Numero 17

Anno VI - Mese 10° di Lot


La Vita di Ahawahnee DeMorne de Louvier, alias Verde
 

    Nacqui nel castello di Louvier quasi due decenni fa. Louvier è una ridente Contea ubicata a Nord-Ovest, a ridosso di rigogliose colline all’inizio delle quali si apre una grande piana.

    Mio padre, il Conte Angoon DeMorne de Louvier, e mia madre, Mohave Alison Reaney, la figlia di un diplomatico, si conobbero ad un ricevimento e si sposarono pochissimo tempo dopo.

    Purtroppo la famiglia di mio padre non approvò mai pienamente questo matrimonio e mia madre, una persona schiva e riservata ma dalle grandi doti diplomatiche ereditate dal padre, cercò sempre di sedare il malcontento della famiglia, senza però ottenere grandi risultati.

   Dopo poco più di un anno dal loro matrimonio nacqui io, Ahawahnee che in una lingua arcaica che mia madre aveva studiato nel corso di un suo viaggio, significa “anima limpida”. Seppi in seguito, quando ritrovai mio padre, di avere un fratello gemello che alla nostra nascita fu affidato ad una famiglia di un’altra Contea e di cui non conosco l’identità e che sto cercando.

    Mia madre soffrì molto durante la gravidanza soprattutto per la lontananza di mio padre, mandato lontano dal Castello a difendere le insegne della famiglia

    Ella morì dopo il parto ed io fui allevata da mia zia, la sorella di mio padre, la persona che più aveva odiato e ostacolato mia madre. Ricordo ancora il suo tentativo di denigrare mia madre ai miei occhi e il mio rifiuto di crederle.

    Mio padre alla morte di mia madre ricevette una lettera anonima in cui gli si diceva che ella era stata avvelenata: da quel momento mai più si diede mai pace, diventando sempre più chiuso ed ostile nei confronti della sua famiglia d’origine e continuando a ripetermi di diffidare di loro.

    Quando lui partì per la prima guerra in difesa dei nostri possedimenti io ero solo un’adolescente; mio padre tornava al castello solo per brevi periodi e passava tutto il suo tempo con me, ma mi rendevo conto che non era più la stessa persona, con il passare del tempo si era indurito e la mancanza di mia madre aveva peggiorato sempre di più il suo carattere.

    Nel corso degli anni la guerra diventò sempre più cruenta ed il timore di mio padre di non riuscire a difendere il Castello e me - unica erede - sempre più forte.

   Non fidandosi più della sua famiglia incaricò Bernard, il suo più fedele servitore, di portarmi lontano dal Castello. Il mio nome venne modificato in quello attuale, cioè Verde, per evitare che potessi essere riconosciuta e per scampare alle rappresaglie a cui sicuramente sarei andata incontro.

    Con Bernard viaggiai a lungo cercando un luogo dove finalmente fermarmi, ma nessun posto veniva da lui ritenuto abbastanza sicuro per me. Bernard si ammalò proprio quando arrivammo ai confini di Lot e morì pochi giorni dopo. Restai accanto a lui vedendolo esalare gli ultimi respiri e sconfortata rimasi a piangere sul suo cadavere fino a quando Sir Alan mi trovò in fin di vita e mi raccolse prestandomi le prime cure e portandomi a vivere nel Granducato.

    La mia sete di conoscenza e la mia passione per la storia mi avvicinarono alla Gilda dei Detentori dell’Arcana Saggezza di cui faccio parte fin dai primi mesi dal mio arrivo a Lot. La Gilda è la mia famiglia, il mio riparo sicuro ed il mio punto di riferimento.

    In questi lunghi mesi sono accadute molte cose, ho adottato due Folletti insieme a Rajan, il mio allora marito, ed ho anche un fratello, Xerider, a cui sono legata da un patto di sangue.

    Dal giorno in cui lasciai la mia famiglia sono trascorse molte lune e il mio pensiero spesso ritorna fugace ai momenti trascorsi al Castello ma da poco, con l’aiuto dei Signori dei Draghi delle Tenebre, ho ritrovato mio Padre ed ora anche per lui Lot è diventata una casa.

*** 

Verde, Detentore Precettore dell'Infante