Numero 17 |
Anno VI - Mese 10° di Lot |
~~~ Le Gesta di Lot ~~~
CAPITOLO 8
Attacco ai Giardini
Erano
trascorsi solo pochi giorni dall’aver appreso queste informazioni quando una
mattina, ai Giardini delle delizie, si incontrarono il Sommo Althair ed il
Protettore Stubborn. I Giardini come sempre riecheggiavano del vociare di gente
allegra e in quella mattina soleggiata i due iniziarono a parlare di
un’imminente spedizione nella Vecchia Lot; il Sommo Althair chiese a Stubborn
l’aiuto e l’apporto di due Dravànje della Corte dei Miracoli e questi
acconsentì senza esitare.
Mentre
i due si mettevano d’accordo sui tempi e sulle modalità d’intervento si
sentì un sibilo fendere l’aria, seguito da un tonfo. Tutti si guardarono
attorno: il Protettore Stubborn giaceva a terra con una freccia conficcata nel
petto. I presenti accorsero increduli e sgomenti verso il Protettore.
Mentre
alcuni chiamavano prontamente un Cerusico, preoccupati per le condizioni di
Stubborn, altri videro un Goblin scappare furtivamente. Il Protettore ferito
venne immediatamente curato e pochi minuti dopo i Cerusici informarono i
presenti che era fuori pericolo, notizia che fu appresa con notevole sollievo.
Il
Sommo Althair, dopo essersi accertato che le condizioni di salute del Protettore
Stubborn erano buone, cercò di capire chi poteva essere stato ad attentare alla
vita del Protettore della Corte dei Miracoli.
Dopo
attente indagini, risultò che il Goblin che aveva scoccato la freccia e che era
scappato era una guardia scelta addetta alla veglia del sarcofago di Hotalth, il
padre di Honorius. Ogni cosa faceva supporre che lo svolgersi della vicenda
stava diventando sempre più pericoloso.
Le
forze di Honorius, venute a conoscenza delle ragioni delle precedenti
spedizioni, stavano organizzandosi ed agendo in modo tale da cercare di fermare
qualsiasi tentativo d’avvicinamento ai fatti ed alla Storia che avevano
preceduto la nascita di Lot.
Ma
il desiderio di conoscere e la forza dei lottiani avrebbero certamente prevalso.
Berenice, ex-Adepto dell'Arcana Saggezza
***