Ode
a Lord Thym
Se il tempo s’avviluppa
e si dissolve
all’umano senso uso e consomato,
pel non morto, Cronos non evolve
che lo scorrer appare immutato.
Rio glaciale di nulla fatto
e fermo,
rami contorti e ripiegati,
respiro roco ed inermo,
dense nebbie e spirti ingannati;
Questo è il regno dell’arcano
dove Voi volgete il guardo
e ove siete principe e sovrano
e del cupo buio fate baluardo.
Come posso afferrare, io umano
il sottile essere di materia voto,
di come si spegne lontano
ciò che di sviluppo è immoto.
Di carne sono fatto ed impastato
e difficil mi pare lo Vostro mondo
là dove l’esser è col divenir mescolato
ed il futuro fuso col passato profondo.
Un fruscio nella notte nera,
questo segno Vi distingue,
là dove cupo silenzio impera
di oscure fredde ombre pingue.
O Voi che del cielo fate strata
che di battito d’ali fate cammino
la Gente di Lot Vi sia grata
che l‘orizzonte avete fatto vicino.
Dei Draghi foste Capo e Condottiero
maestosi esseri della luce forieri,
e foste Duca grande, a onor del vero,
Signor di castelli e manieri.
Vi sia di compagnia e conforto
questo saluto sincero ed ammirato
dei bardi tutti di me che lo porto
che della Vostra stima si è onorato.
Sappiate di essere nei nostri
cuori,
quale grande esempio da riportare
per ciò che ha dato ai Drachi onori
per le grandi gesta da ricordare.
Vi piaccia di esserci amico
ancora
di esserci vicino qual fratello germano
che l’amor per le lettere Vi onora
come per il Grande Oscuro arcano.
A presto, dunque Grande Nobil
vampiro
per le strade di Lot ed il Contado vasto
che Vi sia a manto dei Drachi il respiro
che il fato faccia con Voi amabil incastro.
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Narvalo - Bardo
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