Tra le braccia del Padre 
Tra le braccia del Padre
L'Altare Nero
| Prologo: | arrivare al Tempio Oscuro e trovarsi di fianco all'Inquisitore. Se la sua fede non fosse stata sincera probabilmente la morte.
Invece, addirittura, del semplice battesimo nel suo nome, l'invito a far parte dell'elite del padre... |
Kahalany 
[Ingresso] { S'avvede della figura di MALANTHAN allontanarsi senza aver infine ricevuto il permesso . } C'è ancora qualcosa che dovete imparare. . . { Sussurra a voce bassa mentre sentendo bussare s'avvicina alla porta su cui posa ambo le mani ed applicata una moderata pressione tira verso sé creando un varco sufficiente ad osservare chi Vi sia di fuori . Lo sguardo si sofferma prima su NADSU quindi su ELISHEBA . } Vostrae Animae In Simehtis Nomine Ardentur. . . Motivo della Vostra visita alla sua casa?
Nadsu 
[Esterno/Ingresso] <<si volta scattosamente richiamato dalle parole di Elisheba, che lo fan trasalire.>> Io . . ecco. . io io . .<< balbetta, prima di chinare il capo e prostarsi in ginocchio.>> Il mio Padrone mi ha detto di venire qui. Il mio padrone vuole che io venga purificato. Il mio Padrone dice che devo render omaggio al Suo Padre, ora anche mio Padre. <<estende tale spiegazione anche a Kahalany, che teme di guardare in volto.>> derty 
[altare nero] <compie ancora qualche solcata prima di giungere innanzi al monolite, il capo sempre basso volto verso la soffuse fattezze del pavimento che poco si riescono a distinguere data la presenza della nebbiolina che ne cela il marmo. Ancor prima di vedere Kahalany ne percepisce l’aura, non alza il capo e neanche le concede saluto verbale, alza appena la sua aura in modo che questa possa accorgersi della sua presenza. Ametiste spire si dipartono dai piedi andando ad avvolgere morbidamente il busto, le gambe si flettono di colpo mentre le ginocchia con un leggero tonfo trovano il suolo, la testa si china ancor di più mentre la schiena rimane rigide. Solo adesso le labbra immobili fino a quel momento si schiudono verbiando una piccola preghiera volta al padre> Mio Signore, tu che tra i Potenti sei il più potente, fa che io possa far conoscere a chi ancora rimane accecato da false ideologie la tua sola unica verità. Fa di me tuo umile strumento…
Elisheba 
[Esterno/Ingresso] <Gli occhi saettano inquieti e feroci su KHALANY> In honorem Simehtis. Ero venuta qui per pregare in pace. ma nemmeno alle soglie del tempio, sento già il fetore dell'eresia.. <commenta mentre lo sguardo fa saettare su NADSU> ditemi. <commenta osservandolo in ginocchio, con occhi feroci e famelici> voi siete fedele al padre, perchè il vostro padrone ve lo ordina? <chiede cortese e melliflua a NADSU> Kahalany [Ingresso] { Aura percepisce distintamente alle proprie spalle . Non si volta lasciando la propria attenzione sulle due figure che sostano all'esterno del Tempio osservandole da quello spiraglio creato nella porta . S'iinalza anche l'Aura dello SPIRITO lasciando che tentacoli d'indaco colore si dipanino dal proprio corpo . Appena qualche istante in cui il colore dei tatuaggi sulle gote si tingono di un blu scuro per poi abbassare nuovamente l'Aura . Al saluto di ELISHEBA risponde cortese chinando il capo . } Vogliate scusarmi sua lama, non Vi avevo riconosciuta . In quanto a Voi. . . { Lascia cadere il discorso sentendo le domande di ELISHEBA lasciando a lei la parola . } Nadsu [Esterno/Ingresso] Mia Signora, perdonate il mio ardire, ma non di Eresia io sono Vessillo. <<persiste a mantenere il capo chino, i capelli che gli occultano il volto.>> Ma nemmeno mi fregio del titolo di Fedele. Il mio Padrone vuole che io mi voti al Padre perchè sia degno di servirlo. <<nel tono si può percepire una nota di sottomissione>> derty [altare nero] <le labbra si adagiano nuovamente l’una sull’altra in modo da serrarsi completamente cosìcche l’aria ispirata ed espirata prendi l’unica via delle narici, aiutandosi con le mani si rialza il piedi, lentamente il mento si inarca verso l’alto e le palpebre di spalancano così da consentire al suo attento sguardo di vagare sulla maggior parte del tempio, poche figure non troppo distinte perché sono distanti dalla sua posizione, avanza quindi di qualche passo potendo essere visibile a chi è all’interno della casa del padre, mentre scende la pedana che innalza il monolite simbolo di immensa sacralità concede saluto ai presenti alzando la voce quel tanto che le basta per essere udibile da tutti> Siate benedetti nel nome del nostro Sommo Signore <un leggero inchino del capo verso Kahalany mostrando così il suo rispetto poi il capo ruota di un po’ abbracciando con lo sguardo gli altri presenti in modo che questi possano sentirsi inglobati nel saluto>
BlackVenom una volta dinanzi la porta del tempio nota delle presenze ferme lì dinanzi...."gloria all'Unico" profera...fissandoli e attendendo una risposta... Elisheba [Esterno/Ingresso] <un cenno rispettoso del capo in direzione si KHALANY, rispettoso> non dovete mai chiedermi scusa, ai monaci è legittima qualunque cosa , per quel che mi riguarda. <deferenza nelle parole, mostra la guardiana inquisitrice mentre rialzandosi dall'inchino, ritorna con lo sguardo su NADSU> pertanto non siete un fedele. Ma volete Onorare il padre solo perchè qualcun'altro essere meschino ve lo comanda? <chiede mostrando la possente dentatura> L'impulso alla fede deve provenire da qui!! <tuona facendo cozzare la sinistra guantata in direzione del cuore, coperto dalla corazza della completa, mentre la falce che prima teneva puntellata al terreno adesso solleva sulla propria spalla destra> Cosa avete da dire in vostra discolpa?! Kahalany [Ingresso] { Solo un leggero alone d'indico colore avvolge il piccolo corpo che ancora si lasci a ridosso della porta a lasciarla scostata . Volta il capo alle proprie spalle nel sentir il saluto di DERTY . } Vostrae Animae In Simehtis Nomine Ardentur Suo Monaco. . . { Risponde quindi cortese all'inchino postole per poi tornare a rivolgere la propria attenzione su NADSU a cui si rivolge con tono pacato . } Invero se volete decidere di avvicinarVi alla strada dell'Unico dovreste essere Voi stesso a desiderare tale avvicinamento { Osserva il gesto di ELISHEBA annuendo . } Esattamente come la Sua Lama dice . { Si rivolge quindi all'inquisitrice . } Vi ringrazio, ma avrei dovuto prestare comunque maggior attenzione, giacchè la Vostra presenza al Tempio è sempre ben accetta . { Discosta lo sguardo da quelle due figure udendo il verbo di BLACKVENOM . } Siate benetto in Suo nome fedele . . . Nadsu [Esterno/Ingresso] Il mio Padrone non è meschino, il mio Padrone è Magnanimo. Egli stesso mi ha assicurato che il Padre avrebbe avuto pena di un miserabile come me. <<pauseggia, ricercando le parole più adatte.>> Sono qui per essere battezzato in Suo Nome, nel Nome del Vero ed Unico Padre Misericordioso. Mai ho asserito di rinnegarlo, ma sarebbe fatto ancora più grave se io, senza il Suo Volere, mi autoproclamassi Suo Figlio. <<sol ora alza il capo, ruotandolo pacatamente verso Kahakany.>> Il Padrone mi ha giudato, ma io stesso Voglio avvicinarmi al sentiero di Fede che in questo Tempio risiede. derty [navata centrale] <resta silente mentre le orecchie puntute si drizzano curiose come a cercar la fonte delle parole, allunga il collo mentre lo sguardo cerca di andare a vedere al di là del portone, le mani si incrociano dietro la schiena mentre i passi diventano sempre più curiosi. così l'elfa si avvicina verso l'ingresso BlackVenom con lenti passi si avvicina alla porta...cercando di entrare all'interno della casa del Padre....rimane silente dietro i presenti ascoltando il loro proverbiar... Elisheba [Esterno/Ingresso] il vostro padrone vi ha redento? <chiede a NADSU> forse che egli sia un redentore? <commenta lasciando le parole in sospeso, facendo ruotare la falce su se stessa, sulla propria spalla> In ogni caso... <commenta inclinando il capo> Ditemi di grazia quale sia il nome di egli. e sopratutto perchè ne siete lo schiavo. <digrigna leggermente i denti dicendo> Non sapete che un essere vivente o non che sia, debba essere solo schiavo al padre?!!! <infine tuona memntre i denti fa cozzare tra loro, producendo un inquietante rumore, poi gli occhi si rivlgono su KHALANY affermando> la fedeltà, nelle terre esterne è un concetto alquanto relativo <poi su DERTY> In honorem Simehtis <un cenno del capo rispettoso verso colei compie> Kahalany [Ingresso] { Dischiude maggiormente adesso la fessura creata prima nel sentire distintamente i passi di DERTY avvicinarsi all'ingresso, dimodo che anch'essa abbia la possibilità di vedere quanto accade . Non accenna tuttavia a muoversi dai pressi della porta mentre ascolta con attenzione l parole di NADSU . } Ebbene le Vostre parole avevano detto cose differenti pochi attimi fa quando diceste essere volere del Vostro Padrone quello d'avvicinarVi alla Fede del Padre . Se è lecito domandare dato che domandate di voler entrare nella Sua casa, chi è il Vostro Padrone? { Domanda cortese per poi volgere un cenno d'intesa ad ELISHEBA nel sentir le sue parole . } Labile è, come ben dite, entro le mura il concetto di fedeltà. . . forse non è stato insegnato quell'incondizionato desiderio , passione, orgoglio e volere nel servire solo chi la Verità predica. . . { Volge quindi uno sguardo a BLACKVENOM che osserva cercare di intrufolarsi tra i vari presenti per entrare nel Tempio sebbene nulla dica vers'egli . } Nadsu [Esterno/Ingresso] <<gli occhi ruotano in favore di Elisheba, il volto con espressione a tratti assente, provata.>> Continuate ad imputarmi parole che io non ho pronunziato. Il Padrone non mi ha Redento, bensì ha asserito che il Padre mi avrebbe accolto tra le sue braccia misericordiose. E non sono schiavo del Padrone, giacchè io stesso ho scelto di servirlo ed alcuna catena mi vincola a lui. <<deglutisce.>> Lui mi appare in sonno, mi consiglia e mi sta iniziando alla sua prossima venuta, perchè io sono il tramite, suo mezzo. <<nuovamente su Kahalany infine.>> E' volere sì del mio Padrone che mi avvicini alla Vera Fede per esserne degno suo, ma concesso mi è stato il libero arbitrio. Ribadisco: il Padrone mi ha guidato, ma mia la volontà. derty [ingresso] Padrone <alza le sopracciglia cercando di capire, ma poco chiare le idee fattasi in così poco tempo e in così poche parole percepite sebbene attente erano le sue puntute orecchie. le labbra nuovamente si incontrano rimanendo silente così da poter sentire altre parole in modo che possa capire di più> BlackVenom stanco di sentir il loro proferar si fa avanti..."è possibile entare nella casa del Padre?" lieve il suo tono e china la sua testa in segno di rispetto verso DERTY e KAHALANY Elisheba [Esterno/Ingresso] oooohhhh!! allora è tutto chiaro! < feroce commenta mentre alla falce sulla spalla destra fa compiere un altro giro con la medesima mano> bene bene bene... allora , questo padrone, vi appare in sogno. Vi dice cose ambigue, vi rende un suo inizato, un suo strumento, quasi questa cosa fosse un entità astratta <gongola il capo, annuendo come se stesse approvando il dire dell'umano, con convinzione, quasi ne fosse persuasa, sorride pure, apparirebbe gentile> e questo padrone, dovrebbe venire presto.. si ecco, è una cosa un poco contorta, sapete, non me ne capacito tanto bene. <si schiarisce la voce> questa cosa, persona, padrone, come voi lo chimate, ha percaso un paio di ali variopinte, emana tanta luce ed è piccola così? <avvicina il pollice della mano sinistra all'indice, lasciando tra i due un poco di spazio> ah, perchè se così fosse, voi sareste il prescelto! <ironica commenta , senza che però la voce ne risenta. rimanendo seria> Kahalany [Ingresso] { Annuisce alle parole di NADSU accarezzando con lo sguardo la sua figura mostrando vers'egli anche un lieve sorriso accondiscendente che gli rivolge . } Anche io arrivai alla Casa del Padre la prima volta per avere risposte alle mie domande giacchè la colei che servivo avevo trovato in errore più d'una volta . Ma venni anche io instradata da parole altrui sulla strada della Verità che è divenuta la mia strada . Instradata alla Sua Volontà che è divenuta la mia volontà. . . { Volge un istante il capo nel sentire la parola appena sussurrata di DERTY annuendo anche vers'ella per poi tornare su NADSU . } Ma il Mio avvicinamento fu MIA { Quella parola rimarca . } volontà, non di un Padrone che tentava di instradarmi, io ascoltai parole in cui risiedeva la Verità . Parole che mi mostravano quelle bugie a cui credevo per quello che erano. . . { Fa una breve pausa per poi riprendere . } Ebbene detto questo e capito che il Vostro libero arbitrio è salvo come è giusto che sia. . . Vi domando nuovamente, il Vostro Padrone chi è? Se Voi siete uno strumento nelle mani di questo Vostro Padrone, io lo sono nelle mani del Padre, come anche Lei { Un lieve cenno del Capo ad indicare DERTY . } Aiutateci a capire e a dissipare quest'alone che rende poco chiare le Vostre intenzioni. . . Nadsu [Esterno/Ingresso] <<scuote il capo alle parole della mannara, diniegando>> Non è un Dio ed io non sono un pazzo. Sì il Padrone è un Figlio del Vero ed Unico Padre, è una sua emanazione terrena, così mi ha riferito. <<risposta che dovrebbe "soddisfare" anche la curiosità di Kahalany, a cui il meticcio ritorna a rivorgerle parola>> Se io sono un mezzo per il Padrone, ed il Padrone è uno strumento del Padre, io stesso lo sono. Io stesso mi son avvicinato per MIA volontà. derty [ingresso] <spalanca la bocca incredula per le parole di Elisheba> si si dev'essere lui il prescelto <indietreggia di un piccolo passo quasi intimorita mentre i muscoli delle gote si contraggono per non far sfuggire alcun'altra emozione che non sia quella di semplice stupore> avete ragione voi Sua lama, non può essere altro che il prescelto l'incarnazione vivente, quello che da generazione e generazioni stavamo attendendo, quello che i cantastorie cantavano ai nostri nonni <chiude la bocca di scatto riprendendo la serietà > il vostro padrone è un'emanazione terrena del Padre oltre ad essere un suo strumento? quindi voi siete lo schiavo di un servo di Simeht? <il suo discorso dovrebbe avere un logico filo ripensa a ciò che ha detto spostando lo sguardo verso un punto poco definito> Elisheba [Esterno/Ingresso] <la nervosa falce che prima faceva girare sulle spalle improvvisamente arresta. Gli occhi si stringono sul mezz'elfo, commentando> E così... <commenta intimando >fatemi vedere. scopritevi il petto. Voglio vederlo! <esclama attendendo che il mezzo esegua l'ordine intimatogli> Se davvero voi dite che un degno figlio del padre si stia impossessando del vostro corpo, allora.. dovreste portarne già il cuore! <commenta riferendosi al Raughbar, mentre gli occhi saettano su KHALANY E DERTY, quasi ne volesse cercare approvazione> Kahalany [Ingresso] { Inarca un sopracciglio nel sentire le parole di NADSU . } Figlio del Padre? Intendete dire che colui che Vi parla è un Demone? Coloro che sono i figli del Padre? { Domanda cortese vers'egli per poi voltasi verso DERTY chinando lievemente il capo sulla spalla sinistra nel sentire le sue parole per poi tornare a guardare il Mezz'Elfo per poi lasciar scivolare lo sguardo su ELISHEBA . } Credo diciate la verità. . . il suo Cuore dovrebbe già risiedere in parte in Voi. . .da quanto avvertite la sua presenza? { Domanda cortese per poi rivolgersi a BLACKVENOM . } Fedele dovete entrare nella Casa del Padre? AvvicinateVi pure e entrate. . . derty [ingresso] fa un gesto di approvazione verso Elisheba> certo <pacata risponde mentre ruota il capo verso Kahalany> Vi lascio scoprire la verità da sole su questa faccenda, io mi ritiro in preghiera snto di averne molto bisogno, Siate benedette nel nome di Simeht <dice infine prima di ripreendere il suo ritmico incedere verso un makap isolato coperto dalla penombra> Nadsu [Esterno/Ingresso] Io non sono schiavo, io servo. E non mi è concesso il privilegio di appellare in tale modo, non finchè io non sarò battezzato in Suo Nome e per Suo Volere. <<sentenzia a derty, in tono pacato, ma fermo e convinto nel suo argomentare.>> Non a cosa voi ci stiate referendo signora. <<confessa, tentennando e permanendo a gattoni inginocchiato. Ed ancor più attonito è lo sguardo che porge a Kahalny.>> Demone? Ri-ri-risiedere in me? Il Padrone mi ha solo riferito che è Suo Figlio e che io sono l'eletto per la sua Nuova Venuta nel Nostro Mondo. Sono sempre stato un inutile meticcio . . <<stringe con vigore i pugni, odio e rancore affiorano in quelle parole pronunziate con astio da tempo represso>> . . ora invece il Padrone mi ha elevato da volgar canaglia. Il Padrone mi parla da un paio di giorni. . . BlackVenom sentendo quelle parole dopo aver aspettato per parecchi minuti ormai si avvia all'interno del tempio con il suo lento incedere....nulla profera solo uno sguardo verso colei che lo ha fatto entrare come segno di ringraziamento... vindhya [esterno/ingresso] compare ora improvvisamente visibile la nera figura dell'elfa che avvolta nell'eburneo manto a lensto incedere si avvia a raggiungere lo Oscuro Tempio dimora dell'Unico...il nero manto stretto addosso per riparar dal freddo pungente le bianche membra ne cela le forme,il capo è chino et il nero cappuccio su di esso... Elisheba [Esterno/Ingresso] <si avvicina, tentennando col capo, mentre la falce lenta, tenta di appoggiare tra capo e collo del mezz'elfo, senza violenza, delicatamente, cercando di poggiarne il filo, ma senza essercitare pressione alcuna, e quindi non rischiando nemmeno di ferirlo > dunque. <commenta> rinnegate la dea, la menzognera, tutte le sue opere, le sue emanazioni? <chiede quasi solenne> rinnegate Quella sua falsità rinnegate la luce, ed abbracciate il caos? Servirete la volontà del padre, le sue emanazioni. le sue giuste cause, sarete pronto a sacrificare la vostra esistenza per colui di cui tutti siamo figli? <ancora chiede solenne> Kahalany [Ingresso] { Volge lo sguardo verso DERTY facendo un piccolo inchino con il capo . } Andate Suo Monaco, siate benedetta in Suo Nome. . . { Si volta nuovamente incrociando lo sguardo si BLACKVENOM che entra nel tempio . Lo segue qualche istante con lo sguardo prima di pronunciare poche parole a lui rivolte . } Ditemi fedele, il Vostro volto mi sembra familiare, ma molti sono i volti che ho veduto in questi ultimi giorni . Non siete nuovo nella sua casa, immagino conosciate le regole vigenti . Avete però bisogno di qualcosa? { Cortese domanda prima di spostare la propria attenzione su NADSU . } Non abbiate timore del Vostro padrone solo perchè sapete essere un Demone . Egli necessita del Vostro corpo, la sua essenza immortale ed immemore ha bisogno di un luogo in cui albergare . Egli Vi eleverà ad un'altro livello. . .non più semplice meticcio . Ma non inutile, spesso per semplici scopi anch le persone più improbabili si rivelano utili . { Si azzittisce quindi nel sentire le parole di ELISHEBA osservandone attentamente i gesti . } Nadsu [Esterno/Ingresso] <<le parole di Kahalany vengono in qualche modo soffocate da quelle di Elisheba, che vantano la presunta ma innocua minaccia del filo tagliente che bacia freddamente la nuca del meticcio.>> Rinnego la Menzognera, le sue effimere opere e le sue meschine emanazioni. Rinnego la Luce, ed abbraccio il Caos. E per il Padre sono pronto a servirlo come meglio Egli vorrà disporre della mia insignificante vita. vindhya 
[esterno/ingresso] lenta volge in alto il capo coperto ancora del nero cappuccio per avvederesi del Sacro Tempio in fronte ad ella...celere si avvicina al portone bramosa di raggiungere la casa del Padre...ora va la mano mancina a posare le bianche nocche sulla lingea superficie del portone in un lieve e ritmico bussare...un passo indietro indi compie l'elfa in attesa ... BlackVenom <lievemente si volta verso la sacerdotessa porgendole un inchino con la testa in segno di enorme rispetto>nulla....non ho bisogno di nulla....vi ringrazio....<si ferma un attimo per poi riprendere>ho solo bisogno di pregare il Padre affinchè lui mi accetti e mi dia la possibilità di servirlo....posso invece fare qualcosa io per voi? Elisheba [Esterno/Ingresso] <la falce adesso lascia salire verso la propria spalla, appoggiandovela > Alzatevi in piedi, fedele. <commenta osservandolo con occhi attenti> io vi ho sottoposto alla sacra inquisizione. Non vi è macchia di eresia in voi. Che il padre decida per voi, quello che ritiene sia il giusto. <un attimo gli occhi saetta al cielo, , indi alla terra, per farli poi, penetranti, saettare su NADSU> avete detto di voler servire il padre. Ed io, solennemente, vi invito a tentare di appartenere alla schiera sacra, alla quale io appartengo. <una piccola pausa> Il sacro ordine dei cavalieri consacrati a Simeht. Umiltà vi è in voi. L'ho saputa apprezzare. adesso, attendo vostra risposta. <un occhiata gentile , ricambia la gentilezza affascinante dei modi di KHALANY> Kahalany [Ingresso] { Osserva per qualche istante NADSU ascoltandone compita la dichiarazione di fede verso ELISHEBA, si limita ad ascoltare per poi voltarsi nel sentire le parole di BLACKVENOM . } No, Vi ringrazio della Vostra offerta, sebbene mi giunga nuova alle orecchi giacchè in pochi mi pongono tali domande . Non ho nulla da chiederVi siete libero di dirigerVi presso i Makap che trovate lungo le navate laterale per porgere la Vostra preghiera al Padre . { Un cenno del capo per congedarlo e tornare con lo sguardo su ELISHEBA ricambiando cortese lo sguardo donatole, tornando quindi a rivolgersi a NADSU udito il verbo di Elisheba . } Grande opportunità Vi è stata donata quest'oggi Avventore { Così lo appella non conoscendone il nome . } Rendete fiero ed orgoglioso chi ha scelto Voi, a chi ha veduto l'umiltà che in Voi risiede . { Si sporge lievemente nell'intravedere la figura di VINDHYA avanzare tra i due . } Prego fedele, avanzate pure ed entrate nella casa del Padre . BlackVenom <nessuna risposta alle parole della sacerdotessa avviandosi verso il makap destro affinchè possa finalmente pregare il Sommo Padre>.... Nadsu [Esterno/Ingresso] <<riprende un'eretta postura, fissando lo sguardo, tormentato da insonnia ed incubi su Elisheba>> Non conosco l'arte della spada, tanto meno so come si bada ad un cavallo o lo si cavalca. Sarà però mia premura, come segno di gratitudine, venire a visitare il vostro Campo. <<indi ringrazia anche Kahalany, procedendo lentamente ad avanzare.>> vindhya [ingresso] ^un lieve sorriso va ora ad increspare la amarantea linea delle labbra dell'elfa^vi ringrazio Sua Monaca per avermi accolto nella Sua casa...^aggiunge poi in lieve verbiar rimembrando il protocollo^ non sono portatrice di arma alcuna ^leva poi il capo in un cenno rispettoso mentre le gialle iridi malcelate dal cappuccio si rivelano anche se solo per un impercettibile istante^ BlackVenom una volta giunto nel makap assume la sua solita posizione di preghiera...rivolto verso il nero altare....scompare nel buio di quel loco continuando a pregare il Padre.... Elisheba [Esterno/Ingresso] come volete. <commenta brevemente> che la via del padre vi sia sempre aperta. Così è stato stabilito. <la falce torna a far girare sulla propria spalla , per poi arrestarla ed inchinandosi a KHALANY> vi ringrazio per la vostra sola presenza sua sacerdotessa. Mi ritiro a ragionar sulla guerra che impelle. <poi gli occhi verso NADSU> in honorem Simehtis. Che il padre vegli sempre sui vostri passi. <detto ciò si volta, cominciando a riprendere la via del ritorno> Kahalany [Ingresso] { Ode il rumore di passi di BLACKVENOM allontanarsi, non si gira vers'egli sebbene saluto gli rivolga . } Siate benedetto in suo nome Fedele . { Osserva quindi VINDHYA entrare ed annuisce alle sue parole . } Bene, ho memoria di Voi, veniste qui pochi giorni r sono e so conoscete quali sono i dettami vigenti . Se non avete bisogno di me ritirateVi pure a pregare nei Makap, il mio tempo a disposizione è quasi ultimato, tra poco mi ritirerò nella mia Cella a pregare il Padre. . . { Osserva quindi NADSU avanzare ed entrare nel luogo . Lo sguardo volge ad ELISHEBA sorridendo cortese . } Vi ringrazio io della Vostra provvidenziale presenza . Spero di rivederVi presto al Tempio, le porte per Voi saranno sempre aperte . Che il Sommo guidi i Vostri passi e Vi illumini sempre . { Si discosta quindi dalla porta a cui era appoggiata osservando NADSU . } Bene fedele . Conoscete le regole vigenti nella sua casa? Nadsu [Ingresso] Che il Padre vi abbia in Gloria mia Signora. <<rivolge un saluto di commiato alla mannara, fermandosi sulla soglia nel porre attenzione alla domanda di Kahalany.>> Sua Eletta, se dicessi di sì sarei un bugiardo, ma per un pezzente come me sin troppe son le nozioni apprese sinora. Sono stanco ed ancora non ho reso grazia al Magnamino per la possibilità concessami di servire lui ed il Padrone. Con il vostro permesso, vorrei ritirarmi in preghiera. <<china il capo, rispettoso>> vindhya [ingresso] gloria all'Unico ^profera in lento loquire verso il Suo Sacerdote mentre muove i primi passi verso il makap di dritta^...^ora sola entro quelle Sacre Mura et innanzi al Padre si inginocchia et la dritta mano sottile e bianca quasi evanescente ad abbassare lo nero cappuccio sulle di lei spalle rivelando il vermiglio crine et li vitrei occhi questo dì gialle son le iridi come quelle d'un corvo...assisa sui ginocchi ora prega ella d'una preghiera silenziosa...immobile...marmorea...^ Kahalany [Ingresso] Certo fate pure, mi ritiro anche io . { Annuisce verso la sua figura per poi voltarsi ed incamminarsi verso il Monastero . } Vostrae Animae In Simehtis Nomine Ardentur Fedeli. . . { Saluto rivolto anche a VINDHYA prima di proseguire veloce verso la porta che la divide dal monastero scomparendo dietro ad essa . }