Tutto cambia, tutto scorre, tutto si muove.
Chi lo sa se è stato il caso, la fortuna, il destino, il volere degli Dei, e dei loro figli, che talvolta giocano con le nostre esistenze come se fossimo in delle complicatissime trame che, passando per il caos, ci portano all’equilibrio.
Tutto cambia.
In quel periodo Lot e la sua struttura sociale mutavano. Gran parte delle gilde
storiche cambiavano la guida e la città si trovò con una generazione
giovane di responsabili che tentavano di affrontare, con maggiore freschezza,
le novità che loro malgrado stavano investendo tutti.
I Maghi si divisero in tre allineamenti secondo l’influsso delle lune e a Sud, i fedeli a Simeht, cacciati da Lot, si riunirono intorno ad una Vecchia Torre consacrata all’Antitesi, lontana miglia dalla Cittadella, dove studiando quella che chiamavano Genesi Oscura crearono proseliti e organizzarono una loro forza armata.
I Cartografi di corte vennero comunque incaricati di creare le mappe di quelle terre e, durante i sopralluoghi, il Cartografo e Curatore della Storia Jigoro trovò una mostrina militare che di certo apparteneva all’esercito di Nathamèr.
Un manipolo di volontari, capitanati dai Cavalieri Erranti, partirono fiduciosi alla ricerca del mare di Lot, o meglio alla ricerca di quanto si pensava fosse rimasto delle Antiche Acque.
Nulla accade per caso.
Non a caso il Principe delle Tenebre Sofronia uccise il terzo maestro di spada
di Nathamèr: Lorighel.
Non a caso è Lord Magno per primo a portare il verbo di Simeht a Lot.
Lord Magno che fu per lungo tempo Cavaliere Nero.
Non a caso il braccio armato delle schiere dei suoi seguaci, Lord Cratere, fu
a sua volta Principe delle Tenebre.
Non a caso entrambi per un periodo portarono al dito l’Anello del Fato
e, di certo, non per caso proprio in quella Vecchia Torre si recavano e le parole
dell’Antitesi furon loro chiare.
Lì il legame tra Nathamèr e Simeht è nebuloso ma non imperscrutabile,
mascherato dalla rottura del Vaso del Caos e dalla nebbiolina che mai abbandona
quei luoghi.
Da molto tempo l’ipotesi che Lot
fosse dentro una morsa non abbandonava gli studiosi.
Si pensava infatti che da Tauand, l’unica città in mano al perfido
Nathamèr, si diramassero una serie di manieri che circondavano Lot per
tre quarti. In questi manieri vi erano stregoni fedeli al maligno e che, di
certo, non professavano il culto di Themis.
La parte non controllata dagli stregoni
di Nathamèr è quella a Nord della città: i Monti delle
Nebbie.
Ma si sa, quello da sempre è terreno di Honorius, più di una volta
alleatosi con Nathamèr per far cadere la città.
Ma ancora nulla di storicamente fondato permetteva di verificare questa teoria,
il ritrovamento della Vecchia Torre era solo un tassello che lentamente mostrava,
o nascondeva, un mosaico ben più ampio.
Restò comunque la profonda inquietudine
che pervadeva i Lottiani e chi li guidava.
La Baronessa Astarte, madre di Cratere, era combattuta se seguire il figlio
e il Conte Thorm non riusciva più a vivere serenamente.
L’urgenza di prendere una decisione e debellare gli eretici minandone le fondamenta era però chiara ai più.
Il Conte Thorm venne sfidato a duello dal
Cupo Re Cratere, suo vecchio amico. La sfida venne accettata e il giorno XI
del mese II dell’anno VII Thorm sconfitto cadeva sotto i colpi del Vampiro.
Ma la sua anima venne prontamente resuscitata in nome di Simeht e da quel momento
iniziò il vero e proprio cambiamento.
Myriam
Sommo Detentore dell'Arcana Saggezza