Armi d`Assedio
INTRODUZIONE
Sino dall’uso primordiale di una clava,le armi da guerra non hanno fatto altro che evolversi in ogni tipo di forma,sino a raggiungere la letalita’ mai pensata. Quando le armi individuali temprate dall’acciaio e taglienti,non bastavano per portare l’assedio alle fortezze o ad altri luoghi protetti, le comunita’ guerriere svilupparono letali macchine da guerra, giganteschi meccanismi capaci di portare distruzione e morte a distanze non raggiungibili da braccio umano, oltre la possibilta’ di poter sfondare con i loro possenti colpi le mura delle fortezze piu’ resistenti, palizzate, roccaforti e per espugnare nemici ampliando i propri confini. Le armi d’assedio vengono utilizzate in modo da consentire all’esercito attaccante di contrastare i difensori con uno sforzo minimo e minime perdite fra le milizie.Una volta aperto un varco, alcuni soldati volontari partono all’assalto: coloro che riescono a sopravvivere vengono ricompensati con promozioni, titoli e bottini.
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Per semplificare, le armi d’assedio le possiamo dividere a causa del loro funzionamento in tre gruppi principali:
1.Le armi nevrobalistiche o a torsione, che utilizzano per il loro funzionamento l’energia liberata dal rapido svolgimento di una matassa, di solito una corda di fibre o capelli di donna. 2.Le armi a contrappeso,che utilizzano per il loro funzionamento l’energia prodotta dalla caduta del contrappeso. 3.Le armi che utilizzano per il loro funzionamento l’energia prodotta dall’accensione della polvere pirica.
LA CATAPULTA O ONAGRO
La catapulta e’ una macchina d’assedio che sfrutta un braccio per scagliare con tiro arcato grosse pietre di cento, duecento e piu’ libbre e i proiettili di ferro e di piombo. Fra due montanti verticali, e’ disposta orizzontalmente una matassa attorcigliata, in mezzo alla quale e’ piazzata l’estremita’ di un braccio di legno. L’altro capo del braccio e’ terminato con una specie di cucchiara in cui si mettono dei blocchi di legno o metallo pronti per essere lanciati. Per fare agire la macchina si abbassa il braccio orizzontalmente piazzando il proiettile nella cucchiaia e poi lo si libera per mezzo dello scatto. Il braccio ritorna con forza e scaglia il proiettile che continuando il movimento ricevuto dall’impulso abbonda il braccio e descrive una parabola capace di oltrepassare e trapassare le mura di un castello o di una fortezza apparentemente espugnabile. Le catapulte vengono generalmente assemblate sul luogo dell’assedio e gli eserciti portano con loro pochi o nessun pezzo di tale macchina, in quanto il legno e’ solitamente disponibile sui posti.
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
7 CEPPI DI LEGNO 2 LINGOTTI DI FERRO 5 CORDAME PIETRE A VOLONTA’
L’ARIETE
L’ariete viene utilizzata per sfondare le porte di accesso delle fortezze e dei castelli,o le mura, quando non sono particolarmente spesse, praticandovi delle brecce. E’ costituito essenzialmente da una grossa trave, solitamente ricavata dal fusto di un albero con una estremita’ rinforzata da una calotta di metallo. La calotta spesso ha la forma di una testa di ariete e da qui prende il nome questa macchina d’assedio. L’ariete viene quindi spinto con forza e ripetutamente contro il bersaglio fino a distruggerlo. La spinta iniziale e’ prodotta da uomini che devono correre sorreggendo a braccia il tronco facendo in modo da farlo impallare con maggior forza possibile. In seguito, all’aumentare dello spessore delle mura e dei portali, e’ necessario appendere l’ariete a un castelletto per aumentare la potenza distruttiva: in questi casi e’ possibile anche impiegare delle funi che in una prima fase vengono tirate in modo tale da portare indietro l’ariete e in una seconda fase vengono tirate per portare l’ariete a contatto con il bersaglio. Per proteggere i numerosi soldati che devono azionare l’ariete dagli attacchi avversari, sia nella fase di avvicinamento sia durante la fase di sfondamento, l’ariete viene protetta da una struttura di legno che la copre integralmente ad eccezione di un foro dal quale esce la trave per colpire. Questa struttura di legno viene poi ricoperta di pelli umide per proteggerla dai fuochi con i quali generalmente i difensori tentano di incendiarla, da qui il nome ariete-testuggine. L’ariete e le strutture possono aumentare di dimensioni a piacimento delle milizie, tanto da richiedere l’uso di buoi per il trasporto.
ARIETE BASE
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ARIETE COPERTO
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
10 CEPPI DI LEGNO 7 CORDAME 8 PELLI
LA BALISTA
Generalmente larga dal metro e mezzo ai tre metri, la balista o ballista non e’ altro che una balestra di grosse dimensioni che funziona con la torsione delle corde utilizzate. E’ un’arma molto precisa con le sue tre possibili regolazioni: l’alzo, la torsione e la tensione. Una macchina di medie dimensioni lancia un dardo lungo 1,5m del diametro di 3,5 cm ad una distanza di 50 metri. Essa ha molte parti in comune con la balestra normale, una differenza e’ che a causa delle grosse dimensioni, la balista e’ fissata su piattaforme rotanti. Quest’arma a torsione e’ formata da un telaio in legno e da un treppiede per mezzo del quale appoggia a terra. All’estremita’ del riquadro superiore si trovano gli alloggiamenti, rivestiti in metallo, delle due matasse, posizionate verticalmente, alle cui estremita’ vengono inserite due robuste braccia in legno o ferro. Fra le matasse trova posto il carrello di propulsione, un piano di invito per i proiettili ed un argano agendo sul quale si tende la corda che unisce le due braccia aumentando la torsione delle matasse. Quando la corda raggiunge la tensione desiderata si fissa il proiettile e agendo su uno scatto la si libera. Il rilascio della corda non e’ dovuto alla sua elasticita’ ma al fatto che e’ collegata alle braccia in legno inserite nelle matasse e che liberati dalla tensione tendono a ritornare al loro posto, imprimendo alla corda una forza tale da sospingere il carrello e quindi anche il proiettile. Il telaio puo’ ruotare su se stesso consentendo una notevole liberta’ di manovra. Queste macchine oltre a lanciare dardi possono tranquillamente lanciare pietre cosi’ da poterle sfruttarle al meglio in stati di assedio.
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
10 CEPPI DI LEGNO 7 CORDAME 5 LINGOTTI DI FERRO
LE TORRI D’ASSEDIO
Per scalare le cinte murarie avversarie il mezzo piu’ semplice e’ rappresentato da scale in legno trasportate in loco e appoggiate alle mura. Puo’ pero’ capitare che tali scale risultano troppo corte quindi, per superare in altezza le mura nemiche, occorre fare uso a torri mobili d’assedio le quali permettono di portare gli assalitori in modo protetto alle mura. Queste torri sono generalmente formate da un telaio che poggiano su numerose ruote e sopra il telaio sorge un’impalcatura di legno divisa in piani, da cinque a dodici, collegati tra loro da scalette per consentire ai soldati il passaggio da un piano all’altro. Tutto il complesso e’ rivestito da un solido tavolato e da pelli grezza per evitare liquidi incendiari. La base della torre e’ occupata da un ariete e i piani da macchine da gitto che lanciano proiettili attraverso le feritoie. Ponti levatoi sono fissati ad un altezza tale da consentire agli attaccanti di effettuare improvvise sortite contro le mura e le torri del castello assediato. Le torri piu’ piccole hanno un’altezza di 28 metri e una base quadrata di 7,5 metri; le piu’ grandi hanno il doppio di queste dimensioni. Tali dimensioni possono sembrare assurde, ma invece sono necessarie per sovrastare le mura nemiche. Il peso di simili torri e’ di cento e piu’ tonellate,quindi per portare in posizione questi colossi servono pulegge, funi, cordami e tronchi, oltre ad un grosso sforzo fisico; ovviamente sono sempre costruite in prossimita’ della roccaforte nemica. Il terreno deve esser sempre preparato in anticipo, in genere con una carreggiata di assi di legno piatte su terra compressa per facilitarne lo spostamento. L’area di combattimento in cima alla torre consente agli arcieri di lanciare le loro frecce all’interno del castello man mano che la torre si avvicina, mentre i soldati all’interno si preparano all’assalto finale. Giunti finalmente presso le mura nemiche viene calato in cima alle merlature nemiche un ponte levatoio che serve per l’attacco della milizia. Ogni torre, in base alle proprie dimensioni, ha un nome specifico come ad esempio quelle medie si chiamano BATTIFREDO MOBILE , mentre quelle piu’ gigantesche sono le ELEPOLI.
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
20 CEPPI DI LEGNO 6 LINGOTTI DI FERRO 15 CORDAME 20 PELLI
IL TRABUCCO
Il trabucco e’ una macchina d’assedio di grandissime dimensioni; puo’ essere considerato una sorta di catapulta, limitata pero’ dalle sue dimensioni e dalla posizione fissa sul terreno. E’ la piu’ grande arma d’assedio a disposizione degli assedianti. E’ costituito da un enorme braccio di legno posto in posizione molto elevata, su di una struttura di sostegno abbastanza grande e robusta da sostenere lo sforzo e la tensione a cui la macchina viene sottoposta durante il suo impiego. Il braccio e’ montato su un perno orizzontale nel punto in cui incontra la struttura di legno, in maniera tale che un’estremita’ del braccio, la piu’ sottile, sia piu’ lunga, robusta e pesante dell’altra. A quest’ultima viene appesa una cassa o un grande cesto che deve esser riempito di macigni o di altro materiale pesante da fungere da contrappeso. All’ altra estremita’ del braccio e’ appeso un gancio a cui e’ fissata una specie di grossa fionda all’interno del quale e’ posto il proiettile,di solito un grande masso. Durante la fase di ricarica l’estremita’ piu’ sottile dell’asta viene abbassata con l’ausilio di corde e ancorata ad un gancio collegato ad una leva di rilascio. Al momento stabilito viene azionata la leva di rilascio e l’effetto del contrappeso scaglia il proiettile con una traiettoria a parabola. Questa eccezionale macchina d’assedio puo’ scagliare pesantissimi macigni fino alla considerevole distanza di 300 metri. Le munizioni utilizzate sono varie: si puo’ far uso di pietre levigate, ma anche di semplici massi del peso di alcune centinaia di chili. Il suo unico difetto e’ la scarsa precisione compensato pero’ dall’enorme potenziale distruttivo che permette la distruzione nel giro di poche ore di una piccola fortezza. Sebbene micidiali contro le mura, grazie alla traiettoria a parabola, i trabucchi possono essere utilizzati per distruggere le locazioni all’interno delle fortificazioni che, come i granai, i pozzi, le cisterne, sono d’importanza strategica; la distruzione delle scorte significa la resa immediata degli assediati.
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
10 CEPPI DI LEGNO 2 LINGOTTI DI FERRO 5 CORDAME PIETRE A VOLONTA’ 3 PELLI
IL MANGANO
Il mangano e’ un’arma da lancio simile ad una catapulta o ad un trabucco, costituita da un’asta imperniata su un supporto. Ad una delle estremita’ e’ fissata la fionda che deve ospitare il proiettile (di solito un cesto ottenuto incrociando corde oppure in modo analogo realizzato in cuoio). All’altra estremita’ sono fissate delle corde per la trazione. La differenza tra il trabucco e il mangano sta nella trazione: il mangano sfrutta la forza umana (attraverso le corde), mentre il trabucco sfrutta il peso basculante. La gittata del mangano e’ di poco inferiore di quella del trabucco ed inoltre necessita di molti piu’ soldati specializzati per il suo funzionamento. Il mangano funziona grazie a corde o strisce di pelle attorcigliate; una ruota dentata attorciglia le corde, accumulando tensione, una volta rilasciata le corde ruotano e il braccio lanciato in avanti colpisce una pesante barra frenante e in questo modo tutti i proiettili presenti nel cesto vengono scagliati contro il nemico. La barra frenante puo’ essere regolata in modo da modificare la trattoria dei proiettili. I colpi lanciati, a differenza di quelli dei trabucchi, seguono una traiettoria piatta anche se l’energia generata e’ la stessa. I proiettili lanciati e le macerie del muro contribuiscono a riempire il fossato creando una pila di detriti cosi’ gli aggressori ne possono fare uso per risalire le mura distrutte.
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
8 CEPPI DI LEGNO 2 LINGOTTI DI FERRO 8 CORDAME PIETRE A VOLONTA’ 3 PELLI
GLI SCHERMI O PLUTEI O MANTELLETTI
Sono dei ripari frontali mobili, costruiti in legno spesso alcuni centimetri e rinforzati a volte con cuoio ed erba imbevuta di aceto. La loro funzione e’ quella di costruire velocemente una sorta di trincea mobile; da dietro l’attaccante puo’ avvicinarsi alle mura e bersagliarle annullando il vantaggio dell’altezza di chi si difende. Dietro ad essi generalmente possono stare due o tre uomini in piedi, possono essere su supporti oppure su ruote per facilitarne lo spostamento.
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
7 CEPPI DI LEGNO
LA VINEA
E’ una tettoia di legno larga circa 2 metri, alta 2 metri e lunga 5, in grado di ospitare e proteggere una ventina di combattenti. E’ montata su un telaio con ruote oppure spostata su rulli di legno. Tale macchina e’ completata da un tetto in tavole di legno e da pareti in graticcio provviste di pelli fresche o bagnate. Dotata di portellone nella parte anteriore che aprendosi dall’alto verso il basso permette, rimanendo coperti, di scaricare il materiale in eccesso dalla pulitura del terreno per il percorso delle grandi torri o di altre armi d’assedio.
MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
10 CEPPI DI LEGNO 1 LINGOTTI DI FERRO 3 CORDAME 5 PELLI
IL CORVO
E’ una interessante macchina d’assedio costruita da una struttura in legno spessa sistemata su ruote per poterla trasportare meglio. Dalla struttura si prolunga una trave che puo’ muoversi sia in orizzontale che in verticale e alla cui estremita’ e’ collocato un grosso uncino simile ad un becco di un corvo ( da qui il nome), con il quale si possono abbattere mura, palizzate oppure puo’ essere impiegato per afferrare e trattenere carri, macchine e oggetti del nemico.
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
5 CEPPI DI LEGNO 1 LINGOTTI DI FERRO 5 CORDAME 10 PELLI
IL GATTO
I gatti sono una sorta di carri coperti che permettono agli occupanti di avvicinarsi alle mura nemiche al riparo dalle frecce nemiche, dai sassi e materiale infiammabile lanciato. Sono lunghi mediamente da 4 ad 8 metri e larghi 2 o 3; costruiti con pesanti travi di quercia o altro legno resistente sono dotati di ruote. Le parti anteriori e posteriori sono aperte o dotate di pannelli smontabili mentre la caratteristica principale e’ la mancanza di un pavimento in modo da permettere ai soldati di spingere la struttura. Compito principale del Gatto e’ quello di preparare il terreno per le altre macchine belliche come la torre d’assedio o l’ariete, liberando il terreno da intralci. Per resistere alle azioni degli occupanti del castello o della fortezza da espugnare, viene ricoperto il tetto da pelli bagnate o da lamine di ferro.
MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
6 CEPPI DI LEGNO 10 LINGOTTI DI FERRO 5 CORDAME 10 PELLI
LA RONFEA O SCORPIONE
La Ronfa e’ una macchina da lancio utilizzata per contrastare efficacemente masse d’uomini. La propulsione e’ data da una verga robustissima, ma flessibile che viene piegata da un verricello ed una fune. Permette di scagliare con notevole potenza da uno a piu’ pesanti giavellotti anche simultaneamente. Nella parte frontale della macchina c’e’ un semplice alzo munito di varie tacche che permettono di medicare in alto o in basso il tiro.
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MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE
10 CEPPI DI LEGNO 3 LINGOTTI DI FERRO 5 CORDAME
LE MINE
Altro metodo molto efficace per eludere la difesa degli attaccati non e’ una vera e propria arma d’assedio bensì una tecnica interessantissima: Si tratta di scavare una galleria fin sotto le mura e quando giunti si da fuoco ai puntelli di sostegno provocando il crollo della galleria stessa, in questo modo il terreno sotto le mura cede sotto il loro peso e spesso torri intere crollano sotto l’effetto di tale tecnica; oppure si producono breccia nelle mura stesse in modo tale che l’esercito possa trarre vantaggi considerevoli. Tale tecnica viene impiegata anche qualora non e’ possibile accerchiare il castello o la fortezza nemica per cui viene scavata una galleria profonda e lunga fino a sbucare sotto le cortine degli edifici nemici, la sorpresa e l’esercito possono cosi’ prendere d’inganno gli avversari.
LE FASI DI UN ASSEDIO
Formalmente l’assedio comincia quando gli assalitori aprono le ostilita’ contro il castello. Prima di quel momento il castellano può consegnare la fortezza e la popolazione agli assalitori senza disonore e con la garanzia di aver salva la vita, ma se il castellano rifiuta di arrendersi comincia l’attacco. Il primo ostacolo che l’eventuale assalitore incontra e’ il fossato che riempito d’acqua o secco rende estremamente difficile portare a ridosso delle mura le macchine d’assedio. Se e’ secco si possono incontrare pali o altri ostacoli che rallentano l’avanzata aumentando la vulnerabilita’ dell’assalitore. Dopo aver circondato l’edificio nemico si montano le armi da guerra, poi si incomincia a bombardare le mura con le catapulte e macchine simili per indebolire e demoralizzare i soldati e per ridurne le difese. Infine viene dato l’assalto vero e proprio con scale, rampini, torri d’assedio, arieti e ogni altro equipaggiamento descritto sopra. Se i difensori resistono, gli assedianti possono scegliere di prendere per fame e sete la fortezza o aspettare il diffondersi di carestie. Questa e’ la tattica piu’ tremenda in cui gli assedianti bloccando tutte le risorse e i rifornimenti al castello riuscendo presto ad avere la meglio. Una delle prime risorse fermata e’ l’acqua e lo si fa intralciando il corso d’acqua attorno al castello con una tecnica alquanto strana: basta non far bere acqua ad un cavallo per giorni cosi’ appena lasciato libero si dirige immediatamente verso la fonte piu’ vicina alla fortezza in modo da poterla difendere al meglio. Non c’e’ limite di tempo per ottenere la vittoria, l’assedio puo’ durare pochi giorni oppure mesi o anni.
PICOPALINO Adepto Guardiano dell`Arcana Saggezza
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