori dei Draghi…anche in quest’occasione rimasero freddi e distaccati…sentivo che solo DrakoDj mi capiva…e mentre mi perdevo in quelle riflessioni…non mi accorsi che il corpo del bambino era scomparso, non era più tra le mie braccia.

Non mi restava che aprire la busta, e così feci…dall’interno scivolò nella mia mano un pugno di sabbia…rimasi stupita, non trovavo alcun nesso logico…il vento nel contempo si rafforzava…creando un turbinio con la sabbia…e come per magia formò un antica pergamena.

Il volto dei Signori dei Draghi mutò…passò dallo stupito al compiaciuto…la pergamena riportava una particolare scritta…che all’unisono ripeterono i Signori…”…Siete i Prescelti…”.

Mi voltai in direzione di DrakoDj e sorrisi…era come se nella mia mente, un’opera prendesse forma…e piano piano iniziai a capire.

Alle nostre spalle si aprirono due portali…i Signori dei Draghi c’invitarono a scegliere uno dei due da percorrere …e da vero Cavaliere, il Lanciere mi fece scegliere per prima…presi quello di sinistra e salutando i tre compagni d’avventura, socchiusi gli occhi e dopo aver preso coraggio m’incamminai.

Riaperti gli occhi, mi ritrovai su uno stradone…mi sentivo pensante, sentivo il mio mantello e i miei vestiti appiccicati alla mia pelle…tutto questo per la forte umidità e la fitta nebbia. Mi incamminai per quella strada…guardandomi in giro incuriosita…notai una figura in lontananza, sentivo che non era pericolosa e senza esitazione le andavo incontro.

Dopo un inchino si presentò, mi disse che era il Messaggero e che c’era qualcuno che in un castello poco distante mi attendeva…sorpresa e incuriosita dalle sue parole riprendemmo il cammino insieme…le mura del castello si facevano sempre più vicine e imponenti…quando finalmente giunsi le sfiorai, come se credessi che tutto quello che mi stava accadendo fosse un sogno, i miei polpastrelli per via del muschio si bagnarono, e ne fui felice…voleva dire che era tutta realtà.

Entrammo e percorremmo molte stanze. In base a queste e a cosa vi era all’interno, mi fece delle domande ben specifiche…passarono diversi minuti e ci ritrovammo davanti ad un’altra grande porta…il Messaggero si fermò, si voltò e con un sorriso l’aprì.

Alla vista, la mia bocca si spalancò…era una biblioteca, una delle biblioteche più grandi mai viste…mi stropicciai gli occhi…e ridendo di felicità ritornai a guardare il Messaggero che aveva ripreso la mia attenzione con una domanda che mi sorprese molto “Vi renderebbe felice poter consultare tutti questi tomi? E magari in buona compagnia?”…ovviamente era come chiedere ad un bambino se gli piaceva la cioccolata…ma la parte della domanda “…E in buona compagnia?” echeggiava nella testa…non capivo a chi si riferiva.

Notai che dalla parte opposta di dove eravamo vi era un'altra porta, che accompagnata da uno scricchiolio, lentamente si apriva…e i miei occhi riuscirono a vedere la creatura più amabile mai vista…era un Drago Ferie che timidamente avanzava…i miei occhi si fecero lucidi…non sentivo e non vedevo più nulla attorno a me…c’ero solo io, il Nobile Drago e il suono della sua risata, simile a 1000 campanellini d’argento.

I Ferie sembrano in tutto e per tutto dei Draghi in miniatura fatta eccezione per le ali, che sono simili a quelle delle libellule o a quelle delle farfalle, ed il fatto che sembrino sorridere in continuazione (a tutti gli effetti non è che sembrino sorridere, più semplicemente sorridono).

Nepomuk, questo è il nome del Drago, mi scelse, ebbi questo onore…mi scelse per divenire Suo Cavaliere…creando così un legame inscindibile.

Valuccia - Sommo Detentore dell'Arcana Saggezza